20161213 11:08:00 guglielmoz
1 – L’ON. FRANCESCA LA MARCA VISITA LA COMUNITÀ DI ROCHESTER (NEW YORK) . L’on. Francesca La Marca mercoledì 30 novembre si è recata a Rochester, nello stato di New York, dove, con la guida del Vice Console onorario Mario Daniele, ha visitato la sede del consolato onorario della città.
2 – GRAZIE AGLI ITALIANI ALL’ESTERO. CON LORO CONTINUEREMO IL NOSTRO IMPEGNO DI RINNOVAMENTO – Il giudizio degli elettori sulla riforma costituzionale si è espresso in modo inequivocabile e tutti ne prendiamo atto con rispetto e spirito democratico.
3 – FEDI (PD): INCARICO A PAOLO GENTILONI . I migliori auguri a Paolo Gentiloni per l’incarico di formare un Governo: sono certo i tempi saranno brevissimi ed avremo un governo in grado di rispondere alle emergenze, assolvere gli impegni internazionali ed affrontare la legge elettorale
1 – L’ON. FRANCESCA LA MARCA VISITA LA COMUNITÀ DI ROCHESTER (NEW YORK) . L’on. Francesca La Marca mercoledì 30 novembre si è recata a Rochester, nello stato di New York, dove, con la guida del Vice Console onorario Mario Daniele, ha visitato la sede del consolato onorario della città. Nell’occasione sono stati esaminate le esigenze più vive della comunità italiana di Rochester, quali il riacquisto della cittadinanza, il coordinamento consolare, la regolarità nel pagamento delle pensioni e altre ancora.
Il giorno successivo, 1° dicembre, per la parlamentare è stato denso di impegni. In mattinata, sempre in compagnia del vice console onorario Daniele, ha visitato il “Monroe County Legislature”, dove ha avuto un colloquio di lavoro con la responsabile dell’esecutivo della Contea di Monroe, Cheryl Dinolfo, e con Anthony Daniele, presidente della Legislatura, entrambi di origine italiana. Gli interlocutori si sono dimostrati molto interessati alla riforma costituzionale italiana e all’imminente referendum confermativo, cercando tra l’altro di ipotizzare le possibili ricadute sulla comunità italiana del Nord America. La Marca ha poi visitato la Camera della Legislatura e l’edificio nel quale essa è ubicata e ha apprezzato il fatto che sia stato costruito soprattutto da immigrati italiani.
All’ora di pranzo, la parlamentare si è recata al “Rochester Italian Sports Club”, accompagnata dal vice console onorario Mario Daniele, per un “luncheon” con la comunità italiana. Nel corso dell’incontro ha avuto modo di conoscere membri della comunità di prima, seconda e terza generazione – circa 200 persone – e di interloquire sulle rispettive problematiche. Presente anche il sindaco di origine italiana della cittadina di Gates, New York, Mark Assini.
Nel suo saluto, la parlamentare ha avuto modo di presentarsi sottolineando il fatto di essere l’unica parlamentare, di nascita e formazione nordamericana presente nel Parlamento italiano e ha ricordato il suo impegno con gli elettori di definire assieme a loro i temi da riportare nella sua attività parlamentare. Dopo avere richiamato i risultati da lei ottenuti nei tre anni di permanenza alla Camera: dal coinvolgimento dei rappresentanti delle comunità nelle politiche di internazionalizzazione alla partecipazione alle azioni di sviluppo del Mezzogiorno, fino ai brillanti risultati ottenuti nel passaggio alla Camera della legge di Bilancio, nella quale è stato inserito un suo emendamento sul sostegno delle agenzie e della stampa italiana all’estero.
La parlamentare, infine, non ha mancato di valorizzare l’impegno riformatore dell’attuale governo e di focalizzare, in particolare, gli atti di responsabilità compiuti con riferimento alla ricostruzione delle zone colpite dal terremoto e alla salvezza delle vite umane nel Mediterraneo.
Dopo pranzo, accompagnata dal vice console onorario e da diversi membri della collettività, La Marca ha visitato il bellissimo “Italian American Community Center”, dove ha conosciuto i dirigenti e visitato la biblioteca e l’aula per l’insegnamento dell’italiano. Si è parlato della possibilità di incrementare il numero di ragazzi iscritti ai corsi di lingua e sul modo migliore di farlo.
2 – GRAZIE AGLI ITALIANI ALL’ESTERO. CON LORO CONTINUEREMO IL NOSTRO IMPEGNO DI RINNOVAMENTO – Il giudizio degli elettori sulla riforma costituzionale si è espresso in modo inequivocabile e tutti ne prendiamo atto con rispetto e spirito democratico. Noi siamo stati convinti – e lo siamo ancora – delle ragioni del Sì che erano quelle del rinnovamento istituzionale e politico e della costruzione di un profilo di Paese più dinamico, moderno e competitivo. Il voto, se da un lato cancella il testo di una riforma votata per sei volte dal Parlamento, non rimuove queste esigenze profonde della nostra società e della nostra organizzazione statuale. Continueremo a difenderle nel confronto politico e ad ispirarci ad esse nell’impegno parlamentare. Soprattutto, continueremo il nostro dialogo con i cittadini italiani all’estero sulla comune speranza di un’Italia migliore e diversa. ROMA, 5 DICEMBRE 2016
Le dimissioni di Renzi e del Governo, non dovute, sono un atto di dignità politica e di chiarezza. Al di là delle idee che ognuno di noi nutre sulla conduzione politica di questa fase e sul partito, lo ringraziamo sinceramente per il dinamismo che ha saputo imprimere alla vita del Paese, per il rafforzamento della dignità internazionale dell’Italia, per avere avuto il coraggio di scommettere sulla discontinuità e sul rinnovamento, per aver dato al lavoro parlamentare un forte segno riformatore.
Gli italiani all’estero, in modo altrettanto inequivocabile, hanno risposto Sì alla proposta di riforma e, più ancora, all’idea di un’Italia più moderna e credibile. Lo hanno fatto in tutte le ripartizioni elettorali e in tutti i maggiori Paesi del mondo. Poiché ognuno di noi si è impegnato con tutte le proprie energie e senza ambiguità nel sostenere le ragioni profonde della riforma, soprattutto nei suoi risvolti ideali e istituzionali, li ringraziamo dal profondo del cuore. Assumiamo, anzi, il loro orientamento come un mandato ad andare avanti per cambiare e rafforzare la realtà e il volto di un’Italia che hanno ancora una volta dimostrato di amare.
Il loro voto è anche una risposta ferma e dignitosa ai sospetti nei quali sono stati coinvolti e alle infamie di cui sono stati oggetto. Senza misura e ritegno. Nessuna di queste infamie ha trovato concreto riscontro, né nelle delicate operazioni di voto né nello scrutinio. Chi si permetterà di mettere le mani sui loro diritti di cittadinanza e, in particolare, sul loro diritto primario, quello di voto, da oggi sa che il prezzo che dovrà pagare sarà quello di allontanare e respingere persone, energie, esperienze di straordinario valore, riconosciute e apprezzate in tutto il mondo. Una forza di cui l’Italia ha grande bisogno per il suo percorso internazionale e per la sua proiezione globale. A condizione che abbia una classe dirigente, compresa quella che guida e controlla l’informazione, capace di essere all’altezza dei tempi e di avere una visione non provinciale e miope di come un Paese possa camminare in un situazione così tormentata e difficile come quella che stiamo attraversando.
I deputati del PD Estero: Farina, Fedi, Garavini, La Marca, Porta, Tacconi
3 – FEDI (PD): INCARICO A PAOLO GENTILONI . I migliori auguri a Paolo Gentiloni per l’incarico di formare un Governo: sono certo i tempi saranno brevissimi ed avremo un governo in grado di rispondere alle emergenze, assolvere gli impegni internazionali ed affrontare la legge elettorale. ROMA, 12 DICEMBRE 2016
Nei 1000 giorni del Governo Renzi abbiamo apprezzato, anche nella gestione del voto referendario all’estero, il lavoro e l’impegno del Ministro degli Esteri Gentiloni. L’incarico, accettato con riserva, affidatogli dal Presidente della Repubblica Mattarella, lo impegna nella formazione del 64esimo Governo del Paese. Tra le priorità, la legge elettorale dopo il pronunciamento della Consulta, il decreto sul Monte dei Paschi, la riunione dei G7 a giugno e la ricostruzione delle aree del centro Italia colpite dal terremoto. Importante il riferimento alla coerenza di Matteo Renzi che merita rispetto.
L’indisponibilità delle opposizioni verso un Governo di unità nazionale ha lasciato come unica possibilità la formazione di un governo dall’area della maggioranza uscente. Quindi un Governo nella pienezza dei poteri per affrontare gli impegni internazionali, affrontare le questioni sociali e la ricostruzione delle zone colpite dal terremoto.
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