11612 E’ morto Oscar Cecconi, dirigente storico dell’associazionismo italiano in Svezia

20150310 19:59:00 redazione-IT

[b]Il ricordo della FAIS, della Cgil e dei parlamentari eletti all’estero[/b]

Oscar Cecconi ci ha lasciati questa mattina alle quattro, dopo una breve e grave malattia. E´stato presidente della FAIS (federazione di associazioni italo-svedesi aderenti alla Filef) per moltissimi anni, presidente del Comites di Stoccolma e presidente del Patronato INCA-Cgil. E’stato a lungo membro del CGIE per i paesi nordici dell’Europa. La FAIS, la FIEI e il Patronato INCA sono in lutto.
Era vicino ai novanta anni. Fu tra i primi italiani arrivati in Svezia, a Västerås, nel 1948.

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Il comunicato della FAIS

[b]Oscar Cecconi ci ha lasciati[/b]

La mattina del 10 marzo, dopo breve e violenta malattia, ci ha lasciati Oscar Cecconi.

Ha dedicato letteralmente tutta la sua vita alla comunità italiana in Svezia. Occorrerebbero troppe pagine per ricordare il suo ruolo nella comunitá italiana.

Tra i primi reclutati per lavorare all’ASEA a Västerås, nel 1948, dopo un anno era giá l’interprete dei reclutatori svedesi che andavano in Italia in cerca di manodopera specializzata.

Subito attivo nel circolo italiano di Västerås, dove fu presidente per innumerevoli anni, fu tra coloro che ebbe l’idea di unire i circoli italiani sparpagliati in Svezia creando la federazione delle asssociazioni italiane in Svezia, la FAIS.

La sua grande sensibilitá per i problemi sociali lo fece stare in prima fila per ottenere una convenzione di sicurezza sociale tra Svezia e Italia, per far approvare la legge sui Comitati consolari (oggi Comites) e infine per ottenere una sede del Patronato INCA in Svezia, la pupilla dei suoi occhi.

Della FAIS è stato presidente, dopo Aldo Vallon, per oltre una ventina d’anni, ed è stato anche per molti anni presidente del Comites, fin dalla sua creazione. Era attualmente ancora presidente dell’INCA-Svezia e membro del CGIE per i paesi nordici che avevano comunità troppo ridotte per avere un proprio membro.

La sua opera è stata riconosciuta dal governo italiano e gli è stata attribuita nell’Ambasciata d’Italia l’onorificenza di Cavaliere del lavoro.

Tutti coloro che hanno conosciuto Oscar sono rimasti affascinati dalla sua grande carica di umanità, dalla sua profonda bontà e dal suo senso dell’umorismo.

Lascia un vuoto immenso, per la comunità è una perdita incolmabile.

Alla moglie, Michelina, alle figlie e alle loro famiglie, va il sentito cordoglio della FAIS.

FAIS – Italienaren Stoccolma
(da Manlio Palocci e Antonella Dolci)

Red Eminews / Filef / Fiei

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[b]La Cgil in ricordo di Oscar Cecconi, un uomo buono.[/b]

Al sorgere dell’alba dell’11 marzo ci ha lasciati un uomo buono, Oscar Cecconi, presidente dell’Associazione Inca Svezia e componente del Consiglio generale degli italiani all’estero, un uomo che dell’uguaglianza, della solidarietà e dei diritti delle persone ha fatto il sentiero da percorrere e da non abbandonare mai.

La Cgil, ed in particolare l’Area delle politiche europee e internazionali, è vicina alla sua famiglia ed alla comunità dell’emigrazione tutta, non solo quella degli italiani in Svezia.

Oscar era un italiano emigrato in Svezia, nazione che, dopo averlo accolto con favore, lo ha aiutato a diventare anche un figlio legittimo di quella terra, integrandolo nella società civile. Una scelta di particolare significato in un
periodo in cui, anche nel nostro Paese, prevalgono spesso egoismi e chiusure verso le moltitudini di persone che per motivi diversi, dalla ricerca del lavoro alla fuga dalla fame e dalla guerra, arrivano in particolare sulle nostre coste.

L’integrazione ed il rispetto per le leggi del paese ospitante, senza dimenticare le sue origini, ci hanno fatto conoscere un uomo particolare, "un gentiluomo di altri tempi", che ogni giorno della sua vita, fino all’ultimo, si è preoccupato degli altri e dei loro problemi.

Il suo impegno nella tutela dei diritti dei lavoratori in generale e dei lavoratori migranti in particolare, le sue attività nella comunità locale e nel Cgie, sono stati carattere distintivo della sua quotidianità e di questo, siamo sicuri, gli sono grati tutti quelli che lo hanno conosciuto.

La Cgil non dimenticherà Oscar Cecconi e lo indicherà alle nuove generazioni, in particolare quelle che migrano, come esempio di ambasciatore del nostro Paese e della nostra comunità di donne e uomini progressisti, che hanno come
obiettivo quello di costruire una società più giusta e più equa.

Cgil nazionale
Uff. Politiche Globali

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[b]DEPUTATI PD ESTERO: IN RICORDO DI OSCAR CECCONI[/b]

La notizia della scomparsa di Oscar Cecconi trasmette una grande tristezza prima di tutto sul piano dei rapporti umani. Oscar, infatti, era una persona di straordinaria misura e compostezza, generosa e sempre disponibile al dialogo, senza mai una parola di troppo.
E’ stata una figura emblematica dell’emigrazione italiana in Europa. In Svezia fin dagli anni del dopoguerra, ha contribuito assieme a tanti altri immigrati italiani e di altra provenienza, a rendere quel Paese uno dei più sviluppati non solo sul piano economico, ma anche sociale e civile. Dalla sua postazione di Västerås, dove ha vissuto la sua vita di lavoro e ha formato la sua bella famiglia, con l’autorevolezza che tutta la comunità gli riconosceva, non ha esitato un minuto a respingere i tentativi di esponenti xenofobi di ridimensionare l’apporto degli immigrati in particolare allo sviluppo di una fabbrica simbolo come l’ASEA, inducendo gli interlocutori al ritiro di quelle incaute affermazioni e alle scuse.
Ha dedicato il suo tempo libero con costanza e senza risparmio all’impegno associativo nella FAIS, di cui è stato dirigente, e all’iniziativa del centro culturale italiano di Västerås, che ha contribuito a costituire e a sviluppare. Divenuto un indiscusso riferimento per la comunità italiana in Svezia, è stato ininterrottamente eletto nel CGIE, dove si è distinto per la sua consapevole e intelligente presenza e nello stesso tempo per la sua misura, lontana da ogni forma di protagonismo.
A Lui ci hanno legato l’amicizia e la stima e anche la comunione degli ideali politici e sociali, dei quali è stato coerente testimone.
Grazie Oscar per quello che hai fatto per gli emigrati italiani e per il buon nome dell’Italia all’estero. Ti ricorderemo con l’affetto e con la considerazione che le tue doti umane e la tua generosità ti hanno fatto meritare.

[i]Gianni Farina, Marco Fedi, Laura Garavini, Francesca La Marca, Fabio Porta.
Si associano Stefania Pieri e Norberto Lombardi[/i]

 

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