9023 CHIUSURA CONSOLATO AMBURGO: AGGRESSIONE OPERATRICE INCA-CGIL

 
20110711 18:43:00 redazione-IT

L’aggressione subita la sera di giovedì 7 luglio da un’operatrice dell’INCA di Amburgo, denuncia il clima di esasperazione determinatosi nell’importante città tedesca con la chiusura, il 30 giugno, del Consolato italiano e dei relativi servizi alla nostra comunità, ai numerosi turisti, agli imprenditori e a tutti coloro, tedeschi compresi, che hanno necessità di rivolgersi ai servizi consolari del nostro Paese.
La chiusura del Consolato di Amburgo e la non apertura di un’Agenzia Consolare sostitutiva, richiesta dagli stessi politici tedeschi, è un’altra tessera di una politica di Governo cieca e avulsa dai bisogni della nostra emigrazione, che da anni conosce solo la logica dei tagli alle già scarse risorse ad essa destinate.

Il dimezzamento delle risorse per l’assistenza agli anziani e alle aree più disagiate delle nostre comunità all’estero, per la scuola, la lingua e la cultura italiana nel mondo, fino alla chiusura indiscriminata di Consolati che, come nel caso di Amburgo obbligano le persone a spostarsi per 400 chilometri ad Hannover per i servizi richiesti, sono la sintesi della scelta di abbandono dei nostri emigrati assunta e praticata dal Governo Berlusconi.

Le sedi dell’Inca diventano così l’ultima possibilità di risposta e di servizio, subendo la pressione di una quantità di richieste e bisogni che non trovano il loro naturale ufficio nelle competenze delle sedi consolari.

Commentando la vicenda Renata Bagatin, segretaria nazionale dello Spi-Cgil ha dichiarato: “All’operatrice vittima dell’aggressione e all’Inca di Amburgo va tutta la nostra solidarietà e la nostra vicinanza. Mentre condanniamo con estrema fermezza comportamenti che identificano, proprio in coloro che li stanno aiutando, i capri espiatori di una situazione di cui non hanno nessuna colpa, non possiamo che ribadire delle pesantissime responsabilità di un Governo che ha ignorato, taglieggiato e offeso, anche in questo 150° dell’Unità d’Italia, la nostra emigrazione. L’apertura urgente dell’Agenzia Consolare è oggi il minimo che chi ha responsabilità di Governo dovrebbe fare”.

Roma, 11 luglio 2011

 

 
 
 

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