11662 “Nessuno escluso”: incontri, azioni e idee delle Acli oltre la crisi

20150411 12:25:00 redazione-IT

[b]Insieme per ridurre le disuguaglianze, eliminare la povertà e per riconciliarci con il futuro. Dall’11 aprile in tutta Italia[/b]

Dall’11 aprile le Acli si mobilitano in tutta Italia, per incontrare, ascoltare e coinvolgere i soci, i cittadini e le comunità locali. Circoli aperti e stand nelle piazze per promuovere le proprie attività e presentare proposte politiche per affrontare e contrastare insieme la crisi. Il focus della mobilitazione è il tema della lotta alle diseguaglianze e alla povertà, che minano la possibilità di uscire realmente dalla situazione di recessione in cui versa anche il nostro Paese.
Le Acli nazionali presentano una piattaforma di proposte politiche raccolte in quattro grandi aree di intervento.

[b]Più welfare, nuovo welfare[/b]

– Reddito di inclusione sociale, politica attiva per chi è in povertà assoluta
– Integrare al minimo vitale le pensioni. No alla povertà di vedove/i e di invalidi
– Un ‘Social Compact’ europeo: sanzioni agli Stati che non garantiscono livelli adeguati di welfare, di tutela dei diritti, di sostegno alla cooperazione allo sviluppo
Un piano nazionale di rilancio delle politiche sociali (garantire livelli essenziali di servizi per minori, famiglia, non autosufficienza, anziani…)
– Scuola, sistema educativo e formativo che integra istruzione e formazione professionale, e che accompagna tutto il corso della vita

[b]Più giustizia fiscale[/b]

– Fisco attento alle responsabilità familiari e riduzione delle tasse (gli “80 €”) sui redditi anche per pensionati e partite IVA
– Tassazione negativa: i vantaggi delle detrazioni anche a chi ha redditi bassi o nulli
– Riforma della finanza e lotta ai paradisi fiscali: Tassa europea sulle transazioni finanziarie (Ttf, 6 miliardi di gettito solo per l’Italia), separazione tra banche commerciali e banche d’affari, due misure per limitare drasticamente l’attività speculativa anche delle banche di deposito; country by country reporting (rendicontazione Paese per Paese) e tassazione unitaria per le multinazionali, avvio dell’Unione fiscale a livello europeo e studio di una fiscalità planetaria.
– “Sulla fame non si specula”: vietare la speculazione finanziaria sul cibo e sulla terra
– Contrasto al gioco d’azzardo e reimpiego delle risorse per scopi collettivi

[b]Più lavoro, più sviluppo[/b]

– Lavorare meno lavorare tutti. Misure per ridistribuire il lavoro, a partire da una staffetta solidale: anziani in pensione part time pre legge Fornero e ingresso part time di nuovi assunti
– Eurobond e risorse per un piano straordinario per lo sviluppo e l’occupazione europea (green economy, lavoro nel welfare, cultura, agroalimentare, turismo, banda larga, mobilità sostenibile…)
– Meno evasione, meno tasse sul lavoro. Collegare l’aumento delle entrate alla riduzione del cuneo fiscale
– Un giusto compenso: tetto per retribuzioni e bonus dei manager; contrattare per far crescere i salari. Rilanciare la crescita dei redditi dei ceti popolari, per restituire potere d’acquisto
– Promuovere una cultura della responsabilità sociale nell’impresa e nella società e gestione pubblica dei beni comuni, anche attraverso realtà di cooperazione e imprenditorialità sociale

[b]Più cittadinanza, più futuro[/b]

– Lotta al falso in bilancio e per la trasparenza delle proprietà e del denaro. Superare la segretezza finanziaria. Accelerare la confisca dei beni ai mafiosi ed estenderla ai corrotti
– La conciliazione, nuovo diritto per tutti: congedo obbligatorio di paternità di 2 mesi al 70% della retribuzione; contrastare il divario retributivo di genere e le “dimissioni in bianco”; un piano di detrazioni e forme di voucher anche aziendali, meglio se inseriti nella contrattazione territoriale, per far emergere e crescere un welfare dei servizi alla persona e alla famiglia; Bilancio di genere e di generazione, per garantire che le risorse siano equamente utilizzate
– Garantire alle persone di origine straniera: il diritto di soccorso, asilo e protezione umanitaria; il diritto di cittadinanza ai bambini nati in Italia (e uniformare l’accesso alla cittadinanza europea); il voto nelle elezioni locali a chi regolarmente presente da 5 anni; il sostegno al ricongiungimento familiare
– No ad accordi di libero scambio tra continenti che tolgano sovranità ai Paesi e che non tutelino i diritti del lavoro, della salute e dei consumatori
– Ridurre le spese per armamenti, nuove norme contro il traffico di armi e per la messa al bando degli ordigni nucleari.

(Inform/eminews)

 

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