Nel vertice presidenziale del blocco sudamericano, cha si è tenuto recentemente a Lima in occasione dell’assunzione formale dei poteri da parte di Ollanta Humala, di fronte alla manifesta instabilità dell’economia e della moneta degli Stati Uniti, è stata decisa la riunione d’urgenza dei ministri dell’area economica dell’Unione delle Nazioni Sudamericane (UNASUR) per il 5 di agosto. Di fronte al rischio concreto dell’insolvenza, sospensione o ritardo dei pagamenti, e una più che certa accentuazione della svalutazione del dollaro, è stata ribadita la necesità di adottare contromisure comuni per proteggere le riserve monetarie nazionali comuni. L’UNASUR concerterà una risposta collettiva per evitare la decurtazione dei 700 miliardi di titoli USA presenti nelle rispettive riserve monetarie nazionali.
Il presidente colombiano Santos ha sollecitato che venga deliberato su questa scottante materia, ed il presidente Correa dell’Ecuador ha sottolineato l’urgenza di una operatività concreta del Banco del Sur, in cui far convogliare parte delle riserve monetarie, ora collocate nei circuito bancario degli Stati Uniti. Correa ha detto esplicitamente che non ha alcun senso collocare questi capitali nella banca occidentale a cambio di un interesse dello 0,5%. E poi pagare fino a 4 o 5% per poter utilizzare quegli stessi capitali sotto forma di “prestito”.
Il Venezuela è tra i paesi meno esposti al tracollo del dollaro perchè cominciò 7 anni fa a diversificare la sua riserva, de-dollarizandola, costituendo dei sostanziosi fondi sovrani nazionali con la Cina, Russia e Iran, oltre a vendere a vari Paesi il petrolio a cambio di alimenti o tecnologie.
http://selvasorg.blogspot.com/2011/08/unasur-contromisure-comuni-contro.html
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