11652 AMERICA LATINA: L’internazionale golpista della destra è in marcia. Chi sono gli amici italiani ?

20150331 19:24:00 redazione-IT

[b]Le agitatrici del golpismo venezuelano si sono riunite con il fior fiore della destra parlamentare argentina. Si sono incontrate anche con Mauricio Macri in un Forum per sindaci e s’incontreranno con il candidato Sergio Massa[/b]

28/03/2015.- Le mogli degli oppositori venezuelani imprigionati, il sindaco di Caracas Antonio Ledezma e Leopoldo López, hanno reclamato l’appoggio dell’America latina nell’atto di essere ricevute questo venerdì [scorso n.d.t.] dall’opposizione nel Congresso dell’Argentina. Nell’incontro hanno partecipato anche i deputati della destra argentina Patricia Bullrich, Christian Gribaudo e Roberto Pradines, rispettivamente presidenti delle Commissioni di Legislazione Penale, di Affari Municipali e del Mercosur, con Cornelia Schmidt Liermann, Carlos Brown (FE) e Alberto Asseff (FR) e Soledad Carrizo (UCR).

“Vogliamo che i paesi dell’America latina si scuotano, è giunto il momento che si risveglino, che si sollevino e chiedano la libertà dei nostri sessantadue prigionieri politici”, ha reclamato Lilian Tintori, sposa di López, tra gli applausi dei deputati.

Tintori e Mitzy Capriles de Ledezma sono state accolte in una riunione convocata all’unisono dalle commissioni sulla Legislazione Penale, del Mercosur e degli Affari Municipali, tutte e tre presiedute dai legislatori del blocco di Propuesta Republicana (PRO, di destra).

I deputati del PRO, insieme ai legislatori dei principali partiti dell’opposizione argentina, hanno denunciato “il deterioramento democratico” che sta avvenendo in Venezuela.

Entrambe le donne sono andate a Buenos Aires dietro invito del Primo Foro Latinoamericano di Sindaci C40 sul mutamento climatico, inaugurato questo giovedì dall’intendente della capitale, Mauricio Macri, candidato governativo per le elezioni di ottobre.

La presenza delle venezuelane è stata invece ripudiata dalle organizzazioni sociali e politiche di sinistra e schierate con il governo di Cristina Kirchner, attraverso una manifestazione sotto l’insegna “No al golpe en Venezuela” di fronte all’Usina dell’Arte, dove si è svolto l’incontro dei sindaci.

Davanti ai deputati, Mitzy Capriles de Ledezma ha affermato che l’accusa contro suo marito è stata “inventata dalla mentalità di certa gente che non accetta la dissidenza”.

La deputata nazionale, Soledad Carrizo (UCR – Córdoba), che ha partecipato all’incontro, ha manifestato la sua “solidarietà con la vostra lotta, la quale ci colma d’insegnamenti”. E si è dispiaciuta dell’assenza dei rappresentanti del governo venezuelano “per condurre la lotta per la democrazia, la libertà d’espressione e i diritti umani”.

“Questo ricevimento ha avuto come obiettivo quello di manifestare la nostra solidarietà di fronte alle gravissime violazioni dei Diritti Umani in Venezuela, allo stesso tempo abbiamo reso pubblica la nostra rimostranza al governo nazionale affinché assuma la difesa dei diritti politici e si batta per i prigionieri politici”, ha aggiunto Soledad Carrizo.

Gli anfitrioni hanno manifestato il loro “beneplacito” perché la difesa degli oppositori venezuelani “sarà assunta dall’ex capo del governo spagnolo, Felipe González, e dall’ex presidente del Brasile, Fernando Enrique Cardozo”.

“Divulgheremo un documento che faremo giungere alle organizzazioni internazionali come l’UNASUR, l’OEA e la Commissione Interamericana per i Diritti Umani (CIDH)”, ha comunicato il deputato Christian Gribaudo (PRO).

Il sindaco di Caracas è stato imprigionato il 19 febbraio scorso per delitti di cospirazione e minaccia di omicidio al capo dello Stato venezuelano. Attualmente si trova nel carcere di Ramo Verde, a circa 30 Km da Caracas, con Leopoldo López, consegnatosi il 18 febbraio 2014, poiché era preoccupato che i suoi stessi compagni di partito, capeggiati da Ledezma, lo assassinassero.

López, leader del partito di estrema destra Voluntad Popular, è accusato d’incitamento alla violenza durante le proteste di massa avvenute agli inizi del 2014 contro il governo di Nicolás Maduro, le quali lasciarono un saldo di quarantatré morti.

L’internazionale golpista è in marcia

Mitzy Capriles e Lilian Tintori sono state ricevute questo mercoledì dall’ex presidente peruviano, Alan García, a Lima. Da martedì 24 marzo si sono susseguiti una serie d’incontri con alcuni leader politici peruviani, come l’oppositrice Keiko Fujimori e con i rappresentanti del governo di Ollanta Humala. Massa ha dichiarato che altri ex presidenti della regione come Ricardo Lagos (Cile) e Fernando Henrique Cardozo (Brasile) vogliono avallare l’iniziativa. “La democrazia è una sola. Non esistono qualità democratiche secondo il livello di amicizia o meno con un paese o con il governo di turno”, ha concluso il leader del Frente Renovador.

Lettera inviata da Massa a Felipe González

Al Sig. Presidente del Consiglio del Governo di Spagna

Amico Dr. Felipe González Márquez

S / D

Gentile Signore,

Mediante la presente voglio confermarle dall’Argentina la mia fraterna adesione alla sua decisione di aver accettato la difesa giuridica dei detenuti politici venezuelani, Leopoldo López e Antonio Ledezma, richiesta dai loro rispettivi famigliari.

Il compito assunto risponde a una saggia e coraggiosa presa di posizione. Dà valore a ciò che è veramente politico, ovvero di farsi carico dell’oppressione esercitata da parte di un governo contro coloro che, con o senza ragione, la pensano diversamente e si esprimono in quanto dirigenti che professano la rappresentanza popolare.

Sono falliti l’OSA, il Parlamento Europeo e soprattutto l’UNASUR, figura centrale nella difesa della democrazia in Sudamerica fino a poco tempo fa. Oggi quest’ultimo è paralizzato da problemi interni che comportano una carica ideologica assurda, la quale sostiene che per consolidare la stabilità di un governo popolare e presunto progressista, si deve ammettere la violazione delle libertà e l’assenza di giustizia. E distogliere lo sguardo quando il SEBIN si porta via gli oppositori con la violenza.

Il suo gesto forse consentirà di aprire il dialogo, sollecitare le coscienze assopite, inquietare quei venezuelani che in buona fede sono sostenitori del governo. Altrimenti appellarsi ai governi latinoamericani per un’azione più ferma contro l’attuale repressione nel paese. La democrazia e la libertà in queste terre sono state conquistate con sangue e sacrifici, come nella sua Spagna. Non possono degradarsi. Abbiamo imparato a riconoscere la loro priorità sopra le intenzioni di chi attenta contro di esse, qualunque siano le motivazioni. Non pretendiamo svalorizzare nessun governo per la sua ideologia, sempre e quando i suoi valori e il suo raggio d’azione siano democratici nella forma e nel contenuto.

Fra qualche giorno riceverò i familiari dei detenuti che lei difende. Da questo momento starò attento alle sue disposizioni per poterlo aiutare in ciò che posso, senz’altro scopo che per la difesa summenzionata.

La saluto attentamente, Sergio Massa.

[Trad. dal castigliano per ALBAInformazione di Vincenzo Paglione]

http://albainformazione.com/

 

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