9173 Trenitalia riporta i pendolari al medioevo, con l'indifferenza delle Istituzioni

 
20110830 12:06:00 redazione-IT

In tutta Italia, il servizio offerto da Trenitalia ai lavoratori pendolari è sensibilmente peggiorato negli ultimi anni.
L’introduzione dei treni ad alta velocità sulle linee costruite negli anni ’70 ed utilizzata in parte anche dagli Intercity e dai treni regionali, ha portato ad un vero e proprio monopolio di queste tratte da parte dei nuovi vettori di Trenitalia e della Ferrari di Montezemolo che collegano le grandi città italiane.

Mentre per percorrere la distanza Milano-Roma sono ormai sufficienti 3,5 ore, per percorrere una distanza di 120 Km (per esempio la tratta Orvieto-Roma), si è tornati ad impiegare un’ora e tre quarti con i regionali, stesso tempo che si impiegava nel 1940.

La logica di mercato applicata in regime di duopolio (Trenitalia-Ferrari), ha praticamente comportato la privatizzazione delle linee veloci (costruite con i soldi pubblici da più generazioni di italiani) a favore di queste società.
Mentre i manager lombardi e laziali, possono viaggiare oggi in modo ottimale, sia per i tempi di percorrenza che per le condizioni di viaggio, i lavoratori e gli studenti pendolari sono costretti a continui ritardi e viaggiano in situazioni di igiene incredibili, rischiando ora anche il posto di lavoro perchè non riescono ad arrivare puntuali nei luoghi di lavoro. E’ un ulteriore drammatico esempio di ciò che comporta l’applicazione delle logiche di "liberalizzazione" per i lavoratori e i semplici cittadini.

[b]COMUNICATO del Comitato pendolari Roma-Firenze[/b]
[i]30-08-2011[/i]

Dobbiamo necessariamente tornare a denunciare le condizioni disastrose in cui sta versando il trasporto ferroviario della tratta Roma-Firenze. L’incendio (voluto o no…) di Tiburtina, ad ormai oltre un mese di distanza, è ben lungi dall’essere spento. I pendolari bruciano infatti ore e ore tra treni soppressi e percorsi variati, senza che ci sia, ma di certo non stupisce, nessuna certezza sul ripristino di una situazione “normale”. Il timore è anzi che queste condizioni definite come “straordinarie” e di “emergenza” siano in realtà una prova generale di stravolgimento di orari e servizi, tanto da diventare definitivi; con ennesimo taglio di servizi per i famosi “clienti scomodi” i pendolari, le cui esigenze sono di ben poco conto per Trenitalia & C. Indirizziamo quindi questa ennesima nota a TUTTI: colleghi, istituzioni (a cominciare dalla Regione Umbria, ma non dimentichiamo gli impegni presi dallo stesso sindaco di Orvieto verso i pendolari), ferrovie, chiunque possa dare una risposta plausibile. I pendolari, lo ricordiamo, pagano un conto doppiamente “salato”, primo perché comunque affrontano un impegno economico non indifferente per gli abbonamenti, secondo ma non “secondario” perché a fronte del pagamento non corrisponde di certo un servizio di trasporto ferroviario almeno sufficiente. E la Regione Umbria e non solo, deve a questo punto impegnarsi a difendere i treni e le tratte sottoscritte nel contratto sessennale di trasporto con Trenitalia, garantendo un servizio decente Tanto per fare qualche esempio, la fascia della mattina (6-7.30) è ormai praticamente servita solo da due treni, un regionale (3375) che ferma a Termini, binario 2Est (500 metri per entrare in stazione) e dopo varie “soste” forzate…. E l’IC 581 che ora effettua fermata straordinaria (?) anche a Orte, prolungando la percorrenza di circa 10 minuti creando un disagio enorme per chi doveva essere al lavoro entro le 9 ed ormai non ce la fa più. Una fermata tra l’altro di dubbia utilità per la collettività. Il pomeriggio si peggiora ulteriormente. Soppresso il regionale per Firenze delle 16.48, i pendolari possono usufruire del regionale delle 16.18 (ma mezzora di anticipo sul proprio orario consueto FA la differenza!) per prendere coincidenza ad Orte con altro regionale….successivo treno che non sia intercity è alle 18e48, dopo 2 ore e mezza! Ah…. sì….fermo restando i consueti e sistematici ritardi…..unica certezza ormai rimasta. La regione risponda al più presto e si impegni nel cercare di ripristinare un servizio regionale ai limiti della decenza, sia nel rispetto di pendolari e viaggiatori, ma anche nel rispetto dei cittadini TUTTI, visto che anche parte dei loro soldi, vanno a Trenitalia come contributo delle Regioni.


Comitato Pendolari RomaFirenze
pendolari.romafirenze@gmail.com

[url]http://pendolariromafirenze.blogspot.com/[/url]

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