9019 PENSIONI ALL'ESTERO: GLI INDEBITI DELLE BANCHE

 
20110711 16:08:00 redazione-IT

[i]Alcune banche continuano ad esercitare indebite trattenute sulle pensioni pagate all’estero, che si sommano ai disagi dell’ “esistenza in vita”. Problemi a cui l’Icbpi deve dare risposte.[/i]

Eppure il protocollo sottoscritto dall’Inps con l’Icbpi, l’Istituto Centrale delle Banche Popolari Italiane che dalla sede di Roma di Via Elio Chianesi paga le pensioni all’estero, parlava chiaro: I pagamenti sono sempre eseguiti franco spese per il beneficiario.
Il contratto che ha conferito all’Icbpi questo incarico prevede infatti che le commissioni bancarie pagate dall’Inps siano comprensive di tutti i compensi ed oneri connessi allo svolgimento del servizio, incluse l’assistenza e le commissioni di cambio qualora il beneficiario intenda ricevere l’importo disposto in valuta locale, nonché le spese postali e di recapito.

A suo tempo l’Inps e l’Istituto Centrale delle Banche Popolari Italiane, spedirono anche una lettera a tutti i pensionati all’estero per spiegare nella maniera più chiara possibile le nuove modalità di pagamento, indicando tra i vantaggi l’assenza di commissioni a carico del pensionato e una maggiore sicurezza nel pagamento. Si arrivò anche a prevedere che coloro che avessero sostenuto spese per commissioni bancarie per ricevere la pensione potessero chiedere il rimborso all’Icbpi.
Ma ancora oggi non è così. Da più parti continuano ad essere segnalate e documentate trattenute, anche consistenti, di 10-15 euro, che banche estere esercitano indebitamente ogni mese su pensioni che sono spesso di poche centinaia di euro, in Paesi e realtà dove la vita per molte persone pensionate e anziane è spesso difficile, quando non ha perfino il sapore amaro della miseria.
Di tutto questo l’Icbpi sembra però disinteressato o quantomeno non informato, al punto che tra i pensionati all’estero c’è chi è convinto che l’indicazione ad esercitare le trattenute per commissioni sulle pensioni venga proprio dall’Istituto Centrale delle Banche Popolari Italiane.
Convinzioni probabilmente non veritiere, forse suggerite da qualche funzionario di banca estera che non sapeva come altrimenti giustificare le trattenute, ma la maniera migliore per smentirle è un intervento determinato da parte dell’Icbpi che interrompa queste pratiche e restituisca ai pensionati ciò che hanno indebitamente pagato.
Del resto la restituzione degli indebiti è la regola che si applica ai pensionati quando ricevono, anche senza colpa, somme non dovute. Perché non dovrebbe valere per le banche?

(SPI-Cgil)

 

 
 
 

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