12186 Lettera di Renzi agli italiani all’estero: Broglio Preventivo ?

20161111 16:54:00 redazione-IT

Come si è appreso da diverse agenzie stampa e TV, il Presidente del Consiglio Matteo Renzi ha inviato a casa degli elettori all’estero (4.023.902 persone), un depliant accompagnato da lettera e numerose foto di incontri con i suoi sostenitori esteri (da Obama alla Merkel), invitando a votare SI al prossimo referendum costituzionale. Bisogna riconoscere la perfetta tempistica dell’invio, visto che da domani cominceranno ad arrivare a casa degli elettori, i plichi per il voto per corrispondenza.

La lettera è piena di slogan a favore del SI che fanno intendere qual è l’immagine che il presidente del consiglio e gli estensori della lettera suoi consiglieri hanno degli italiani emigrati: persone con scarsa capacità di giudizio e di informazione. In effetti, l’improvviso interesse per i circa 5 milioni di emigrati di cui oltre 4 milioni di elettori, dopo anni di tagli alle misure attive previste in questo settore operate da diversi governi e che Renzi ha riconfermato, è solo quello di utilizzare questo specifico ambito di elettorato per vincere il prossimo Referendum Costituzionale confermativo, che lo vede in svantaggio in tutti i sondaggi, ivi compresi quelli riguardanti gli italiani all’estero.

Il ragionamento che ha fatto Renzi e i suoi consiglieri è il seguente: statisticamente, sulla base di quanto avvenuto nelle precedenti consultazioni, voteranno al massimo tra 800mila e 1 milione di italiani all’estero; pare che in questa occasione la forte mobilitazione che si registra anche all’estero potrebbe portare al voto circa 1,2 milioni di elettori; si tratta ovviamente, delle persone più informate e che seguono da vicino la politica italiana anche servendosi delle nuove tecnologie di comunicazione, ivi compresi i social network.

Restano fuori quasi altri 3 milioni di potenziali elettori (molto più disinformati) che, opportunamente sollecitati sull’amor patrio e lusingati da una lettera personale del presidente del consiglio, potrebbero reagire positivamente e votare SI’.

Si tratta dunque di un’operazione molto spregiudicata e scorretta, poichè, allo stesso tempo, non vi è stata, da parte del Governo un’azione di informazione preventiva che illustrasse, come dovuto, le ragioni del SI’ e le ragioni del NO a tutti i cittadini elettori fuori dai confini. Nè vi sarà, pur essendo stati stanziati 19,7 milioni di Euro per il voto per corrispondenza dall’estero, su cui si sta ancora attendendo di capire (anche a seguito di una interrogazione dell’On. Melilla (SI), come sono stati e saranno spesi e ripartiti tra i diversi paesi.

Nel frattempo i plichi per il voto stanno già arrivando a casa degli elettori all’estero, i quali da domani cominceranno a votare.

Le domande sono:

1)- con quali soldi il presidente del Consiglio ha finanziato questa operazione di informazione a senso unico ? Sono soldi suoi, del PD, del Comitato per il SI’, del Governo, dei consolati e ambasciate o di altra provenienza ? La domanda è fondata, poiché, se ha spedito 4 milioni di lettere in giro per il mondo, il costo di questa azione si aggira tra i 2,5 e i 3 milioni di Euro. Se non avesse utilizzato soldi suoi e quindi soldi pubblici, ci troveremmo di fronte ad un fatto gravissimo, perché questa campagna sarebbe finanziata pro-quota anche da tutti coloro (la maggioranza) che intendono votare o voteranno NO. (E questo varrebbe, sempre pro-quota, anche se ha usato soldi del PD !)

2)- avendo scritto da Presidente del Consiglio di un paese che egli rappresenta nella sua unità, come è possibile inviare una lettera che illustra solo la posizione del SI’ ? Da questo punto di vista, la scorrettezza è evidentissima e potrebbe essere interpretata come una sorta di broglio preventivo e di manipolazione di milioni di persone che non dispongono di informazioni alternative che invece lo Stato, quindi in primis il Presidente del Consiglio, dovrebbe loro garantire.

 

Se tutti gli italiani all’estero conoscessero gli effetti che questa riforma ha sulla loro specifica condizione di cittadini italiani, non avrebbero dubbi a votare NO. Nel volantino che segue, essi vengono rapidamente elencati:

a), cancellazione della loro rappresentanza al Senato.

b), mancato calcolo del voto all’estero ai fini della definizione delle liste o partiti che vinceranno le prossime elezioni.

c), impossibilità di partecipare all’eventuale ballottaggio.

Praticamente il voto degli italiani all’estero e dei tanti cittadini che nei prossimi anni saranno costretti ad andare all’estero alla ricerca di lavoro e di fonti di sussistenza a causa delle malsane politiche di questo governo, sarà cancellato completamente. Con questo colpo di mano, si cancella il principio di parità del voto dell’8% della popolazione italiana e di quella (che cresce a ritmi di 200/300mila persone all’anno), costituita dalla nuova emigrazione italiana.

Invitiamo tutti gli italiani all’estero e tutti coloro che in Italia sono schierati a favore del NO, a diffondere immediatamente nel mondo, a tutti i loro contatti, il volantino che segue; a parlare con i loro parenti all’estero e a far presente la gravità politica dell’atto compiuto dal Presidente del Consiglio Renzi.

 

Filef nazionale

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Fonte del volantino da scaricare anche in PDF:

QUI (in pdf) e QUI (in file immagine png)

 

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