11563 Fabio Porta (Pd): “Il 2015 deve rappresentare una svolta per gli italiani all’estero

20150127 11:18:00 redazione-IT

[b]Il presidente del Comitato per gli Italiani nel mondo e la promozione del sistema Paese della Camera dei Deputati sull’ampliamento dei diritti socio-previdenziali degli italiani all’estero.[/b]
ROMA – Fabio Porta, presidente del Comitato per gli Italiani nel mondo e la promozione del sistema Paese della Camera dei Deputati, interviene per sollecitare il Governo a “garantire e ampliare i diritti socio-previdenziali degli italiani all’estero”, segnalando come il suo impegno prioritario nei prossimi mesi sarà volto in particolare al rinnovo degli accordi bilaterali di sicurezza sociale e di assistenza sanitaria” e all’approfondimento delle questioni che più interessano i connazionali all’estero da svolgersi nell’ambito del Comitato da lui presieduto.

“Il momento economico e politico, con tutte le sue incertezze e contraddizioni, non contribuisce certamente a far sì che siano affermati, consolidati e magari estesi, i diritti e le tutele socio-previdenziali degli italiani che vivono all’estero – ammette Porta, segnalando come il “composito mondo dell’emigrazione” abbia numerosi diritti e prerogative da salvaguardare: “pensioni, assistenza sanitaria in Italia e all’estero, una giusta disciplina fiscale sui loro redditi e sulle loro proprietà, regole e garanzie sul mercato del lavoro”. “Purtroppo – rileva – sono ormai parecchi anni che lo Stato ed i Governi italiani che si sono succeduti sottovalutano e spesso dimenticano lo stato precario ed ormai inadeguato del sistema di sicurezza sociale, fiscale e sanitario in regime internazionale.

Dobbiamo perciò augurarci che il 2015 sia un anno di svolta nelle politiche migratorie dello Stato italiano e che la conquista della stabilità politica, da tutti auspicata, consenta a chi ci guida e sovrintende, Governo, Parlamento e Istituzioni, di completare e aggiornare dottrina ed impianto del sistema che informa il rapporto tra Italia ed emigrati in materia di diritti socio-previdenziali”. Il deputato eletto per il Pd nella ripartizione America meridionale segnala di aver “denunciato a più riprese che nella strategia di internazionalizzazione del Paese, a causa del drastico ridimensionamento delle cosiddette politiche migratorie che da alcuni anni si sta determinando, rischiano di offuscarsi le potenzialità legate alla presenza degli italiani nel mondo e tende a restringersi la rete di relazioni che essa ha assicurato nel tempo, con grave danno del Paese soprattutto in questo passaggio di gravi difficoltà economiche e sociali”.

“Oltre a limitare le prospettive di internazionalizzazione dell’Italia, la sensibile riduzione dell’intervento pubblico e il totale abbandono della gestione delle convenzioni bilaterali di sicurezza sociale e per l’assistenza sanitaria e le gravi incongruenze contenute in alcune convenzioni contro le doppie imposizioni fiscali (come quelle con il Brasile e il Canada ancora irrisolte) non consente di esercitare una doverosa tutela dei diritti e un rigoroso controllo dei doveri socio-previdenziali di una parte non marginale delle nostre comunità, costituita – segnala Porta – da anziani che spesso vivono in realtà dove i sistemi di protezione sociale non assicurano livelli di tutela adeguati.

I vuoti normativi e lo stallo di iniziative negoziali per la stipula e il rinnovo degli accordi danneggeranno inoltre – aggiunge – i nuovi soggetti migranti i quali sono sempre più protagonisti di una mobilità internazionale fonte di carriere lavorative ed assicurative frammentate che necessitano di nuovi e più adeguati strumenti di tutela previdenziale, fiscale e sanitaria. Se da una parte quindi è ineludibile dovere etico riconoscere alla nostra vecchia emigrazione il contributo storico dato in momenti difficili al Paese, dall’altra non si possono ignorare i compiti di tutela e di solidarietà verso coloro che sono costretti nuovamente a lasciare il Paese perché in seria difficoltà, a partire proprio dalla tutela previdenziale e sanitaria”.

Il deputato ribadisce dunque il suo impegno a “sollecitare governo, parlamento e istituzioni a riprendere i negoziati, sospesi da troppi anni, per la stipula e il rinnovo degli accordi bilaterali di sicurezza sociale e di assistenza sanitaria con i Paesi di emigrazione italiana in America latina, in America centrosettentrionale e nel resto del mondo, al fine di completare il quadro del sistema di tutela internazionale dei diritti previdenziali dei lavoratori migranti e soprattutto di garantire la revisione degli accordi già stipulati ma divenuti oramai inadeguati e superati dai recenti aggiornamenti e dall’evoluzione normativa delle legislazioni dei Paesi contraenti”.

“Sarà altresì mia premura garantire – afferma – che nel corso del 2015 il Comitato per gli Italiani nel mondo della Camera dei Deputati sviluppi una riflessione approfondita sulle tematiche che stanno più a cuore ai nostri connazionali ed in particolare – aggiunge – solleciti iniziative parlamentari e di governo in materia di sicurezza sociale dei migranti con particolare interesse ed attenzione alla definizione di una convenzione patronati-MAECI per rafforzare il ruolo dei patronati all’estero al fine di continuare ad assicurare servizi diffusi e competenti in queste materie”.

(Inform/eminews)

 

Views: 1

AIUTACI AD INFORMARE I CITTADINI EMIGRATI E IMMIGRATI

Lascia il primo commento

Lascia un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*


Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.