11576 Filef: “i nostri auspici per il settennato di Sergio Mattarella”

20150131 18:31:00 redazione-IT

L’elezione di Sergio Mattarella a presidente della Repubblica è una buona notizia. La Filef auspica che il settennato di questa presidenza sia caratterizzato dal pieno recupero della sovranità popolare e della partecipazione democratica in un paese che in questi ultimi anni ha visto un decadimento generalizzato sia sul piano civile che su quello sociale ed economico.
Che quindi sia tutelata l’unità nazionale, a partire dal superamento delle gravissime diseguaglianze di reddito che si sono create e da una distribuzione della ricchezza sempre più squilibrata a sfavore della stragrande maggioranza dei cittadini e a sfavore del meridione d’Italia.

Che sia superata la grave crisi economica con il rilancio del ruolo fondamentale del pubblico, a partire dalla valorizzazione del lavoro come vera base e fonte di sviluppo e di crescita e dalla responsabilità sociale dell’impresa.

Che siano definitivamente abbandonate le visioni ideologiche di un’austerità a senso unico, imposte anche dall’esterno, e che si blocchi la dispersione di risorse umane, si riduca la disoccupazione e l’emigrazione di masse sempre più grandi di giovani verso l’estero.

Che si dia un contributo concreto ed efficace alla ricostruzione di un’Europa dei popoli e di un’Europa sociale, riducendo lo strapotere delle lobby internazionali e nazionali della finanza e delle grandi corporation e introducendo gli indispensabili strumenti di solidarietà e di riequilibrio tra i singoli paesi.

Che ci si adoperi concretamente per il superamento dei conflitti internazionali, attraverso il recupero di un approccio cooperativo tra Italia e Europa con i paesi del Mediterraneo e del Medio Oriente e con la Russia. Una politica estera che, vista la posizione strategica del nostro paese, sia caratterizzata da autonomia, pari dignità, rispetto e collaborazione tra i diversi attori per la costruzione di uno spazio euro-mediterraneo di pace.

Che questo settennato sia, infine, il tempo del recupero della dignità umana e dei diritti delle persone, sia degli italiani in Italia, sia di quelli all’estero, sia degli immigrati che sono arrivati e che arrivano nel nostro paese.

Il nostro non è un sistema presidenziale, ma parlamentare. Tuttavia, il presidente della Repubblica, in quanto garante della Costituzione, ha in mano lo strumento fondamentale in grado di controllare e orientare l’operato del Parlamento e dei governi: la carta costituzionale.
A partire dai Principi fondamentali (articoli, 1-12) che nessun governo e nessuna riforma può contraddire o mettere in discussione, a meno che non sia varata una nuova assemblea costituente, con un mandato popolare e dotata di tali poteri.

In questo senso, l’auspicio che formuliamo, diversamente da quanti richiamano, in queste ore, alla continuità col precedente novennato, è quella di un recupero pieno dei valori della nostra costituzione.

E’ con questi auspici che salutiamo l’elezione di Sergio Mattarella a capo dello Stato.

[i]Filef Coordinamento nazionale
31 gennaio 2015
[/i]

 

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