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20170103 11:34:00 guglielmoz

1 – La Marca (PD): buone sensazioni nell’incontro dei direttori degli istituti italiani di cultura svoltosi alla Farnesina “L’incontro dei direttori degli Istituti di cultura, promosso alla Farnesina dalla Direzione generale per la promozione del sistema Paese, ha offerto molteplici motivi di interesse sia sul piano politico che operativo. Roma, 20 dicembre 2016
2 – La Marca – Fedi (PD): positiva chiusura d’anno per gli italiani nel mondo
Crediamo sia utile ricordare a noi stessi e alle nostre comunità i positivi risultati conseguiti durante i mille giorni del Governo Renzi. Lo facciamo anche perché alcuni di questi risultati vanno consolidati ora, lavorando con il Governo Gentiloni.
3 – Fedi e Porta (PD) – pagamento in ritardo dall’estero di imu e tasi: come mettersi in regola . E’ scaduto il 16 dicembre il termine per il conguaglio di IMU e TASI. Come si ricorderà le due imposte immobiliari sono dovute per tutti gli immobili posseduti in Italia fatta eccezione per le abitazioni principali non di lusso, e vengono calcolate sulla base delle aliquote stabilite dai Comuni interessati.
4 – Il cammino del Partito Democratico . L’Assemblea nazionale del PD ha segnato un passaggio importante verso la fase congressuale. Si rispettano le regole statutarie e si apre una fase di ascolto e dialogo. Ascolto degli elettori e dialogo interno.
5 – La Marca – Fedi (PD): Dolore per la morte di Fabrizia Di Lorenzo . La conferma della morte della giovane abruzzese Fabrizia Di Lorenzo ci ha profondamente colpito. Siamo vicini alla famiglia e a tutta la comunità nazionale ed abruzzese in questo momento di tristezza.
6 – La MARCA e FEDI rispondono ai dirigenti della fusie sull’emendamento migliorativo inserito in bilancio e sul ruolo della stampa in italiano all’estero e le agenzie per l’emigrazione,

1 – LA MARCA (PD): BUONE SENSAZIONI NELL’INCONTRO DEI DIRETTORI DEGLI ISTITUTI ITALIANI DI CULTURA SVOLTOSI ALLA FARNESINA “L’incontro dei direttori degli Istituti di cultura, promosso alla Farnesina dalla Direzione generale per la promozione del sistema Paese, ha offerto molteplici motivi di interesse sia sul piano politico che operativo. ROMA, 20 DICEMBRE 2016
I Ministri Alfano e Franceschini, infatti, hanno confermato l’orientamento del governo di proseguire nell’indirizzo politico già delineato dal Governo Renzi, vale a dire di considerare la promozione della lingua e della cultura italiana all’estero come una leva strategica tra le più efficaci e originali di cui l’Italia possa disporre per la sua internazionalizzazione. La creazione nella legge di bilancio 2017 di un fondo quadriennale di 150 milioni di euro finalizzato a sostenere questo sforzo ne è una prova inequivocabile e rappresenta, nello stesso tempo, un’occasione da cogliere per imprimere una svolta all’intero sistema.
Il Direttore Vincenzo De Luca, inoltre, sia negli interventi diretti che nell’impostazione data al convegno, ha insistito molto sulla necessità di realizzare una promozione fortemente integrata sia tra le diverse azioni di natura culturale adottate da una pluralità di soggetti che tra i diversi settori di intervento, in modo da fare massa critica e presentarsi come un sistema unitario.
La varietà delle esperienze riferite dai direttori degli Istituti, frutto in genere di situazioni maturate sul campo, hanno dato una prova non solo delle professionalità di cui la struttura dispone, ma anche della varietà delle situazioni da affrontare, ognuna delle quali, soprattutto nelle aree di nuovo interesse strategico, si presenta con caratteri peculiari che richiedono risposte specifiche e mirate.
Nel complesso, si è trattato di un’importante verifica dello stato dell’opera in un campo, ripeto, di interesse strategico, e nello stesso tempo di un utile punto di partenza di un disegno innovativo e incisivo, che consenta all’Italia di investire la sua migliore risorsa, il prestigio e la suggestione della sua cultura non solo tradizionale ma anche contemporanea, come quella legata al design, alla moda, alla cucina e all’eleganza del made in Italy”.

2 – LA MARCA – FEDI (PD): POSITIVA CHIUSURA D’ANNO PER GLI ITALIANI NEL MONDO
Crediamo sia utile ricordare a noi stessi e alle nostre comunità i positivi risultati conseguiti durante i mille giorni del Governo Renzi. Lo facciamo anche perché alcuni di questi risultati vanno consolidati ora, lavorando con il Governo Gentiloni. ROMA, 21 DICEMBRE 2016
In campo scolastico e formativo abbiamo consolidato un risultato positivo prima con il reintegro dei fondi per i corsi di italiano, poi con l’impegno a destinare al settore una quota dell’investimento complessivo in promozione linguistico-culturale. Un sostanziale aumento delle risorse.
La nuova legge per l’editoria sarà un’occasione di modernizzazione e rilancio per l’editoria italiana all’estero. Con l’approvazione di un emendamento dei deputati PD, le pubblicazioni per gli italiani all’estero accedono a queste opportunità.
I contributi diretti, per la stampa italiana all’estero e per le agenzie stampa per l’emigrazione, aumentano notevolmente grazie all’emendamento approvato in legge di bilancio.
Sulle percezioni consolari facciamo un passo avanti significativo perché affermiamo un principio importante sulla destinazione di risorse che provengono dalle tariffe consolari sulla cittadinanza. Un passo avanti anche per garantire il mantenimento dell’impegno a non procedere con altre chiusure consolari: impegno a cui dovremo chiamare anche i Governi successivi.
Sul piano fiscale abbiamo ottenuto l’esenzione IMU per i pensionati iscritti all’AIRE con pensione erogata dai Paesi di residenza o in convenzione, insieme alla esenzione totale TASI e la riduzione di due terzi della TARI.
Abbiamo esteso a tutti gli aventi diritto le agevolazioni fiscali e le detrazioni familiari: prima nello spazio economico europeo poi in ambito extra-UE.
Abbiamo lavorato per un museo dell’emigrazione di ampio respiro storico e culturale, adeguato ai tempi, ed intendiamo continuare ad impegnarci in questo senso con il polo museale di Genova.
Abbiamo prorogato gli effetti della Legge Controesodo fino al 2017 e lavoreremo, in vista del milleproroghe, per ampliare la platea di aventi diritto.
Sul tema della rappresentanza siamo impegnati a seguire il lavoro del CGIE per arrivare ad una proposta di riforma degli organismi di base, Com.It.Es. e C.G.I.E., intendiamo lavorare anche alla riforma delle legge 459 del 2001 che regola le modalità dell’esercizio in loco del diritto di voto. Importante segnalare a questo proposito l’esigenza che il voto dei cittadini italiani temporaneamente all’estero, consentito dall’Italicum, venga ripreso nella nuova legge elettorale nazionale.
Importante, infine, segnalare le mozioni sul mezzogiorno, con il riconoscimento importante del ruolo degli italiani nel mondo e l’internazionalizzazione, con il sistema associativo e rappresentativo degli italiani nel mondo maggiormente coinvolto con l’azione di promozione del sistema Italia. I deputati del Pd Estero: Francesca La Marca e Marco Fedi.

3 – FEDI E PORTA (PD) – PAGAMENTO IN RITARDO DALL’ESTERO DI IMU E TASI: COME METTERSI IN REGOLA . E’ scaduto il 16 dicembre il termine per il conguaglio di IMU e TASI. Come si ricorderà le due imposte immobiliari sono dovute per tutti gli immobili posseduti in Italia fatta eccezione per le abitazioni principali non di lusso, e vengono calcolate sulla base delle aliquote stabilite dai Comuni interessati.

Anche gli italiani all’estero proprietari di immobili in Italia devono pagare IMU e TASI nel caso in cui non siano pensionati titolari di pensione estera (con il nostro impegno e le nostre non facili battaglie siamo riusciti a far esentare dalle imposte i pensionati italiani residenti all’estero proprietari di immobili in Italia).
Ma cosa succede se non si pagano nei tempi prestabiliti le imposte immobiliari? C’è la possibilità di mettersi in regola con una modesta “sanzione”. Infatti con le nuove norme del ”ravvedimento operoso” è possibile evitare multe salate con esborsi davvero minimali ma crescenti nel tempo pagando una sanzione ridotta calcolata in percentuale diversa a seconda dei giorni di ritardo.

Ma cosa è il “ravvedimento operoso”? E’ la possibilità che il fisco concede ai contribuenti di mettersi in regola con un pagamento o una scadenza con una sanzione ridotta rispetto al normale. Alla sanzione vanno aggiunti gli interessi legali, che vanno rapportati al periodo di ritardo nel pagamento. Ovviamente la possibilità di ”ravvedersi” è prevista solo se il fisco non ha già scoperto l’irregolarità e procede autonomamente per il recupero di quanto dovuto.

Quindi chi non ha pagato la seconda rata della Tasi o dell’Imu entro il 16 dicembre e sfrutta il ravvedimento operoso, riceve una sanzione pari allo 0,1% dell’imposta non versata per ogni giorno di ritardo, a patto che il versamento arrivi entro 14 giorni dalla scadenza del termine (quindi entro il 30 dicembre 2016).
In pratica ogni mille euro d’imposta c’è una multa di 1 euro. Chi invece si mette in regola con un ritardo compreso fra i 15 e i 30 giorni (quindi fra il 31 dicembre e il 15 gennaio 2017) riceve una sanzione fissa pari all’1,5%, che sale all’1,67% per i ritardi da 31 a 90 giorni (16 gennaio – 16 marzo).
Infine, si applica una sanzione del 3,75% (in pratica 37,5 euro per ogni 1.000 euro dovuti alla scadenza) se il pagamento avviene fra il 17 marzo e il termine per la presentazione della dichiarazione dei redditi relativa all’anno nel corso del quale è stata commessa la violazione, quindi entro il 30 giugno 2017.
Alle sanzioni vanno sempre aggiunti gli interessi legali. Ora sono fissati allo 0,2% annuo e chiaramente le cifre sono molto basse. Il Comune di residenza, in ogni caso, è libero di stabilire autonomamente altre modalità di ravvedimento operoso.
Per quanto riguarda le modalità di versamento relative al “ravvedimento operoso” consigliamo, come sempre, di rivolgersi ad un patronato di fiducia che potrà suggerire il “percorso” migliore.
I deputati Marco Fedi e Fabio Porta

4 – Il cammino del Partito Democratico . L’Assemblea nazionale del PD ha segnato un passaggio importante verso la fase congressuale. Si rispettano le regole statutarie e si apre una fase di ascolto e dialogo. Ascolto degli elettori e dialogo interno.

Il segretario Matteo Renzi definisce il PD una grande comunità che ha bisogno di ritrovarsi su uno stesso percorso. Fatto di partecipazione – con l’invito ad iscriversi ai Circoli – di programma – con gli appuntamenti per discutere di idee, di riforme, di proposte – e fatto di regole – con gli appuntamenti fissati dallo Statuto.
Dovremmo ora ritrovarci tutti attorno a questo cammino, con un impegno: ritrovare lo spirito di una comunità politica. Per far questo occorre rispettare una regola che, se vale per i Parlamenti, deve valere anche per i partiti: dopo una discussione ampia, anche accesa, dopo la fase di dialogo, ascolto e modifica, la maggioranza deve poter decidere.
I mille giorni del Governo Renzi sono già storia. Una storia positiva, di tante riforme fatte: unioni civili al primo posto. La fase congressuale del PD si apre con l’appello del segretario Renzi per l’ascolto ed una maggiore coesione. La fase congressuale si apre con il pieno sostegno al Governo Gentiloni.
Per i circoli del PD nel mondo la fase congressuale si apre con lo splendido risultato della partecipazione al referendum costituzionale. Si apre anche con gli importanti risultati raggiunti nei mille giorni del Governo Renzi, alcuni dei quali dovranno essere consolidati dal Governo Gentiloni.
Prima fra tutte la questione del personale a contratto impiegato dalla nostra rete diplomatico-consolare nel mondo. Si tratta di rendere possibile il pagamento delle retribuzioni in valuta locale, nonostante le assurde resistenze di una burocrazia diplomatica che crea ostacoli, da Canberra a Roma passando per altre aree del mondo. Si tratta di adeguare retribuzione basse per personale che svolge mansioni importanti. Dobbiamo parlare anche delle retribuzioni del personale assunto a contratto nazionale italiano che, analogamente, non solo richiede adeguamenti ma anche un’azione sul profilo contributivo INPS, rispetto al quale la Farnesina tergiversa.
In campo scolastico e formativo abbiamo consolidato un risultato positivo prima con il reintegro dei fondi per i corsi di italiano, poi con l’impegno a destinare al settore una quota dell’investimento complessivo in promozione linguistico-culturale. Un sostanziale aumento delle risorse.
La nuova legge per l’editoria sarà un’occasione di modernizzazione e rilancio per l’editoria italiana all’estero. Con l’approvazione di un emendamento dei deputati PD, le pubblicazioni per gli italiani all’estero accedono a queste opportunità. I contributi diretti, per la stampa italiana all’estero e per le agenzie stampa per l’emigrazione, aumentano notevolmente grazie all’emendamento approvato in legge di bilancio per il 2017.
Sulle percezioni consolari facciamo un passo avanti significativo perché affermiamo un principio importante sulla destinazione di risorse che provengono dalle tariffe consolari sulla cittadinanza. Un passo avanti anche per garantire il mantenimento dell’impegno a non procedere con altre chiusure consolari: impegno a cui dovremo chiamare anche i governi successivi.
Abbiamo prorogato gli effetti della Legge Controesodo fino al 2017 e lavoreremo, in vista del milleproroghe, per ampliare la platea di aventi diritto.
Le nuove misure si sommano ai risultati già raggiunti. Sul piano fiscale abbiamo ottenuto l’esenzione IMU per i pensionati iscritti all’AIRE con pensione erogata dai Paesi di residenza o in convenzione, insieme alla esenzione totale TASI e la riduzione di due terzi della TARI. Abbiamo esteso a tutti gli aventi diritto le agevolazioni fiscali e le detrazioni familiari: prima nello spazio economico europeo poi in ambito extra-UE. Abbiamo lavorato per un museo dell’emigrazione di ampio respiro storico e culturale, adeguato ai tempi, ed intendiamo continuare ad impegnarci in questo senso con il polo museale di Genova.

Il referendum e il cammino del voto all’estero

L’Italia nel mondo, che ha votato Sì, ha spaventato taluni e silenziato alcuni.
Ha spaventato i teorici della presunta diversità degli italiani nel mondo e della loro presunta distanza dalla quotidianità dell’Italia. Hanno raccontato che l’Italia nel mondo ha votato Sì perché non vivono i problemi di ogni giorno del nostro Paese: ebbene, ogni giorno, tanti italiani nel mondo affrontano le stesse contraddizioni, lo stesso dibattito, le stesse esperienze, degli italiani in Italia. Affrontano i temi della sicurezza, come mostrano i recenti fatti di Berlino, delle migrazioni e di come affrontarle, del lavoro, della povertà. Eppure hanno votato in modo diverso. Le analisi superficiali, in assenza ancora di dati significativi, svolte da improvvisati professionisti, lasciano davvero stupefatti.
Il primo dato oggettivo è che le comunità stabilmente residenti all’estero, pur tenendo conto dei cambiamenti demografici intervenuti negli ultimi anni, sono ancora oggi largamente composte da italiani che vivono in quei Paesi da decenni. Hanno acquisito anche la cittadinanza di altri Paesi, vivono in società al cui sviluppo hanno contribuito, ma da cui hanno anche acquisito una visione diversa del mondo e della politica. In parte il risultato si spiega anche con questa lettura: maggiore distacco, che non è disinteresse, utile a esaminare il quesito referendario, senza comprometterne la lettura con valutazioni relative al governo o alle minoranze interne al PD. Nel voto all’estero è venuto meno l’elemento della rabbia giovanile, che abbiamo visto esplodere anche in alcuni momenti di discussione, in Italia e all’estero. Non per questo possiamo giustificare le parole del Ministro Poletti, a proposito di chi lascia l’Italia, ma certamente è doveroso fare appello a tutti i giovani che partono dall’Italia o che vi rientrano, per dire che la rabbia non è utile né ad integrarsi in un nuovo mondo né a cambiare quello di partenza o di rientro.
Nonostante le denunce preventive lanciate dal comitato per il No e sostenute, se non promosse, da alcune associazioni nazionali dell’emigrazione, nonostante le campagne mediatiche denigratorie del voto all’estero, i dati parlano di una buona partecipazione al voto senza grossi problemi. Un giorno dovremo analizzare l’intreccio tra l’esercizio in loco del diritto di voto e la graduale trasformazione delle associazioni nazionali dell’emigrazione: capiremmo molte cose.
La conclusione è che la riforma costituzionale è stata bocciata. Abbiamo perso nonostante oltre 13 milioni di voti. Dobbiamo ricominciare dalla gente perché sul quesito referendario si sono scatenate tante ragioni, tra cui una reale avversione alla modifica della Costituzione. Dobbiamo ricominciare dalla gente anche all’estero, per spiegare che l’Italia comunque è ancora un grande Paese e che le riforme si stanno facendo, anche se lentamente. Andremo ora ad affrontare il tema della riforma elettorale, sulla quale misureremo la capacità del Parlamento, lo stesso che per sei volte aveva votato la riforma Costituzionale, di saper dare risposte coerenti con gli impegni presi.
La proposta del Partito Democratico è di sostenere la riforma elettorale che porta il nome del Presidente Mattarella, il “mattarellum”. Se le altre forze politiche vogliono andare al voto prima possibile, lavorino con noi per la nuova legge elettorale. La proposta del PD è in campo. Dobbiamo anche impegnarci per la riforma della legge 459 del 2001 che regola le modalità dell’esercizio in loco del diritto di voto. A questo proposito è importante che il diritto di esercizio di voto in loco dei cittadini italiani temporaneamente all’estero, consentito dall’Italicum, venga ripreso anche nella nuova legge elettorale nazionale. Marco Fed

5 – La Marca – Fedi (PD): Dolore per la morte di Fabrizia Di Lorenzo . La conferma della morte della giovane abruzzese Fabrizia Di Lorenzo ci ha profondamente colpito. Siamo vicini alla famiglia e a tutta la comunità nazionale ed abruzzese in questo momento di tristezza.
Al dolore per la sua morte, avvenuta durante l’attacco a Berlino, si sommano le preoccupazioni per una escalation di violenza che nasce nelle nostre comunità e che dobbiamo imparare a contrastare senza rinunciare ai nostri principi e valori.
L’azione delle nostre forze dell’ordine a Sesto San Giovanni, dove è stato ucciso, in risposta ad un conflitto a fuoco, Anis Amri il probabile esecutore della strage dei mercatini di Berlino, ha dimostrato che l’Italia è pronta a fare la sua parte nella lotta al terrorismo.
Occorre una stretta collaborazione tra le forze dell’ordine europee ed internazionali.
Intanto stringiamoci tutti attorno alla famiglia Di Lorenzo nel ricordo di Fabrizia e della sua giovane vita prematuramente stroncata.
I deputati Francesca La Marca e Marco Fedi

6 – LA MARCA E FEDI RISPONDONO AI DIRIGENTI DELLA FUSIE SULL’EMENDAMENTO MIGLIORATIVO INSERITO IN BILANCIO E SUL RUOLO DELLA STAMPA IN ITALIANO ALL’ESTERO E LE AGENZIE PER L’EMIGRAZIONE ROMA, 3 GENNAIO 2017 – Il Presidente della Federazione unitaria stampa italiana all’estero (FUSIE) Giangi Cretti e il Segretario generale Giuseppe Della Noce, con un loro messaggio, hanno voluto esprimere gratitudine per l’emendamento La Marca, che porta la firma di tutti i deputati PD, approvato nella legge di Bilancio 2017 con il quale si è introdotto un finanziamento aggiuntivo di un milione per la stampa in italiano all’estero e di 300.000 euro per le agenzie per l’emigrazione.
Cretti e Della Noce esprimono il loro ringraziamento “per l’impegno che anche quest’anno avete profuso a favore delle questioni che toccano da vicino le nostre comunità all’estero.
Impegno, che sappiamo essere particolarmente difficile in uno scenario nel quale, al di là di stanche dichiarazioni di principio, gli italiani all’estero (fatte salve le dovute eccezioni) raramente sono considerati una risorsa.
Un impegno il vostro che è coronato anche dal risultato che trova certificazione nella legge di bilancio da poco approvata, nella quale avete saputo inserire anche un incremento per i contributi destinati alla stampa periodica degli e per gli italiani all’estero”.
Gli onorevoli La Marca e Fedi, a tale proposito, hanno dichiarato che il loro impegno non ha il valore di un episodico sostegno ma di una scelta strategica dal momento che nell’attività dei giornali in italiano nel mondo e nelle agenzie di emigrazione si intersecano gli aspetti essenziali della vita delle nostre comunità: la lingua e la cultura, l’informazione, i servizi consolari, i diritti pensionistici e previdenziali, i diritti in campo fiscale, la parità di trattamento, l’equità, le garanzie costituzionali, la cittadinanza, la partecipazione al voto e gli organismi di rappresentanza.
Partire dalle ragioni della stampa di lingua italiana nel mondo e dall’impegno delle agenzie dell’emigrazione è necessario non solo per riconoscerne il ruolo, ma anche per collegare il loro insostituibile contributo all’evoluzione nel campo della comunicazione e dell’informazione nell’era digitale. In sostanza, per ridefinire pilastri della presenza italiana nel mondo.
Quello per la stampa italiana all’estero, pur in un quadro condizionato dalla situazione complessiva della finanza pubblica, dalla limitatezza delle risorse e dalle priorità fissate dal Governo, rappresenta un esito certamente positivo, che si accompagna ad altri fondamentali risultati, quali la destinazione di risorse dalle percezioni consolari ai servizi resi alle nostre comunità all’estero, l’investimento complessivo in lingua e cultura italiane e il riconoscimento del ruolo promozionale del made in Italy svolto dalla rete delle Camere di commercio italiane all’estero.

 

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