11722 MEMORIE DI UNA PERSONA DI INTERESSE, un libro di Carmen Lavezzari (Filef Sydney)

20150518 19:39:00 redazione-IT

[b]"Memoirs of a person of interest"[/b] un libro autobiografico di [b][i]Carmen Lavezzari[/b][/i] che descrive l’esperienza migratoria personale e familiare, prima in Svizzera e successivamente in Australia, dagli anni del dopoguerra ad oggi.

Un affresco sintetico ed essenziale del percorso di una giovane donna che si confronta, insieme al marito, Umberto, con le altre culture con cui viene a contatto, quelle autoctone e quelle di altre etnie migranti, con una particolare forza identitaria, sociale e politica, nei luoghi di lavoro, nelle relazioni inter familiari, in un lungo spazio storico di oltre 60 anni.

Una storia scritta forse per la sorpresa di essersi trovata, essa stessa, de-scritta nei rapporti dell’ASIO, i servizi segreti australiani (come "person of interest" appunto), che fino agli anni ’70, monitoravano i percorsi di questi giovani immigrati italiani e di altre nazionalità, che manifestavano idee e opinioni differenti.

Cosa accaduta non solo in Australia, ma anche in Svizzera, in Germania e in altri paesi, sotto la cappa della guerra fredda, nei lunghi decenni in cui il pericolo n.1 era l’attivismo di sinistra, anche nella versione democratica dei paesi dell’occidente europeo.

Carmen Lavezzari, come molti altri, avrà pensato allora, che la sua storia, al limite, se la scriveva di proprio pugno. E lo ha fatto con una semplicità e una delicatezza uniche, così che possiamo scorrere come in un rapido film, i panorami interiori che si abbinano alle scenografie della Genova del dopoguerra, da cui parte, prima per le brume svizzere e poi per le strade sterrate delle città australiane in fase di potente, quanto contraddittorio sviluppo, sostenuto dai milioni di immigrati europei.

Un cammino fatto insieme ad Umberto, il marito ex portuale, poi carpentiere, fabbro, che si emancipa dalle costrizioni di operaio ad un lavoro autonomo, che però, come ricorda Carmen, comporta addirittura più lavoro e maggiori problemi da gestire e da risolvere.

Un vissuto non unico, quello di Carmen e di Umberto, ma particolarmente significativo di una capacità di misurarsi con grande forza interiore con le disavventure che ogni storia di emigrazione contempla.

Il libro è stato presentato dalla FILEF a Sydney lo scorso novembre ed ora è disponibile anche nella versione on line, in due versioni, Italiano ed Inglese.

Lo storiografo della comunità italiana in Australia Gianfranco Cresciani, ne ha curato l’edizione e ha scritto l’introduzione storica, inquadrando le esperienze di Carmela e del marito Umberto in un periodo della recente storia australiana in cui prevaleva un’ossessione per il “pericolo comunista”, e quindi per ogni atteggiamento progressista.

La traduzione in inglese è stata curata da Claudio Marcello, presidente della Filef di Sydney.

Altre informazioni sul lavoro di Carmen e sulla presentazione sono reperibili qui:
[url]http://filefaustralia.org/?s=lavezzari[/url]

[b]Per scaricare il libro in PDF, clicca QUI:[/b]
[url]http://www.emigrazione-notizie.org/downloads.asp?id=377[/url]

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[b]Carmela Lavezzari – “Memorie di una persona di interesse”[/b]
[i](edizione bilingue italiano-inglese, 158 p. Padana Press)[/i]

Il libro di Carmela (Carmen) Lavezzari è il racconto di vita vissuta di una coppia di emigrati genovesi lungo un arco di tempo che va dall’immediato dopoguerra a Genova, attraverso la Svizzera fino ai giorni nostri in Australia. Narra in prima persona, con una prosa spontanea e briosa, le peripezie per trovare un lavoro stabile che permettesse di fare progetti per il futuro, fino alla difficile decisione di emigrare, con le vicissitudini che inevitabilmente seguono una tale decisione. E poi la voglia di partecipare alle esperienze politiche dei paesi ospitanti, non con lo spirito di rassegnazione di chi dice “siamo in casa loro… le loro cose politiche non ci riguardano”, come abitualmente accade con gran parte degli immigrati. Ma piuttosto con la consapevolezza e la volontà di partecipare per dare un contributo, non soltanto lavorativo ma di interesse politico e sociale, alla nuova patria.
Questo della Lavezzari è un libro di parte, se cosi si può definire il racconto di due vite animate da idee e da impegni che possono anche non riscuotere il favore di tutti. E’ però un libro avvincente e pieno di umanità, di passione sociale, di voglia di incidere sulle realtà del paese ospitante. E senza mai dimenticare l’amore per il paese natale, con la voglia di mantenerne le usanze, la cultura, il modo di sentire e di essere. Il lettore potrà anche non condividerne le opinioni, ma non potrà non essere conquistato da una narrazione vivace e a cuore aperto di tutte le peripezie, i disagi del non comprendere la lingua del paese ospitante, la gran mole di lavoro compiuto e l’impegno sociale, vissuto nella comunità australiana e in quella italiana in particolare.
Come nota nella sua introduzione lo studioso e storico della comunità italiana in Australia Gianfranco Cresciani, che ha curato l’edizione, è una storia degna di nota per più ragioni. Innanzitutto perché l’ha scritta di sua mano la stessa protagonista, mentre gli emigrati raramente mettono per iscritto le loro esperienze in paesi stranieri. E poi perché smentisce un’opinione diffusa, secondo cui gli immigrati italiani sono interessati solo a fare soldi e a fare figli, isolati dalla partecipazione politica attiva, rinchiusi in un loro universo. Carmela e Umberto, osserva Cresciani, in Italia e poi in Svizzera e in Australia hanno manifestato una profonda coscienza sociale e politica, prendendo parte attiva in formazioni e associazioni politiche australiane oltre che italiane, esprimendo sostegno per diverse cause, dall’istruzione ai servizi sociali, dallo sviluppo artistico al mantenimento culturale.
La terza, significativa, ragione per cui la storia di Carmela è fuori del comune – continua Cresciani – è per la sua ‘doppia dimensione’: la prima, quella di una ‘normale’ donna di classe lavoratrice, emigrata, operaia in fabbrica, moglie e madre di due figli, di cui uno che soffre di una malattia cronica. L’altra dimensione, fino a poco tempo fa sconosciuta anche a loro, nasce dal fatto che quasi subito dopo essersi stabiliti a Sydney, lei e Umberto entrarono nel mirino dell’ASIO come “persone di interesse”.

[i](Claudio Marcello)[/i]

http://filefaustralia.org/?s=lavezzari

 

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