9051 PORTO ALEGRE SOCIAL FORUM: il film riproposto a Genova nell'ambito del decennale

 
20110716 13:02:00 redazione-IT

[b]Il film "PORTO ALEGRE SOCIAL FORUM" viene riproposto domani pomeriggio alle ore 18,00 a Genova (Sottoporticato Palazzo Ducale – sala video) nell’ambito delle iniziative per il decennale del Genoa Social Forum 2001[/b]

[i]di Rodolfo Ricci[/i]

Pochi mesi prima dell’attentato alle torri gemelle a New York, i movimenti sociali europei e mondiali si erano riuniti in due storici appuntamenti: Porto Alegre, a fine gennaio e Genova a luglio del 2001.

Centinaia di migliaia di esponenti di movimenti di base, sindacali, delle chiese, operatori della cooperazione internazionale, missionari, contadini, cittadini di tutti i paesi del mondo erano convenuti in Brasile e poi in Italia lanciando il grido che “un altro mondo è possibile e necessario”.

Da allora sono trascorsi dieci anni del 21° secolo – e del terzo millennio – che hanno mutato radicalmente la storia umana sul nostro pianeta. Come sappiamo, ciò è avvenuto in una direzione diversa da quella auspicata da milioni di persone in quei mesi prima del crollo delle Twin Towers e dell’inizio della "guerra infinita".

Dieci anni in cui si sono susseguite crisi economiche e sociali in tanti paesi, lunghe guerre – tuttora in corso – fino alla grande crisi del 2007-2008 in cui ci troviamo pienamente coinvolti e che durerà ancora a lungo poiché è strutturale ed epocale.

Il crollo tragico del neoliberismo, probabilmente soltanto ritardato dagli eventi dell’ 11/9, è lo scenario che incombe, fin dalla fine degli anni ’90, su milioni di esseri umani in tanti e diversi paesi (Messico, Turchia, Russia, Brasile, Argentina) di volta in volta messi in gioco dalle imposizioni dell’FMI e della Banca Mondiale, ed oggi, di una Unione Europea ancora governata dal paradigma monetarista, e fuori, purtroppo, da ogni effettiva dimensione di democrazia e di partecipazione.

Ma vi è stato un momento, all’inizio di questo decennio, in cui la seconda “potenza mondiale”, come la definì il New York Times ha inondato le strade delle megalopoli del pianeta, contrastando la guerra e le politiche di dominio imperiale continuando a ripetere che “un altro mondo è possibile e necessario”.

Era il cosiddetto popolo di Seattle, che per la prima volta si è costituito come realtà auto organizzata a Porto Alegre, nel sud del Brasile, patria della democrazia partecipativa, dal 25 al 30 gennaio del 2001 e che si ritrovò a Genova nel luglio dello stesso anno. I temi di quei forum sono e saranno inevitabilmente, per decenni, all’ordine del giorno del dibattito e punti centrali dell’agenda dei movimenti sociali e della politica del futuro in tutto il mondo.

E’ per questo che in molti ritengono che il terzo millennio sia nato, dal punto di vista storico, a Porto Alegre. E non è da escludere che molto di ciò che di negativo e di terribile è accaduto in questi dieci anni, altro non sia se non il tentativo di contrastare e distruggere il primo movimento sociale mondiale (il movimento dei movimenti) costituitosi nell’epoca di internet e della globalizzazione.

Il grande risultato dei recenti referendum italiani contro il nucleare e per l’acqua pubblica, sono il risultato di un’opera instancabile di impegno civile e sociale che si è diffuso in questi anni pur a prezzo di grandi difficoltà e di numerose sconfitte operate congiuntamente dai media e da una politica asservita agli interessi economici globali della finanza e delle grandi multinazionali.

Ma il corso degli eventi dimostra che è possibile mantenere vivi e far fruttare i semi della coscienza e della lotta contro le imposizioni e le ipocrisie da qualsiasi parte provengano, ed anche se in questi giorni siamo di nuovo confrontati con decisioni politiche che tentano di sconfiggere le determinazioni democratiche di milioni di persone in Italia e in altri paesi, lo spirito di Porto Alegre e di Genova resterà vivo, non solo per il lavoro di tante persone, ma perchè è sempre più evidente che non c’è altra via di uscita sensata alla barbarie economica, sociale ed ambientale prodotta dal capitalismo finanziarizzato e dal suo modello di globalizzazione.

[img]http://www.emigrazione-notizie.org/public/upload/la_storia_siamo_noi.jpg[/img]

[b]IL FILM[/b]

Porto Alegre Social Forum nacque da una positiva congiunzione di eventi: da alcuni anni lavoravamo con la FILEF, in America Latina, a diversi progetti di cooperazione e formazione a favore dei nostri giovani emigrati. Anni molto difficili per quei paesi, alle prese, in anticipo rispetto a noi, con le misure di riaggiustamento strutturale imposti dall’esterno, con una povertà dilagante, con una politica succube, come oggi per i paesi europei, di interessi esterni.

Anche le nostre comunità emigrate vivevano pienamente queste dimensioni, ma allo stesso tempo andava crescendo e si stava consolidando la rivolta popolare e i movimenti politici e sociali andavano elaborando una loro autonoma strategia di lotta che nel giro di pochi anni portò ad un cambio generalizzato dei governi in Venezuela, in Brasile, in Argentina e in Uruguay e successivamente in Bolivia, Paraguay, Equador, Cile e Perù.
Tutti paesi dell’America Latina con forte presenza dell’emigrazione italiana vissero una mutazione generalizzata e inattesa, per la sua rapidità, della loro configurazione politica.

A questi cambiamenti partecipò la nostra emigrazione, fornendo il seme della antica cultura di solidarietà e di lotta sociale che ara arrivata tanti anni prima con le navi di migranti partite da Genaova e da Napoli.

E’ essenzialmente grazie a loro che il film, l’unico su questo evento storico, fu realizzato.

Oltre un’ora e mezza di filmato con i dialoghi di Antonio Tabucchi e Sergio Vecchio che illustrano lo svolgimento del forum, con interviste a personaggi come Perez Esquivel, Ebe de Bonafini, Tarso Genro, Olivio Dutra, Danielle Mitterand, José Bové, João Pedro Stédile, e molti altri, impegnati nella difesa del lavoro, dei diritti sociali e civili, della democrazia partecipata, dello sviluppo sostenibile, dei diritti dei popoli indigeni, dei beni comuni, contro le multinazionali del transgenico, contro le politiche neoliberiste, per uno sviluppo solidale e eco-sostenibile, per la sovranità alimentare, per un nuovo equilibrio geopolitico multipolare.

La seconda parte del film si svolge negli “asentamentos” dei Senza Terra del Rio Grande do Sul, accompagnati da Frate Orestes, dal Vescovo Balduino, francescani della Teologia della Librazione, e con la guida di Paulo Cesar Saraceni, grande cineasta del Novo Cinema brasiliano, tra i nipoti e pronipoti – oggi “senza terra”- degli antichi emigranti italiani arrivati alla fine dell’800 nel sud del Brasile.

Il film, diretto da Roberto Torelli, regista che firmò anche “Bella Ciao” sul forum di Genova, è accompagnato dalle musiche di grandi artisti latino americani (Lecy Brandau, Tom Zé, Eliades Ochoa e il Quarteto Patria di Buena Vista Social Club).

Il film-documentario fu acquito da RAI-2 diretta da Carlo Freccero, e trasmesso un’unica volta, in tarda serata, alla fine di gennaio del 2002. Dopodiché non fu più diffuso dalle televisioni italiane.

Diversamente, è stato messo in onda in molteplici occasioni in Brasile e in altri paesi sud-americani (fu realizzata anche una versione portoghese) e in occasione di manifestazioni e iniziative pubbliche (luglio del 2001 a Roma in Piazza Farnese, a Genova, nello stesso anno, ad inaugurazione del Forum) e successivamente in tante altre manifestazioni in diverse città italiane e all’estero.

Un documento importante per rinverdire la nostra memoria storica e contestualizzare meglio gli eventi che gli sono seguiti, e quelli attuali.

E di buon auspicio per un cambiamento radicale della politica nel nostro paese e in Europa. Anche se oggi ciò appare quasi impossibile, anche se gli eventi attuali vanno contro questa prospettiva, la storia può cambiare direzione in un battibaleno, come è cambiata nell’America Latina per decenni sotto il tallone delle dittature.

Nessun popolo può tollerare a lungo la scomparsa di ogni effettiva rappresentanza democratica e la devoluzione delle sue decisioni al mercato e ai suoi sacerdoti.

[i](Rodolfo Ricci)[/i]

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[b]Per vedere il film on-line, clicca qui:[/b]
[url]http://www.vimeo.com/22761523[/url]

oppure qui:
[url]http://www.arcoiris.tv/modules.php?name=Unique&id=6253[/url]

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[b]IL PROGRAMMA DELLE INIZIATIVE PER IL DECENNALE DEL GENOA SOCIAL FORUM CHE CULMINERANNO IL 23 e 24 LUGLIO CON UNA GRANDE MANIFESTAZIONE CONCLUSIVA E CON UN CONCERTO:[/b]

[url]http://www.genova2011.org/[/url]

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SEGUI IN DIRETTA WEB LE INIZIATIVE PER IL DECENNALE DEL GENOA SOCIAL FORUM 2011

[url]http://www.emigrazione-notizie.org/live-genova2011.asp[/url]

 

 
 
 

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