18 07 28 NEWS DAI PARLAMENTARI ELETTI ALL ESTERO ALTRE COMUNICAZIONI.

1 – LA MARCA (PD): SOLIDARIETÀ E VICINANZA AI COLPITI NELLA SPARATORIA DI TORONTO
2 – Esteri – Scuola – Ungaro (PD):” dopo crisi coasit anche licei italiani all’estero rischiano disagi”.
3 – SCHIRÒ (PD): interrogazione al ministro degli esteri sulla carenza di personale presso il consolato generale D’Italia a Zurigo.
4 – Parlamentari PD estero: finalmente anche per il maie è arrivata l’”inversione di tendenza” dei 100 contrattisti.
5 – La Marca (PD): Sergio Marchionne, un grande italo-canadese.
6 – INVERSIONE DI TENDENZA | Italiani all’estero, in arrivo i primi 100 contrattisti ai consolati. Continua il cambiamento nato con l’attuale esecutivo anche per quanto riguarda gli italiani nel mondo, fino all’altro giorno considerati sempre l’ultima ruota del carro
7 – MIGRANTI SERVE UN NUOVO PATTO UE, Le grida di Salvini tentano di coprire l’assenza dei (suoi) risultati e di mettere in ombra alcuni ottenuti da Conte come la ripartizione in altri paesi UE dei migranti di un barcone, è l’opinione condivisibile di Stefano Feltri.

1 – LA MARCA (PD): SOLIDARIETÀ E VICINANZA AI COLPITI NELLA SPARATORIA DI TORONTO
UN’ALTRA SPARATORIA CONTRO PERSONE INERMI, ALTRI MORTI E FERITI. VITTIME INNOCENTI. QUESTA VOLTA NELLA MIA CITTÀ – TORONTO -, LA CITTÀ NELLA QUALE SONO NATA E CRESCIUTA. UNA COSTERNAZIONE E UN DOLORE RESI ANCORA PIÙ ACUTI DALLA CONOSCENZA E DALLA FAMILIARITÀ DEI LUOGHI.
Una scia di violenza attraversa le nostre comunità e periodicamente esplode rivolgendosi contro persone che non hanno altra colpa che di vivere la quotidianità. Per contrastarla, è necessario prima di tutto non farsi vincere dalla paura e affermare il diritto ad una vita libera e normale.
Non sappiamo ancora quali siano le motivazioni di chi ha commesso la strage, ma qualunque esse siano è comunque necessario accrescere e rendere sempre più efficaci i sistemi di prevenzione e controllo.
Un monito per tutti, comunque, soprattutto per chi pensa di accrescere la sicurezza favorendo la diffusione delle armi.
Intanto, la mia solidarietà e la mia affettuosa vicinanza alle persone colpite e ai loro familiari.
On. Francesca La Marca

2 – ESTERI – SCUOLA – UNGARO (PD):” DOPO CRISI COASIT ANCHE LICEI ITALIANI ALL’ESTERO RISCHIANO DISAGI”. “DOPO LA CRISI DEL COASIT DI LONDRA ANCHE I LICEI ITALIANI ALL’ESTERO RISCHIANO DI NON AVERE INSEGNANTI ASSEGNATI ALLA RIPRESA DELL’ANNO SCOLASTICO A SETTEMBRE. E la situazione è particolarmente seria in Europa. Infatti dopo il ricorso presentato da “Uil- Scuola” contro i nuovi concorsi locali e i contratti “in deroga”, già pronti da alcune settimane, si assiste un conseguente congelamento delle procedure di assunzione in attesa della pronuncia del TAR Lazio. Per questo ho presentato un’interrogazione al Ministro Moavero Milanesi e al Ministro Bussetti affinché il nuovo anno scolastico inizi senza disagi anche per gli studenti italiani delle scuole di secondo grado all’estero”. Ne dà notizia Massimo Ungaro, deputato del PD eletto nella circoscrizione Europa, presentando un’interrogazione scritta Ministri degli Esteri e dell’Istruzione

3 – SCHIRÒ (PD): INTERROGAZIONE AL MINISTRO DEGLI ESTERI SULLA CARENZA DI PERSONALE PRESSO IL CONSOLATO GENERALE D’ITALIA A ZURIGO “L’ARRIVO DI 100 CONTRATTISTI IN MOLTE SEDI CONSOLARI, POSSIBILE GRAZIE ALLE RISORSE INSERITE DAL GOVERNO GENTILONI NELLA LEGGE DI BILANCIO 2018, È UN PASSO CONCRETO IN DIREZIONE DI UN MIGLIORAMENTO DEI SERVIZI PER I NOSTRI CONNAZIONALI.
Si tratta, però, di verificare se la distribuzione geografica di questo personale a contratto, e di quello di ruolo che arriverà come stabilito sempre dalla Legge di Bilancio 2018, tenga in giusta considerazione le circoscrizioni consolari maggiormente toccate dalla carenza di personale.
Penso, ad esempio, al Consolato generale d’Italia di Zurigo che deve fornire servizi ad una comunità di oltre 200.000 unità poiché nella sua circoscrizione ricadono dal 2014 anche i 57.000 cittadini italiani iscritti all’AIRE residenti a San Gallo, Lucerna e Coira.
Le criticità di questa situazione sono state di recente anche illustrate dai Comites di Zurigo e di San Gallo in una lettera che spiega come l’insufficienza di personale si traduca in dilatazione dei tempi di rilascio dei passaporti e delle carte d’identità, nonché di esecuzione delle altre operazioni amministrative.
Per questa ragione ho presentato una interrogazione al Ministro degli esteri – sottoscritta anche dai colleghi Ungaro, La Marca e Carè -, per sapere se la recente attribuzione per la Svizzera di sole tre unità, tra le 100 a contratto locale da assumere a sostegno dell’attività dei consolati, non sia in realtà inadeguata rispetto alle esigenze di funzionalità dei servizi offerti ai nostri connazionali dal Consolato generale di Zurigo e quali concrete prospettive di rafforzamento della dotazione del personale di ruolo esistano per fronteggiare in un’ottica meno immediata la situazione di emergenza venutasi a creare nel Consolato generale di Zurigo”.On. Angela Schirò (Ripartizione Europa)

4 – PARLAMENTARI PD ESTERO: FINALMENTE ANCHE PER IL MAIE È ARRIVATA L’”INVERSIONE DI TENDENZA” DEI 100 CONTRATTISTI . DESIDERIAMO RINGRAZIARE PUBBLICAMENTE IL MAIE CHE IN UN COMUNICATO DEFINISCE “INVERSIONE DI TENDENZA” L’ARRIVO IN DECINE DI SEDI CONSOLARI DI 100 CONTRATTISTI DESTINATI A MIGLIORARE I SERVIZI PER I NOSTRI CONNAZIONALI.
Si tratta, infatti, dei 100 contrattisti per i quali le risorse sono state inserite dal Governo Gentiloni nella legge di Bilancio 2018, allora bocciata con un sonoro voto contrario proprio dai parlamentari del MAIE. Come si dice: meglio tardi che mai.
Restiamo in trepida attesa di scoprire quale sarà l’espressione che gli amici del MAIE useranno quando arriveranno le 150 unità di personale di ruolo, le cui risorse sono state previste sempre dal Governo Gentiloni nel Bilancio del 2018. Naturalmente, con il voto contrario dei parlamentari del MAIE.
Restiamo, invece, un po’ interdetti per il silenzio dei nostri amici sul trasferimento ai consolati del 30% dei proventi delle pratiche di cittadinanza (circa 4 milioni l’anno), acquisito grazie a un emendamento dei parlamentari del PD all’estero, accolto dal precedente Governo, che può essere usato anche per assunzione di personale a contratto locale e per migliorare i servizi. Allora dai nostri amici fu presentata come una cosa inutile, ora la pensano allo stesso modo?
Anziché giocare a chi la spara più grossa, considerando i cittadini italiani all’estero un’inconsapevole massa da manovra, perché non si pensa di fare uno sforzo ulteriore, magari unitario, per fare altre assunzioni anche nella prossima legge di Bilancio e per elevare la soglia del 30% del ristorno dei fondi ai consolati?
Noi su queste cose di sostanza, non sulla propaganda, siamo pronti a dare una mano.
I Parlamentari PD Estero: Garavini, Giacobbe, Carè, La Marca, Schirò, Ungaro

5 – LA MARCA (PD): SERGIO MARCHIONNE, UN GRANDE ITALO-CANADESE. “L’IMPROVVISA E INASPETTATA SCOMPARSA DI SERGIO MARCHIONNE LASCIA SGOMENTI E ADDOLORATI. DESIDERO ESPRIMERE AI FAMILIARI, ALLA COMUNITÀ ITALO-CANADESE DI CUI ERA UNA DELLE PIÙ ALTE ESPRESSIONI E ALLA MAGGIORE AZIENDA ITALIANA, LA FIAT, CHE EGLI HA CONTRIBUITO IN MODO DECISIVO A RISANARE E A RILANCIARE A LIVELLO INTERNAZIONALE, LA MIA PARTECIPAZIONE E LE MIE CONDOGLIANZE.
Al di là dei giudizi sommari e talvolta ingiusti circolati in queste ore sul suo operato, Marchionne è stato indiscutibilmente un grande manager che, salvando e consolidando la FIAT, ha dato un importante contributo all’Italia e a quanti, a ogni livello, vi lavoravano.
Egli è stato anche un chiaro e convincente esempio delle grandi risorse e qualità che l’emigrazione italiana ha sedimentato nel mondo. Ho avuto modo di conoscerlo personalmente a Toronto l’anno scorso in occasione della raccolta fondi per i terremotati del Centro Italia, promossa dalla comunità Italo-canadese. Un uomo, dunque, legato alle proprie radici e che ha fatto onore a tutti gli italo-canadesi e a tutti gli italiani all’estero.

6 – INVERSIONE DI TENDENZA | ITALIANI ALL’ESTERO, IN ARRIVO I PRIMI 100 CONTRATTISTI AI CONSOLATI. CONTINUA IL CAMBIAMENTO NATO CON L’ATTUALE ESECUTIVO ANCHE PER QUANTO RIGUARDA GLI ITALIANI NEL MONDO, FINO ALL’ALTRO GIORNO CONSIDERATI SEMPRE L’ULTIMA RUOTA DEL CARRO.
di Luca Dassi, ItaliaChiamaItalia – martedì 24 luglio 2018
Anche per gli italiani all’estero il cambiamento è in corso. Dopo anni di tagli e di smantellamento della rete consolare, sono in arrivo cento contrattisti nelle diverse sedi diplomatiche italiane nel mondo. Personale che renderà più agile il lavoro della rete consolare e che nelle sedi in cui arriverà porterà una boccata di ossigeno.
I cento contrattisti verranno così distribuiti: 20 in America del Sud, 6 in America del Nord, 17 in Asia e Oceania, 12 in Africa e 45 in Europa. Questa squadra di persone garantirà che le pratiche siano evase nei tempi adeguati.
In particolare, ecco i numeri per il Vecchio Continente: Regno Unito 16, Russia 6, Spagna 3, Svizzera 3, Turchia 3, Francia 2, Paesi Bassi 1, Bulgaria 1, Belgio 3, Austria 1, Ucraina 1, Serbia 1, Germania 1, Finlandia 1, Malta 1, Svezia 1.
La distribuzione in Sud America: Argentina 6, Brasile 3, Venezuela 7, Colombia 2, Ecuador 1, Cile 1.
America del Nord: Stati Uniti 4, Messico 2
Asia e Oceania: Azerbajan 1, Emirati Arabi 2, Cina 4, Pakistan 2, Indonesia 2, Giappone 2, Uzbekistan 1, Giordania 1, Libano 1, Australia 1.
Africa: Etiopia 3, Guinea 2, Costa D’Avorio, Zimbabwe 1, Niger 1, Kenya 1, Marocco 1, Sud Africa 1, Libia 1.
Si tratta solo della prima “sfornata”; in una seconda ne arriveranno molti altri e saranno inviati a ricoprire altrettanti posti negli uffici per fare in modo che i servizi consolari nelle sedi con maggiori criticità migliorino considerevolmente.

CAMBIO DE RUMBO | 100 nuevos trabajadores a contrato en los consulados italianos
Continúa el cambio comenzado por el actual gobierno y que alcanza también a los italianos en el exterior, olvidados por los gobiernos anteriores.
de Luca Dassi, ItaliaChiamaItalia – 24/07/2018
El cambio ha comenzado también para los italianos en el exterior. Después de años de recortes y desmantelamiento de la red consular, un centenar de contratistas comenzarán a trabajar en las oficinas diplomáticas italianas en todo el mundo. Estos trabajadores a contrato harán que los servicios de la red consular sean más ágiles, dando un respiro al sistema allí donde lleguen.
Los cien contratistas se distribuirán de la siguiente manera: 20 en América del Sur, 6 en América del Norte, 17 en Asia y Oceanía, 12 en África y 45 en Europa. Este equipo de personas se asegurará de que las prácticas se traten a su debido tiempo.
En particular, aquí están los números para el Viejo Continente: Reino Unido 16, Rusia 6, España 3, Suiza 3, Turquía 3, Francia 2, Países Bajos 1, Bulgaria 1, Bélgica 3, Austria 1, Ucrania 1, Serbia 1, Alemania 1, Finlandia 1, Malta 1, Suecia 1.
Distribución en América del Sur: Argentina 6, Brasil 3, Venezuela 7, Colombia 2, Ecuador 1, Chile 1.
América del Norte: Estados Unidos 4, México 2.

Asia y Oceanía: Azerbaiyán 1, Emiratos Árabes Unidos 2, China 4, Pakistán 2, Indonesia 2, Japón 2, Uzbekistán 1, Jordania 1, Líbano 1, Australia 1.

África: Etiopía 3, Guinea 2, Costa de Marfil, Zimbabwe 1, Níger 1, Kenya 1, Marruecos 1, Sudáfrica 1, Libia 1.
Es solo un adelanto; en una segunda etapa, llegarán muchos más contratistas a las oficinas consulares para garantizar que los servicios en los lugares más críticos mejoren considerablement
È un interesse per noi e sarebbe un giusto riconoscimento per quanti hanno ricostruito la loro vita fuori dall’Italia esserne consapevoli non solo quando una grande personalità come Marchionne scompare, ma ogni giorno e qualunque sia il progetto che l’Italia ha per il suo futuro”.
On./Hon. Francesca La Marca, Ph.D. Circoscrizione Estero, Ripartizione Nord e Centro America

7 – MIGRANTI SERVE UN NUOVO PATTO UE, LE GRIDA DI SALVINI TENTANO DI COPRIRE L’ASSENZA DEI (SUOI) RISULTATI E DI METTERE IN OMBRA ALCUNI OTTENUTI DA CONTE COME LA RIPARTIZIONE IN ALTRI PAESI UE DEI MIGRANTI DI UN BARCONE, È L’OPINIONE CONDIVISIBILE DI STEFANO FELTRI.
Malgrado non ci sia pericolo di invasione e il numero dei migranti sia crollato, la Lega alza sempre più i toni e Salvini cerca di affermarsi come uomo forte del governo. Ci riesce fin troppo.
I toni moderati di Conte non bastano, per riuscire a contrastare la Lega occorre che Di Maio e i 5 Stelle esprimano una posizione diversa, superando un ruolo fin troppo subalterno, superando una divisione dei compiti e aprendo un confronto esplicito sui migranti.
Certo, l’Italia ha altri, seri problemi. La rachitica ripresa economica sta già rallentando ed è indispensabile una strategia di rilancio e per reagire al rischio declino l’Italia ha bisogno di una quota di lavoratori stranieri. Gran parte degli immigrati farà lavori che gli italiani non vogliono fare e questo convive con i giovani che non trovano in Italia una risposta coerente con la loro formazione, che è costata alla collettività somme ingenti.
Il lavoro degli stranieri subisce uno sfruttamento inaccettabile, condizioni di vita inumane in ghetti invivibili, fonte di tensioni con aree della popolazione a contatto con questo degrado.
I rifugiati hanno diritto d’asilo, ma c’è anche una storia di flussi di immigrazione controllata, motivata da ragioni economiche, da ricongiungimenti familiari, ecc. Queste esperienze sono saltate, ne resistono aree limitate.
Una recente legge di iniziativa popolare propone una versione aggiornata dei flussi programmati di immigrazione, responsabilizzando chi chiede mano d’opera. Perchè non esaminarla e approvarla ? Così si uscirebbe da una polemica in cui chi chiede di salvare vite umane viene accusato di volere aprire le porte a tutti. Tra tutti via e tutti in Italia c’è lo spazio per una linea ragionevole, rispettosa dell’imperativo di salvare tutte le vite e di organizzare l’accoglienza possibile in Europa.
E’ indispensabile cambiare il trattato di Dublino. Avere accettato che il paese di arrivo si tiene i migranti è stato miope, né è giustificabile lo scambio con un occhio benevolo sulla gestione del debito pubblico. In passato è stato sospeso transitoriamente il trattato di Shengen, fondamento della libera circolazione in Europa. Perchè l’Italia non sospende la clausola che prevede la permanenza dei migranti nel paese di arrivo fino alla modifica di Dublino ? Ci sono paesi sottoposti ad un numero ingestibile di arrivi, l’Europa deve farsene carico o prenota la sua crisi. Dichiarare che i nostri confini sono quelli dell’Europa non basta ed è contraddetto dalla volontarietà e dalla clausola dell’unanimità.
I migranti sono un banco di prova per il futuro dell’Europa, proprio ora che Trump sta incoraggiando il distacco di paesi dall’Unione, per reggere l’Europa deve essere una vera comunità.
Garantire la vita dei migranti è il primo imperativo per tutti, non si può condannarli a restare o riportarli a forza nei lager libici, con evidenti pericoli per l’integrità e la vita, ignorando le sinergie tra gestori dei lager libici e scafisti. La vergognosa campagna contro tutte le ong serve a nascondere una sconvolgente verità di morte.
I bombardamenti occidentali hanno creato il caos politico in Libia tuttora irrisolto, parlare di accordi con governo, autorità locali, tribù suona macabro ottimismo.
Italia ed Europa in passato hanno subappaltato alle ong il compito di salvare vite in mare, salvo poi scatenare una campagna indiscriminata con l’obiettivo di escluderle e il ministro dell’Interno si arroga il potere di dichiarare la chiusura dei porti.
L’obiettivo è far fare alla Libia il lavoro sporco.
Nessuno vuole ospitare tutti i migranti in Italia. Va bene avere redistribuito parte degli ultimi arrivi, ma senza un meccanismo europeo certo l’Italia sarà di nuovo sola ad affrontare ogni nuovo arrivo.
L’obbligo di salvare vite in pericolo è inderogabile. Lo dicono la Costituzione, le leggi del nostro paese, una montagna di trattati e di regole europee. Contravvenire è un reato, odioso se provoca la morte di persone. Il respingimento di gruppi senza consentire ai singoli di dimostrare la propria condizione di rifugiato è un reato.
Ministri, sottosegretari commettono reati se anziché ottemperare alle leggi intimano ad organi dello Stato di infrangerle. Occorre rispettare il ruolo di polizia, carabinieri, Gdf e magistratura, che possono essere messi sotto accusa se non rispettano le leggi.
Occorre costituire un osservatorio per il rispetto della legalità, a partire dalla vita delle persone, come previsto da Costituzione, leggi, trattati, e quando questo non avviene possa avviare la procedura per mettere in stato di accusa chi si macchia di questi reati.
articolo di Alfiero Grandi su Il Fatto Quotidiano del 26 luglio 2018

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