11606 Comitato Italiani nel mondo della Camera incontra promotori degli Stati generali delle associazioni

20150225 21:49:00 redazione-IT

[b]PORTA (PRESIDENTE COMITATO ITALIANI NEL MONDO): GLI STATI GENERALI DELL’ASSOCIAZIONISMO OCCASIONE PER RIDEFINIRE I RAPPORTI CON “L’ITALICITÀ’’ NEL MONDO[/b]
Presso il Comitato per gli italiani nel mondo e per la promozione del Sistema Paese della Camera, presieduto dall’On. Fabio Porta, si è svolta oggi l’audizione dei rappresentanti del Comitato promotore degli Stati generali dell’Associazionismo degli italiani nel mondo. Per il Comitato promotore erano presenti Franco Dotolo, Rino Giuliani, Gianni Lattanzio, Luigi Papais e Rodolfo Ricci, che sono intervenuto nel corso dei lavori.
Il Presidente Porta, nell’aprire l’audizione, ha sottolineato come l’incontro rappresenti il primo passaggio ufficiale a livello istituzionale di un evento di obiettivo interesse qual è lo svolgimento degli Stati generali dell’associazionismo. I temi che essi affronteranno, già evidenziati nel documento preparatorio dell’evento, si intrecciano strettamente con le politiche che Governo e Parlamento devono adottare soprattutto in questa fase di lunga stagnazione. La disponibilità del Comitato, dunque, deve intendersi come intento di partecipare attivamente a tutti momenti degli Stati generali, di impostazione, di preparazione e di definizione di alcune conclusioni.

Il punto focale, ha precisato il Presidente Porta, è riflettere su come sia cambiata la presenza degli italiani nel mondo e su quali forme essa debba assumere, a livello associativo, istituzionale e della rappresentanza, per rispondere in modo adeguato alle profonde novità intervenute.
I rappresentanti del Comitato presenti hanno tratteggiato sia il percorso di preparazione, che dovrebbe sfociare nell’iniziativa del prossimo giugno, che le dimensioni della partecipazione associativa, che allo stato ammonta ad oltre un centinaio di sodalizi. Gli interventi si sono soffermati sulla funzione ancora sostanziale dell’associazionismo, di cui non è procrastinabile un formale riconoscimento normativo, sul legame da rinvigorire con le diverse istanze di rappresentanza degli italiani nel mondo, sul nesso concettuale, etico e politico tra emigrazione e immigrazione. Questo intreccio apre uno scenario inedito di confronto sulla multiculturalità e sulla cittadinanza, non solo per un dovere di solidarietà ma per rendere più moderna e aperta la società italiana. Una particolare attenzione è stata dedicata alle nuove mobilità, considerate ormai il banco di prova del rilancio della rete associativa e della sua capacità di rispondere ai problemi attuali e reali dei migranti.
Sono intervenuti, tra gli altri, anche i deputati Marco Fedi e Gianni Farina. Fedi ha insistito sull’esigenza di sviluppare un’idea nuova di “comunità di italici” nel mondo. Per attualizzare queste potenzialità sono necessari nuovi strumenti di contatto, ascolto e progettazione che tengano conto della domanda di partecipazione in campo politico, di interlocuzione diretta tra cittadini e strutture di servizio, di coinvolgimento nella definizione degli obiettivi, dei progetti e degli strumenti per realizzarli. In questo senso – ha aggiunto l’On. Fedi – è condivisibile la preoccupazione dei promotori di superare slogan e posizioni precostituite e trasmettere una rinnovata certezza che dove ci sono italici lì c’è l’Italia, con le sue rappresentanze, le sue strutture amministrative e la sua rete di associazioni.
L’On. Gianni Farina si è mosso a sua volta su una linea di riflessioni innovative, in particolare sulla situazione della comunità italiana in Europa. Per avere una rappresentazione realistica della loro condizione è necessario partire dal presupposto che una larga parte degli italiani ha la doppia cittadinanza e una parte altrettanto consistente è nata nelle realtà di insediamento. Con riferimento ai nuovi fenomeni di emigrazione, l’On. Farina ha dichiarato di preferire l’espressione “nuove mobilità” che si sviluppano nello spazio europeo, anche se spesso esse sono indotte da stati di necessità. Queste mobilità sono di due tipi: quella di persone dotate di alto valore professionale, che è un dato positivo e ineliminabile, e quella dettata da situazioni di necessità, scarsamente professionalizzata, rispetto alla quale l’offerta di servizi e sostegno deve essere più attenta. Un crocevia ormai obbligato, secondo Farina, è quello dell’incontro della vicenda dell’emigrazione degli italiani con l’arrivo dei migranti nel nostro Paese.
Il Presidente Porta ha concluso l’incontro riprendendo alcuni dei temi toccati e insistendo, in particolare, sulla necessità di collocare in una dimensione di “italicità” sia la ricerca avviata sulle nuove forme dell’associazionismo italiano nel mondo che la ridefinizione delle politiche di intervento da adottare nei confronti di questa complessa e dinamica realtà.

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[b]Riunito il Comitato sugli italiani nel mondo e la promozione del sistema paese.
Il presidente Fabio Porta sull’audizione del Comitato Promotore degli Stati Generali dell’Associazionismo degli italiani nel mondo.
Si è parlato del prossimo Forum sull’associazionismo, delle nuove mobilità, della rappresentanza e del riconoscimento giuridico dell’associazionismo italiano nel mondo. Nelle prossime settimane il Comitato parlamentare tornerà ad approfondire la questione della convenzione fra patronati e Maeci e il tema dell’internazionalizzazione con riferimento all’appuntamento dell’Expo[/b]

ROMA – Dopo una pausa , dovuta alle festività di fine anno, all’elezione del nuovo Presidente della Repubblica e alle sedute parlamentari sulle riforme costituzionali, e’ tornato a riunirsi alla Camera dei Deputati il Comitato permanente sugli italiani nel mondo e la promozione del sistema paese. Un’audizione informale nel corso della quale i deputati hanno incontrato i rappresentanti del Comitato Promotore degli Stati Generali dell’Associazionismo degli italiani nel mondo. Per avere un quadro d’insieme degli argomenti affrontati durante l’incontro abbiamo contattato il presidente del Comitato della Camera Fabio Porta.
“E’ stata un’audizione molto importante – ci ha spiegato Porta – perché gli Stati Generali dell’Associazionismo degli italiani nel mondo rappresentano un’opportunità unica di riflessione sulla nuova presenza italiana all’estero non soltanto in termini di nuove mobilità , ma anche di un ripensamento generale del ruolo e della presenza degli italiani nel mondo attraverso il sistema delle associazioni e delle forme di rappresentanza che oggi comunque sono rimesse in discussione da novità di tipo non solo istituzionali, ma anche sociali ed economiche. Cambiamenti che hanno trasformato il nostro Paese, ma che hanno fatto diventare un’altra cosa anche l’Italia nel mondo, rispetto a quella che tanti di noi avevano conosciuto e per la quale abbiamo lavorato negli anni. Abbiamo quindi convocato questa audizione perché crediamo come Comitato di dover essere parte integrante di questo processo di cui i promotori degli Stati Generali si sono fatti carico”.
Per quanto concerne gli argomenti trattatati nel corso dell’audizione Porta ha segnalato come si sia parlato in primo luogo “Del forum che sarà organizzato probabilmente a giugno dal Comitato promotore degli Stati Generali del quale fanno parte tutte le più grandi e storiche organizzazioni della presenza italiana nel mondo. Durante l’incontro – ha aggiunto Porta – sono stati evidenziati alcuni temi come quello della rappresentanza e del riconoscimento formale dell’associazionismo e del terzo settore non solo in Italia, ma anche all’estero. Si è inoltre parlato della questione del volontariato, delle nuove mobilità e delle presenze italiane nel mondo che comunque diventano anche tematiche trasversali, una cartina di tornasole con cui rileggere il ruolo di chi opera in questo versante degli italiani all’estero”. Porta ha poi sottolineato quanto sia importante , anche per rimettere in carreggiata il lavoro svolto su queste materie in Parlamento, la capacità di riflessione e di mettersi in discussione di fronte ai cambiamenti espressa da queste storiche associazioni del mondo dell’emigrazione. “La questione – ha rilevato il presidente del Comitato – è quella del rinnovo dell’associazionismo alla luce dei cambiamenti dell’ultimo decennio, come ad esempio il nuovo sistema di rappresentanza degli italiani all’estero, una rinnovata ondata migratoria dall’Italia verso l’estero, una italianità sempre più fatta non tanto di cittadini, ma di oriundi, di amici dell’Italia e di italici. Si tratta quindi anche di rimettere in discussione certi parametri che sono superati e che a volte anche le nostre autorità e il nostro ministero degli Esteri fanno fatica a superare”. “Nel corso dell’incontro – ha aggiunto Porta – è inoltre emersa in maniera particolare la questione già accennata, a cui le associazioni tengono molto, del riconoscimento giuridico dell’associazionismo italiano nel mondo. Un problema che noi abbiamo più volte posto sia con una specifica proposta di legge, sia chiedendo al governo e al sottosegretario al Welfare Luigi Bobba, che segue la questione della riforma del terzo settore, che in questo ambito siano tenute presenti le specificità degli italiani nel mondo”.
Porta ha anche segnalato come il Comitato nei prossimi mesi di lavoro intenda riprendere alcune questioni importanti e urgenti, come ad esempio quella dell’esenzione dall’Imu, su ci sono state presentate delle specifiche interrogazioni, e quella della stipula della convenzione fra i patronati e Maeci. “ Riaffronteremo – ha infine aggiunto Porta – anche il tema dell’internazionalizzazione. Lo abbiamo già approfondito , ma adesso lo vorremmo affrontare con particolare riferimento all’appuntamento dell’Expo rispetto alle nostre comunità all’estero e alle collettività di affari italiane nel mondo”.

(Goffredo Morgia – Inform/eminews)

 

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