417 Qual è l’immagine degli immigrati in Italia?

20051109 17:06:00 rod

Un libro dell’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni

ROMA – Quale percezione hanno gli italiani della realtà dell’immigrazione? Quale immagine ne viene diffusa attraverso i media? Come è possibile garantire un reale protagonismo delle associazioni di immigrati? A queste e ad altre domande tenta di dare una risposta il libro L’immagine degli immigrati in Italia. Media, società civile e mondo del lavoro, nato dall’esperienza dell’omonimo progetto europeo (Iniziativa comunitaria EQUAL) promosso dall’Organizzazione Internazionale per le Migrazioni (OIM), la Caritas diocesana di Roma/Dossier Statistico Immigrazione e l’Archivio dell’Immigrazione. Il progetto ha coinvolto per tre anni, oltre agli organismi summenzionati 20 partner da tutta Italia, tra cui RaiNews24, il Censis, associazioni di immigrati, enti locali, enti di formazione e ONG ( www.immagineimmigratitalia.it).

I partner del progetto hanno deciso di intervenire su più livelli, quello della sensibilizzazione, quello della formazione e quello della comunicazione: dalla creazione di una nuova agenzia di stampa (Agenzia Migra, www.migranews.it), a quella di un archivio delle comunità straniere (www.archiviocomunita.org ), ai loro video, alla sensibilizzazione degli operatori dei servizi, agli speciali informativi, ai lanci socio-statistici. Tutto questo è stato realizzato nel corso dei 3 anni di progetto e viene raccontato dai diretti protagonisti all’interno del libro.

L’immagine degli immigrati in Italia è quindi stato scritto a più mani: ciascun partner ha raccontato le attività realizzate e partendo da queste ha affrontato delle questioni più generali relative all’immagine degli immigrati e alla percezione del fenomeno migratorio da parte degli italiani. E’ il risultato di un lavoro di gruppo. La parola “rete” è forse quella che descrive meglio lo sforzo e gli obiettivi che i partner si sono riproposti. Solo attraverso un lavoro collettivo abbiamo infatti pensato fosse possibile intervenire in modo efficace.

Il libro vuole essere uno strumento di sostegno per quanti lavorano in questo settore, indicando alcune linee guida: l’importanza di strategie formative non basate sull’improvvisazione, ma incentrate su validi sussidi e metodologie; la necessità di un continuo aggiornamento su questi temi; l’importanza di lavorare insieme, cittadini italiani e di origine immigrata; il riconoscimento alle associazioni degli immigrati di un protagonismo alla pari.

Come scrive nel libro una delle rappresentanti dell’associazione No.Di., che ha curato un video dal titolo “Sogni di donna”: “Quando mi è stata proposta la realizzazione di questo video, fu come se potessi recuperare una parte di me che avevo lasciato in sospeso da qualche parte: la mia professione e tutto quello che significava svolgere il mestiere del giornalista. Avevo finalmente la possibilità di lavorare nella creazione di uno strumento di comunicazione il cui argomento principale erano gli immigrati e in particolare le donne immigrate. Voleva dire avere di nuovo “voce” come giornalista e dare ad altre donne la possibilità di parlare e di raccontare la loro esperienza”.

Il libro si conclude con un lungo elenco dei prodotti realizzati che permette di cogliere la ricchezza di questa esperienza. Fatta eccezione per alcuni prodotti, che hanno avuto una dimensione nazionale e transnazionale, le iniziative sperimentate nell’ambito del progetto possono essere ripetute e adattate ai diversi contesti territoriali. Il libro è nato proprio con l’intento di non disperdere questo patrimonio e metterlo a disposizione di tutti coloro che sono interessati ad approfondire diversi aspetti del fenomeno immigrazione (Susanna Garavini–Inform/Emigraizione Notizie).

 

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