8979 Siamo tutti sotto minaccia: vogliono farci pagare la crisi.

 
20110631 08:06:00 redazione-IT

[b]dal movimento "Alternativa"[/b]

La crisi del debito non riguarda solo la Grecia. Senza una presa di coscienza della realtà, la Grecia busserà alla nostra porta. Il Governo italiano si appresta a varare una finanziaria, di tagli, riduzione delle pensioni, allungamento dell’età lavorativa, ritocco delle tasse: tutto contro i lavoratori. Ed è solo l’inizio.
Ci viene annunciato che manovre simili saranno necessarie per diversi anni consecutivi. Seguiranno altre privatizzazioni, in cui ci chiederanno di vendere pezzi del Paese.
I parametri relativi al rapporto debito/PIL o a quello deficit/PIL che ci sono stati imposti dalla UE non hanno alcuna legittimità democratica e vanno respinti. Con questi criteri le classi dominanti rompono il patto sociale europeo. Essi sono insostenibili per la popolazione.

A coloro che vogliono portarci lungo questa strada insostenibile e irresponsabile, proponiamo di rispondere in modo chiaro, semplice, non contrattabile: noi, questo debito non lo paghiamo. Non paghiamo perché non siamo noi, i lavoratori, ad avere provocato il disastro. Paghino i grandi banchieri e le classi politiche e dirigenti che hanno portato il paese e l’Europa nel baratro. Non paghiamo perché, in ogni caso, pagare non serve per andare in un’altra direzione, cioè dove siano difesi gli interessi delle grandi masse popolari.

Diciamolo forte, fin da ora, a qualunque governo: all’attuale e al prossimo, magari sostenuto dal centrosinistra: non fa differenza, visto che la pensano tutti allo stesso modo.

L’ideologia sottostante questa dissennata pratica del debito, della religione di mercato, dei rating killer, è quella della incrollabile ed irrazionale fede nella crescita eterna. Tutto ciò distrugge ambiente, pace e solidarietà, culture, qualità della vita e produce ineguaglianza, rischio, precarietà ed incertezza, e la più odiosa delle manifestazioni della stupidità umana, la guerra. Tutto ciò ha finito il suo ciclo di credibilità. Il nostro tempo verrà ricordato come una fase di inesorabile decadenza di una civiltà occidentale stanca, vecchia, avida e fondamentalmente triste.

Per questo dobbiamo preparaci alla difesa della nostra vita e dei nostri territori e alla costruzione di una alternativa.

Alternativa è un giovane laboratorio politico, fondato da Giulietto Chiesa, animato da persone che seguono con crescente preoccupazione questo cruciale passaggio storico. Chiediamo a tutte le forze veramente responsabili del Paese di unire menti, volontà ed energie per difenderci da questa deriva senza un futuro sostenibile.

Cosa significa difendersi? Significa abbandonare la strada del liberismo, l’economia dell’infelicità. Promuovere una discussione per giungere ai punti essenziali di una proposta che affronti sul serio l’emergenza. Significa non ripianare ancora una volta i debiti delle banche ma liberarsi dal dogma insensato dalla “crescita”. Insensato perché è ormai evidente che esso collide con la finitezza delle risorse naturali.

Le soluzioni ci sono, purché si esca dalla logica truffaldina della finanza europea e mondiale. I denari ci sono, se si vuole ridurre l’uso di combustibili fossili; ridurre gli sprechi; diminuire il tempo del lavoro perché tutti possano lavorare; aumentare il tempo per la solidarietà e la cultura; accrescere partecipazione e speranza, diminuire e cancellare precarietà e disuguaglianza. Cioè attuare la Costituzione.

Il nostro futuro, si decide oggi. Questa decisione – che equivale, nelle date condizioni, prepararsi al combattimento – deve essere presa, insieme, da tutti coloro che si rendono conto dei pericoli che abbiamo di fronte.

30 giugno 2011

ALTERNATIVA

Laboratorio politico fondato da Giulietto Chiesa.

www.alternativa-politica.it

www.alternativa-politica.it

 

 
 
 

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