11619 Brasile, “Contro Dilma siamo all’odio di classe”

20150317 14:15:00 guglielmoz

La divisione degli ultimi due anni e’ stata violenta. Quando i liberali ed i ricchi perdono le elezioni, molto anti democraticamente non lo accettano e tendono a diventare golpisti”, sostiene l’ex ministro.
"Le forze sconfitte in quattro successive elezioni presidenziali, il particolare il PSDB e i suoi alleati, hanno deciso di ricorrere alle manovre politiche più turpi – continua – che non escludono le offese di più infimo livello alla più alta carica della nazione, le minacce fasciste, l’istigazione all’odio e il tentativo golpista rappresentato dall’irrealistica proposta di impeachment della presidente della Repubblica

”E’ sorto un movimento che non si era mai visto in Brasile. Improvvisamente, ho visto un odio della classe alta, dei ricchi, contro un partito ed un presidente. Non era preoccupazione o paura, era odio ”, dice l’ex ministro conservatore Luiz Carlos Bresser-Pereira. ”Questo odio deriva dal fatto che per la prima volta un governo di centrosinistra ha conservato la sua parte di sinistra. Ha fatto compromessi, ma non si e’ arreso. Continua difendendo i poveri contro i ricchi”, aveva detto la settimana scorsa Bresser-Pereira, 80 anni, economista, docente alla Sorbona e ministro nei governi conservatori di Sarney e Cardoso. Bresser-Pereira, che ha appena pubblicato un libro intitolato ‘La costruzione politica del Brasile’, e’ convinto che ”l’odio della borghesia” nei confronti del Partito dei lavoratori di Dilma e del suo predecessore Lula e’ motivato dal fatto che ”difende i lavoratori ed i poveri”. ”La divisione degli ultimi due anni e’ stata violenta. Quando i liberali ed i ricchi perdono le elezioni, molto antidemocraticamente non lo accettano e tendono a diventare golpisti”, sostiene l’ex ministro.
A commento dell’editoriale di apertura dell’edizione online, il Jornal do Brasil pubblica anche una foto delle manifestazioni nello stato di Bahia (Nordest) sottolineando che ”non ci sono neri”. ”La manifestazione di questa domenica sembrava quasi razziale. Anche nello stato di Bahia, abitato a maggioranza da neri, la stragrande maggioranza dei partecipanti apparteneva alle classi sociali privilegiate”, scrive il giornale.
Sul giornale dei comunisti, a questo proposito, si possono leggere cose molto più precise e interessanti. "Il Brasile sta vivendo un momento cruciale della sua storia, di intensa polarizzazione politica", scrive José Reinaldo Carvalho su Vermelho. "Le forze sconfitte in quattro successive elezioni presidenziali, il particolare il PSDB e i suoi alleati, hanno deciso di ricorrere alle manovre politiche più turpi – continua – che non escludono le offese di più infimo livello alla più alta carica della nazione, le minacce fasciste, l’istigazione all’odio e il tentativo golpista rappresentato dall’irrealistica proposta di impeachment della presidente della Repubblica. Queste forze politiche fanno parte del consorzio dell’opposizione a cui partecipa anche un conglomerato di media che si sono trasformati in un laboratorio di intrighi e menzogne" (Autore: fabio sebastiani)

 

Views: 3

AIUTACI AD INFORMARE I CITTADINI EMIGRATI E IMMIGRATI

Lascia il primo commento

Lascia un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*


Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.