17 12 16 NEWS DAI PARLAMENTARI ELETTI ALL’ESTERO ALTRE COMUNICAZIONI.

1 – Il Presidente del MAIE in Brasile, Ricardo Merlo: “La rete consolare così non resiste più. Bisogna fare gli investimenti necessari per far finire questa situazione precaria ”
2 – Fedi e Porta (PD): casa disabitata in Italia, tariffa tari e residenti all’estero
3 – Anche in Grecia si è costituito “Liberi e Uguali”, il nuovo soggetto politico unitario della sinistra italiana.
4 – Ci siamo! Sabato 16 dicembre inizia il cammino di donne e uomini per un programma partecipato da costruire insieme: liberi e uguali
5 – On. La Marca (PD): passi in avanti per la nomina del vice console onorario di Thunder bay. Giungono conferme sullo stato avanzato delle procedure di nomina del Vice console onorario di Thunder Bay
6 – Fedi (PD): CHIARIMENTI E DUBBI SULL’ESPORTABILITÀ DELL’INDENNITÀ DI DISOCCUPAZIONE. Interessanti ma insufficienti chiarimenti dell’Inps con la Circolare n. 177 del 28 novembre in materia di esportabilità dell’indennità di disoccupazione per i beneficiari che espatriano.
7 – La Marca (PD): nuovo e importante sostegno al sistema di promozione della lingua e cultura italiana in CANADA.

1 – Il Presidente del MAIE in Brasile, Ricardo Merlo: “La rete consolare così non resiste più. Bisogna fare gli investimenti necessari per far finire questa situazione precaria ”
Roma, 8 dicembre 2017: –
Continua la missione del Presidente del MAIE- MOVIMENTO ASSOCIATIVO ITALIANI ALL’ESTERO, in Brasile. In agenda una settimana di incontri con le istituzioni e con la comunità italiana nello stato di Espirito Santo. A ricevere l’on. Merlo in questo viaggio in Brasile che è partito da San Paolo, i coordinatori Bruna Spinelli, Antonio Laspro e Luciana Laspro. Con loro il Presidente Merlo ha incontrato esponenti dell’associazionismo locale con i quali ha affrontato diverse tematiche legate alla comunità italiana di San Paolo e ha parlato dell’ imminente campagna per le elezioni politiche 2018.
La missione nello stato di Espirito Santo è iniziata martedì 5 dicembre, a Vitória, dove l’on. Ricardo Merlo ha incontrato, insieme ai coordinatori Daniel Taddone (Recife e nordest), Thiago Roldi (Espirito Santo) e Liliana Frenda (Rio de Janeiro), il Sindaco di Santa Teresa, dott. Gilson Amaro, per un pranzo di lavoro presso l’Osteria La Botte.Al termine Merlo ricevuto dal Presidente, dott. Dimas Rosi, ha effettuato una visita al Circolo trentino e quindi all’archivio storico dello stato di Espirito Santo dove con il direttore, Cilmar Franceschetto, ha detto di aver trovato “tanta italianità”.
Il 6 dicembre, a prima mattina, c’è stato un incontro con alcuni esponenti del mondo imprenditoriale e sindacale che desideravano conoscere personalmente il fondatore dell’unico movimento politico culturale, presente nel parlamento italiano, che si è sviluppato a partire dal Sudamerica in tutto il mondo.Merlo, sempre accompagnato dai dirigenti del MAIE Brasile, Frenda, Taddone e Roldi, ha risposto alle domande dei presenti sulla situazione politica italiana ma anche sulle possibilità di sviluppo di accordi bilaterali tra il Brasile e l’Italia e l’Europa.
Nella stessa mattinata di martedì, Merlo ha incontrato il vice governatore dello stato di Espirito Santo, Dott. Cesar Colnago, cittadino italobrasiliano, e ha avuto l’onore di partecipare ad una seduta solenne dell’ Assemblea Legislativa dello stato, su invito dell’on. Luicia Toledo.Come parlamentare italiano ospite d’onore dell’Assemblea Legislativa, ha fatto anche parte del Comitato di presidenza successivo, in cui si è affrontato l’argomento dell’industria del turismo.
L’on. Ricardo Merlo è intervenuto spiegando l’importanza per l’Italia del turismo di ritorno delle famiglie italiane residenti all’estero. “Riteniamo che sia indispensabile fare qualcosa per mantenere vivo il legame delle famiglie italiane emigrate con il proprio paese d’origine- ha dichiarato – ma anche di incrementare il flusso economico rappresentato dal turismo che favorisce l’economia italiana.”
Infine, Merlo ha incontrato la comunità italiana presso il Club Italiano di Vitória. All’evento sociale hanno aderito più di 70 persone tra cui molti dirigenti di associazioni e istituzioni.Merlo ha ascoltato le richieste dei connazionali, per lo più preoccupati dai problemi legati alle file presso i consolati e alla mancanza di una presenza consolare in quella regione. Dopo, in una conferenza stampa il Presidente del MAIE ha dichiarato: “la rete consolare è al collasso. Bisogna cambiare tutto, soprattutto fare gli investimenti necessari per far finire questa situazione disastrosa.”
La missione di Merlo continua. Le prossime tappe saranno Curitiba e Porto Alegre.

2 – FEDI E PORTA (PD): CASA DISABITATA IN ITALIA, TARIFFA TARI E RESIDENTI ALL’ESTERO. Molti nostri connazionali residenti all’estero e proprietari di case in Italia si chiedono e ci chiedono perché devono pagare la TARI (la tassa sui rifiuti urbani) quando la casa è disabitata e quindi nessuno vi produce immondizia (eccezion fatta nei periodi in cui essi vi rientrano temporaneamente per un eventuale e breve soggiorno). ROMA, 12 DICEMBRE 2017

LA DOMANDA È OVVIAMENTE LEGITTIMA, VEDIAMO QUINDI COSA PREVEDE LA LEGGE.

Purtroppo, per la legge, il presupposto per il pagamento della TARI non è (solo) la produzione di rifiuti ma anche e soprattutto il possesso o la detenzione a qualsiasi titolo di locali o aree scoperte adibite a qualsiasi uso che sono suscettibili di produrre rifiuti urbani.

Ricordiamo che la Tari è la nuova tassa sui rifiuti istituita dall’articolo 1, comma 639, Legge 147/2013, come componente della nuova IUC imposta unica comunale, i cui presupposti di imposizione fiscale, sono appunto il possesso dell’immobile e i servizi indivisibili dei Comuni. Insomma è sufficiente la sola possibilità-potenzialità teorica di produrre rifiuti per essere considerati contribuenti.

Quindi, per ricapitolare, va chiarito che la tassa sui rifiuti (TARI) è il tributo destinato a finanziare i costi relativi al servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti ed è dovuta da chiunque possieda o detenga a qualsiasi titolo locali o aree scoperte suscettibili di produrre i rifiuti medesimi.

Più volte la Cassazione e il MEF hanno affrontato la questione per cercare di chiarire quando e se si paga la Tari su una casa dove nel corso dell’anno non vi è stato nessuno: la Tari su una seconda casa non abitata può effettivamente non essere dovuta, ma soltanto in alcuni casi e a precise condizioni.

La casa dovrà risultare priva di arredi e priva di fornitura di acqua, gas e luce per il periodo di competenza della Tari; soltanto in questo caso il Comune considererà l’abitazione effettivamente non occupata e, quindi, esonerata dal versamento della tassa sui rifiuti. Qualora anche solo uno dei tali elementi venisse meno bisognerà pagare la Tari.

Le tariffe della TARI sono determinate con delibera del Consiglio comunale sulla base dei costi individuati e classificati nel piano finanziario, redatto dal soggetto che svolge il servizio e approvato dallo stesso Consiglio.

E per quanto riguarda gli italiani residenti all’estero che sono proprietari di immobili in Italia? Si fa presente che a partire dall’anno 2015 è considerata direttamente adibita ad abitazione principale una ed una sola unità immobiliare posseduta dai cittadini italiani non residenti nel territorio dello Stato e iscritti all’Anagrafe degli italiani residenti all’estero (AIRE), già pensionati nei rispettivi Paesi di residenza (titolari cioè di pensione estera o in convenzione con l’Italia), a titolo di proprietà o di usufrutto in Italia, a condizione che non risulti locata o data in comodato d’uso. Su queste abitazioni le imposte comunali TARI e TASI sono applicate, per ciascun anno, in misura ridotta di due terzi. Quindi per quanto riguarda la TARI, il versamento di detto tributo deve essere effettuato nella misura di un terzo della tassa. Inoltre giova ricordare che in materia di TARI il comune ha facoltà di introdurre agevolazioni, riduzioni ed esenzioni, oltre che negli specifici casi individuati dalla legge (abitazioni con unico occupante; abitazioni e locali per uso stagionale; abitazioni occupate da soggetti che risiedano o abbiano la dimora, per più di sei mesi all’anno, all’estero; fabbricati rurali ad uso abitativo), anche in ulteriori ipotesi definite dal comune nell’esercizio della propria autonomia regolamentare.
Per poter richiedere l’esenzione dal pagamento o la riduzione occorre rivolgersi al proprio Comune di residenza o compilare l’apposito modulo predisposto all’interno del sito web dell’amministrazione comunale. Le scadenze di pagamento della TARI sono determinate dal comune prevedendo di norma almeno due rate a scadenza semestrale. I deputati Marco Fedi e Fabio Porta

3 – Anche in Grecia si è costituito “Liberi E Uguali”, il nuovo soggetto politico unitario della sinistra italiana.
In questo luogo, per ora virtuale, si può discutere della attuale situazione politica italiana e degli indirizzi di programma di “Liberi e Uguali”, coalizione guidata dal Presidente Pietro Grasso.
Rivolgiamo un invito a tutta la comunità italiana in Grecia per una forte partecipazione a questo nuovo progetto per costruire in trasparenza e democrazia quella parte del programma dedicata agli Italiani all’estero.
Vi chiederemo di esprimere e condividere con noi le vostre opinioni, in particolare su tematiche di specifico interesse per gli Italiani residenti in Grecia, ma anche in Europa.

4 – CI SIAMO! SABATO 16 DICEMBRE INIZIA IL CAMMINO DI DONNE E UOMINI PER UN PROGRAMMA PARTECIPATO DA COSTRUIRE INSIEME: LIBERI E UGUALI.
SABATO 16 DICEMBRE iniziamo con un’agenda di incontri aperti su alcune delle principali tematiche per la nostra sfida collettiva in campo alle prossime elezioni.
Molti altri temi verranno affrontati in altri appuntamenti territoriali. Il 16 è solo una tappa.
Facciamo germogliare i mille fiori di un programma innovativo, chiaro e radicale per cambiare il nostro Paese, costruiamo gli appuntamenti insieme a tutti i nostri compagni di viaggio.
BRESCIA – Diritti e cittadinanza domenica 17 dicembre ore 10 Hotel Industria Via Orzinuovi, 58 – Brescia
PADOVA – Futuro sostenibile sabato 16 dicembre ore 9 Sala Diego Valeri Via Valeri, 17 – Padova
GENOVA – Welfare e Lavoro sabato 16 dicembre ore 9.30 Teatro Carlo Felice, sala Montale Passo Eugenio Montale, 4 – Genova
FIRENZE – Democrazia, istituzioni, legalità sabato 16 dicembre ore 10 Educatorio di Fuligno Via Faenza, 48 – Firenze
ROMA – La scuola, l’università, la ricerca e la cultura. sabato 16 dicembre ore 10 Hotel Quirinale Via Nazionale, 7 – Roma
REGGIO EMILIA – Italia non violenta: proposte per la pace e il disarmo domenica 17 dicembre, ore 14.30 c/o circolo arci Gardenia Viale Regina Elena, 14 – Reggio Emilia
NAPOLI – La conversione ecologica dello sviluppo sabato 16 dicembre ore 10 Sala del Consiglio Metropolitano Piazza Santa Maria La Nova, 44 – Napoli

5 – ON. LA MARCA (PD): PASSI IN AVANTI PER LA NOMINA DEL VICE CONSOLE ONORARIO DI THUNDER BAY. Giungono conferme sullo stato avanzato delle procedure di nomina del Vice console onorario di Thunder Bay. La proposta di nomina dell’Avv. Stella Vallelunga, infatti, è all’attenzione delle autorità canadesi, che in base alle regole diplomatiche devono esprimere in merito il loro gradimento. Si tratta della fase finale di una lunga procedura che deve essere seguita nelle circostanze di nomina di personale diplomatico e consolare. ROMA, 13 DICEMBRE 2017

La stessa signora Vallelunga, nel frattempo, è stata nominata agente consolare. Una volta avvenuta la nomina del nuovo Vice console onorario, un funzionario del Consolato generale di Toronto si recherà a Thunder Bay per raccogliere i dati biometrici di tutti coloro che faranno richiesta di un nuovo passaporto italiano.
Il comune augurio è che la procedura possa vedere al più presto la sua conclusione e che la situazione dei servizi consolari nell’area di Thunder Bay si possa normalizzare.

6 – FEDI (PD): CHIARIMENTI E DUBBI SULL’ESPORTABILITÀ DELL’INDENNITÀ DI DISOCCUPAZIONE. Interessanti ma insufficienti chiarimenti dell’Inps con la Circolare n. 177 del 28 novembre in materia di esportabilità dell’indennità di disoccupazione per i beneficiari che espatriano.
Alcune importanti novità vengono evidenziate, ma – secondo noi – è necessario uno sforzo di ulteriore approfondimento e delucidazione. ROMA, 14 DICEMBRE 2017
L’Inps nella sua Circolare (che interessa tra l’altro migliaia di giovani percettori di indennità di disoccupazione che pensano di espatriare) indica, a seguito di un parere reso dal Ministero del Lavoro basato su alcune recenti sentenze della Cassazione, quali sono le nuove modalità operative cui attenersi in ordine alla erogazione della NASPI (nuova indennità di disoccupazione) a coloro che espatriano o soggiornano all’estero per la ricerca di un lavoro o anche per motivi diversi dalla ricerca di un lavoro.

Evidenziando il fenomeno del sempre maggiore ricorso alla mobilità dei lavoratori (sono in effetti decine di migliaia i nostri giovani che emigrano ogni anno) e il conseguente intreccio normativo con l’introduzione di norme sul mercato del lavoro innovative e complesse (come il “jobs act”) , l’Istituto previdenziale informa che il Ministero del lavoro ha disposto radicali innovazioni rispetto all’orientamento seguito fino ad ora in materia di indennizzabilità dei disoccupati che espatriano o soggiornano all’estero per la ricerca di un lavoro o per motivi diversi. In particolare il Ministero spiega che una volta acquisito il diritto alla prestazione NASpI, il soggetto beneficiario, cittadino italiano o dell’Unione Europea o extracomunitario, potrà recarsi all’estero in Paese comunitario o extracomunitario senza giustificarne le ragioni e continuando a percepire la prestazione a prescindere da conseguenze legate alla durata, breve ovvero prolungata, della relativa assenza.

Teoricamente quindi, ma sarebbero qui necessarie maggiori precisazioni che la Circolare non fornisce, i titolari di indennità potrebbero rimanere all’estero per tutta la durata della prestazione. Tuttavia – ragguaglia il Ministero – permangono, in capo all’interessato, i vincoli connessi ai meccanismi di condizionalità propri della legislazione italiana la cui violazione comporta l’applicazione delle conseguenti misure sanzionatorie consistenti – a seconda dei casi – nella decurtazione o nella decadenza dalla prestazione e dallo stato di disoccupazione.

Ma chi vive all’estero come fa a rispettare tali vincoli? (Giova ricordare infatti che l’erogazione dell’indennità di disoccupazione è subordinata al rispetto del patto di servizio, che obbliga l’ex lavoratore a partecipare alle misure di politica attiva predisposte dal centro per l’impiego, e si parla a tal proposito di domanda di disoccupazione con condizionalità). Inoltre, altro elemento contraddittorio è il fatto che l’Inps si sofferma esclusivamente sui diritti dei lavoratori disoccupati che si spostano nell’Unione Europea ma nulla dice in merito a quelli che si recano invece nei Paesi extracomunitari causando così un serio vuoto interpretativo.

Ma cosa succede al titolare di indennità NASPI che si reca per lavoro (o per altri motivi) in un altro Paese dell’Unione Europea?
I beneficiari di prestazione NASPI che si recano in altro Paese dell’Unione Europea alla ricerca di un’occupazione – purché abbiano ottemperato agli specifici obblighi previsti dalla normativa comunitaria – possono continuare a percepire la prestazione di disoccupazione per tre mesi non dovendosi attenere alle regole di condizionalità previste per la generalità dei lavoratori. Ciò perché i Regolamenti comunitari di sicurezza sociale stabiliscono la possibilità di esportare l’indennità di disoccupazione per un massimo di tre mesi.
Ma cosa succede dopo i tre mesi? Dal primo giorno del quarto mese, anche i beneficiari di prestazione NASPI, che si sono recati in altro Paese dell’Unione Europea alla ricerca di un’occupazione e che vi si trattengano, conservano solo il diritto a percepire la prestazione ma tornano ad essere obbligati al rispetto dei meccanismi di condizionalità previsti dalla legislazione italiana la cui violazione comporta l’applicazione delle conseguenti misure sanzionatorie consistenti – a seconda dei casi – nella decurtazione della prestazione o nella decadenza dalla medesima e dallo stato di disoccupazione. In questo caso come possono essere rispettati i meccanismi di condizionalità previsti dalla legislazione italiana – visto che gli interessati vivono all’estero – non viene chiarito.

Con i nuovi criteri infine la situazione si complica ovviamente dal punto di vista del diritto alla prestazione e delle modalità operative cui attenersi per coloro i quali si recano in Paesi extracomunitari che vanno suddivisi – tra l’altro – tra quelli che hanno stipulato con l’Italia un accordo bilaterale di sicurezza sociale nel cui campo oggettivo è contemplata la disoccupazione, quelli che non contemplano la disoccupazione e quelli con i quali non è in vigore alcun accordo.

Di queste possibili situazioni la Circolare dell’Inps non ne parla affatto (o ne parla in maniera generica). Sarebbero quindi opportuni ulteriori chiarimenti e perciò sarà nostra premura chiedere al Ministero del Lavoro e all’Inps “un supplemento di informazioni”.
Per concludere informiamo che la NASPI è una indennità mensile di disoccupazione, istituita dall’art. 1 del decreto legislativo 4 marzo 2015, n. 22, che sostituisce le precedenti prestazioni di disoccupazione ASpI e MiniASpI in relazione agli eventi di disoccupazione involontaria che si sono verificati a decorrere dal 1° maggio 2015. La NASPI è erogata su domanda dell’interessato. La durata massima dell’indennità di disoccupazione nel 2018, è fino a 24 mesi . WWW.MARCOFEDI.IT

7 – LA MARCA (PD): NUOVO E IMPORTANTE SOSTEGNO AL SISTEMA DI PROMOZIONE DELLA LINGUA E CULTURA ITALIANA IN CANADA. Il sistema di promozione della lingua e della cultura italiana in Canada ha ricevuto un ulteriore sostegno dalla ripartizione dei due milioni di euro provenienti dal Fondo per la promozione della lingua e la cultura italiana nel mondo. ROMA, 15 DICEMBRE 2017
Merito, intanto, dei governi Renzi e Gentiloni che hanno istituito un fondo quadriennale dotato di 150 milioni di euro, che ha dato quest’anno i suoi primi frutti e ancora di più ne darà in quelli futuri.

In virtù di tale ripartizione, il Centro Scuola di Toronto ha ottenuto ulteriori 112.250.000 euro, il PICAI e il CESDA di Montreal rispettivamente altri 35.000 e 15.000, il CCI di Vancouver altri 67.000, l’ente gestore di Edmonton 4.000 e la Dante Alighieri di Calgary 4.000. Si tratta – ripeto – di somme aggiuntive rispetto a quelle già attribuite nel corso del corrente anno.

Siamo di fronte ad un’azione strategica dell’Italia, si tratta dunque di investimenti che nel quadro della promozione integrata del Sistema Italia, adottata dal Ministero degli esteri, non potrà non dare risultati concreti a beneficio delle nostre comunità e più in generale del Paese. Soprattutto nei rapporti con una realtà aperta, multiculturale e multilinguistica come quella canadese.
Questa ferma convinzione mi ha spinto ad interessarmi assiduamente dei sostegni pubblici agli enti gestori, con atti parlamentari e contatti diretti, noti e documentati, con i responsabili di settore.

Naturalmente, c’è ancora un cammino da fare e gli stessi finanziamenti non sono mai sufficienti per sopperire alle molteplici e crescenti esigenze; è importante, tuttavia, che dopo una pausa in chiaroscuro si stia ritrovando la consapevolezza che il Canada rappresenti uno dei terreni avanzati della promozione linguistica e culturale dell’Italia nel mondo.

Tra i finanziamenti menzionati, tutti necessari, voglio sottolineare il particolare significato di quello ad un ente di grande qualità, come il Centro Scuola, che consente di salvaguardare i corsi integrati nel sistema scolastico locale, organizzati dal Provveditorato cattolico e frequentati da circa 8.000 studenti, non solo di origine italiana. Segnalo, inoltre, il valore del reinserimento nei programmi pubblici italiani di sostegno dell’attività di ente storico come il PICAI, che per tre anni ha svolto il suo servizio a beneficio della comunità solo con i suoi mezzi, e della comparsa di un nuovo ente, il CESDA. Di questo va dato atto alla professionalità e allo spirito di sacrificio degli operatori, nonché all’impegno del Console Rusconi che ha ben rappresentato in sede ministeriale l’esigenza di un rilancio di questo settore. Non meno significativa, inoltre, l’attività degli enti gestori della zona occidentale del grande Canada (Vancouver e Edmonton), impegnati a far vivere le espressioni linguistiche e culturali di un Paese, l’Italia, che su questo piano continua ad avere una grande forza di suggestione e di attrazione.

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