9079 ISRAELE: Gli "indignados" di Tel Aviv

 
20110725 19:00:00 redazione-IT

Gli «indignados» di Tel Aviv resistono. L’accampamento di viale Rothschild non smobilita, nonostante le cariche della polizia a cavallo di sabato sera e le decine di fermi effettuati tra le oltre 20mila persone che hanno sfilato nelle vie del centro per protestare contro le «case d’oro», gli affitti stratosferici, il costo della vita insopportabile e a favore dell’aumento dei salari e di ciò che rimane dello stato sociale. Al contrario la mobilitazione si intensifica. Oggi centinaia di manifestanti hanno bloccato alcuni degli incroci stradali più trafficati a Tel Aviv e in altre città, come Haifa e Rosh Hain.

Un campo di tende improvvisato è spuntato all’improvviso accanto alle Torri Azrieli mandando in tilt il traffico. Ma nessun taxista e automobilista ha protestato, il consenso alle iniziative degli indignati è ampio in tutto il paese. Tutti si sentono nella stessa barca.

La mobilitazione sembra espandersi di giorno in giorno e il premier Netanyahu, un convinto liberista in economia che ha contribuito in questi ultimi anni a smantellare lo stato sociale in Israele e ad accrescere la povertà, ora comincia a temere gli «indignados» che assicurano di voler restare a tempo indeterminato in strada, fino a quando le autorità non prenderanno provvedimenti concreti.

«La casa e il pane non sono un lusso» scandivano i manifestanti sabato scorso mentre sfilavano lungo il centro della città. La risposta della polizia è stata violenta: cariche, arresti, manganellate. Ma l’accampamento non si muove e centinaia di persone, in molti casi intere famiglie, rimangono accampate a due passi da Piazza Habima.

http://www.ilmanifesto.it/archivi/fuoripagina/anno/2011/mese/07/articolo/5064/

 

 
 
 

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