11675 PROFUGHI: l’Australia li manderà in Cambogia, lunedì i primi

20150417 18:18:00 redazione-IT

[b]La civile Australia nata dall’emigrazione, rinnega il suo passato e la sua ispirazione di accoglienza: Un accordo con la Cambogia le consentirà di trasferire in quel paese i profughi attualmente parcheggiati nell’isola di Nauru. Per il piano concordato, a Phnom Penh 28 mln euro di aiuti[/b]
SYDNEY, 16/04/2015 – Sta per essere attuato il piano del governo conservatore di Canberra di mandare in Cambogia uno dei paesi più poveri al mondo, dei richiedenti asilo che hanno ottenuto lo status di profughi mentre erano rinchiusi nel campo di detenzione costituito dall’Australia nel minuscolo stato-isola di Nauru nel Pacifico.

A quanto riferisce oggi l’emittente nazionale Abc, un volo charter per trasferire a Phnom Penh il primo gruppo di una decina di persone è programmato per lunedì prossimo, come parte di un piano di reinsediamento legato ad aiuti al paese asiatico per 40 milioni di dollari australiani (28 milioni di euro).
L’accordo, firmato in marzo dal vice primo ministro cambogiano Sar Khen e dal ministro dell’Immigrazione Peter Dutton, stipula che i profughi saranno trasferiti solo su base volontaria, in alternativa a vivere nella comunità a Nauru, e il loro numero totale, che potrebbe superare le 1.000 unità, sarà determinato da Phnom Penh.

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[b]Australia:tutto pronto per l’invio di profughi in Cambogia. Dure critiche dall’Onu e dai gruppi per i diritti umani[/b]

E’ pronto al via il controverso piano del governo conservatore australiano che, nonostante le dure critiche delle organizzazioni per i diritti umani, prevede l’invio in Cambogia dei profughi che hanno ottenuto questo status durante la loro permanenza nel campo di detenzione dell’Australia nel minuscolo stato-isola di Nauru, nel Pacifico.

Un volo charter , riferiscono i media, per trasferire a Phnom Penh il primo gruppo di una decina di persone è programmato per lunedì prossimo, nell’ambito d un piano di reinsediamento legato ad aiuti al Paese asiatico per 40 milioni di dollari australiani (28 milioni di euro).

L’accordo, firmato a marzo dal vice primo ministro cambogiano Sar Khen e dal ministro dell’Immigrazione Peter Dutton, stabilisce che i profughi saranno trasferiti solo su base volontaria, potendo scegliere se rimanere a vivere nella comunità a Nauru, e il loro numero totale – che potrebbe superare le 1.000 unità – sarà determinato da Phnom Penh.

L’accordo è stato sommerso dalle critiche: in prima fila la Commissione Onu per i Diritti Umani e poi le Ong e il partito di opposizione, secondo i quali la Cambogia non è attrezzata ad accogliere i profughi e crescono i timori per la situazione dei diritti umani.

Il presidente del Centro della Cambogia per i Diritti Umani, Virak Ou, ha detto alla radio Abc che il paese è povero e ha cattivi precedenti in fatto di accoglienza dei profughi. "Il governo australiano ha l’obbligo di proteggere i profughi, mandarli in Cambogia non è una maniera in cui un paese responsabile protegge i rifugiati", ha affermato: "E’ vergognoso e anche illegale".

Da parte sua, la Commissione Onu per i Diritti Umani (Unhcr) chiarisce di non essere stata coinvolta nei negoziati. "Siamo preoccupati che tali accordi bilaterali comportino l’abbandono di certi obblighi della convenzione sui profughi", ha detto la portavoce dell’Unhcr, Vivian Tan.

Secondo l’emittente Abc, tuttavia, l’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni sta per mandare un funzionario a Nauru per facilitare la procedura. Una lettera distribuita ai profughi a Nauru descrive la vita in Cambogia e il ‘pacchetto’ offerto, che include una somma di denaro, l’alloggio iniziale, l’aiuto a trovare lavoro, accesso all’istruzione, l’insegnamento della lingua e l’assicurazione sanitaria. Secondo la lettera, la Cambogia è "un Paese sicuro in cui la polizia mantiene l’ordine e non ha problemi con crimini violenti o con i cani randagi".

ANSA/Eminews

 

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