12172 Audizione del Segr. Generale Farnesina, Elisabetta Belloni alla Commissione Esteri della Camera

20161028 22:20:00 redazione-IT

[b]Alla Commissione Esteri l’audizione del segretario generale del Maeci Elisabetta Belloni
Fra i temi trattati la proiezione internazionale del nostro paese, la razionalizzazione della rete diplomatico – consolare, la nuova finanziaria e il voto degli italiani all’estero
“La scadenza referendaria del 4 dicembre rappresenta uno sforzo notevole per la nostra rete che deve gestire un numero considerevole di votanti. Nella legge di stabilità il Maeci ha chiesto di mettere a regime per gli enti gestori all’estero la cifra di 12 milioni di euro che corrisponde alle esigenze reali”[/b]

ROMA – Si è svolta, presso la Commissione Esteri della Camera, l’audizione di Elisabetta Belloni, segretaria generale del ministero degli Esteri e della Cooperazione Internazionale. L’ambasciatrice ha esordito sottolineando come la politica estera rappresenti un investimento a tutela degli interessi nazionali. “A seguito della consapevolezza, che è crescente nella diplomazia italiana, dell’esigenza di soddisfare gli interessi strategici del nostro paese – ha affermato la Belloni – sono state promosse negli ultimi anni una serie di significative riforme che avevano come obiettivo il miglioramento della nostra capacità di intervento rispetto alle sfide che il mondo moderno ci pone davanti, sfide che si collocano in un contesto internazionale di grande disordine e incertezze globali”. Sfide che il segretario generale individua nella stagnazione economica senza precedenti, nel terrorismo, nei nuovi ruoli assunti dagli Stati Uniti, dalla Russia e dalla Cina nel contesto internazionale, nell’immigrazione e nella crisi della coesione dei membri dell’Unione europea. “Per affrontare il nuovo scenario internazionale – ha spiegato la segretaria generale – abbiamo adattato i nostri strumenti alle priorità di politica estera. In questo contesto si è registrata una crescente domanda di servizi che non sono soltanto quelli della pur amplissima comunità degli italiani che risiedono all’estero, ma che riguardano anche le imprese e il mondo della cultura, servizi quindi a favore della proiezione esterna del nostro paese. Tutto questo in un contesto di risorse finanziarie ed umane a nostra disposizione decrescenti e ristrette”. La Belloni ha poi ricordato come la rete all’estero del Maeci, il sistema essenziale attraverso cui opera la diplomazia, si debba occupare di molteplici aspetti come la sicurezza politica e militare, la posizione italiana nei contesti internazionali (Onu), l’export e l’attrazione degli investimenti. “La rete deve inoltre occuparsi – ha precisato la segretaria generale – dei servizi per i connazionali all’estero e le nostre imprese. Abbiamo quasi 5 milioni di italiani iscritti all’Aire con 280.000 passaporti rilasciati all’anno. Siamo invece – ha continuato la Belloni – il fanalino di coda per gli investimenti che per il Maeci si aggirano intorno ai 2,8 miliardi di euro, di cui però, fatte salve le partite di giro dei contributi agli organismi internazionali e dell’aiuto pubblico allo sviluppo, rimangono a disposizione della Farnesina 800 milioni di euro in cui sono compresi anche gli stipendi del personale”.
L’ambasciatore ha inoltre ricordato come la rete del Maeci produca risorse attraverso le entrate delle percezioni consolari e dei visti e con la vendita degli immobili all’estero. Strutture demaniali che il Maeci ha provveduto a catalogare per individuare gli immobili che possono essere alienati. Una rete, quella diplomatico- consolare, che , secondo la segretaria generale, va inoltre razionalizzata e riorentata tenendo conto delle risorse a disposizione e delle locazioni che maggiormente rispondono agli interessi strategici del nostro paese. La Belloni ha anche rilevato come il Maeci stia operando sia per collegare le retribuzioni accessorie del personale a valutazioni di meritocrazia, sia per unificare le capacità operative del personale creando soggetti con capacità professionali trasversali che possano lavorare a 360 gradi nelle sedi più piccole. Per quanto poi riguarda nuova Agenzia per la Cooperazione allo Sviluppo, ormai pienamente operativa, la Belloni ha auspicato sia la tenuta del concorso per l’assunzione dei profili professionali che devono lavorare nell’Agenzia, sia la formalizzazione delle norme che consentiranno alla Cassa Depositi e Prestiti di mobilitare propri fondi propri ai fini della cooperazione. La segretaria generale ha anche evidenziato il positivo giudizio del Maeci per un eventuale riassegnazione alla rete all’estero delle risorse provenienti dalla tassazione sulle pratiche per il riacquisto della cittadinanza e la necessità di aumentare il personale utilizzato presso gli uffici diplomatici e consolari.
Per quanto poi riguarda la nuova finanziaria la Belloni ha sottolineato come il Maeci abbia offerto idee per maggiori entrate lavorando ad esempio sul settore degli immobili o sui pochi capitoli di spesa dove esistono esigui margini di razionalizzazione della spesa. Chiesto inoltre in questo ambito dal Maeci un rafforzamento della sicurezza per gli italiani, le imprese, gli operatori della cooperazione e le sedi diplomatico consolari che operano all’estero in determinati cointesti. “Per gli enti gestori all’estero – ha aggiunto la segretaria generale approfondendo il tema della finanziaria – vi sono a bilancio 6 milioni di euro, ma le esigenze sono 12 milioni di euro, quindi la richiesta del Maeci è quella di mettere a regime la cifra reale di 12 milioni. Su questo mi sento abbastanza tranquilla perché so che posso contare sull’appoggio della Commissione Esteri. Vi è poi – ha concluso la Belloni – la scadenza referendaria del 4 dicembre. All’estero vi sono circa quattro milioni di aventi diritti al voto su 4, 8 milioni iscritti all’Aire. Siamo di fronte a procedure elettorali che il Maeci ha ormai consolidato, è ovvio comunque che si tratta di uno sforzo notevole per la nostra rete che si trova a dover gestire un numero considerevole di votanti”.

(Inform/Eminews)

 

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