11331 CGIL: 19 dicembre, elezioni dei COMITES. Favorire la più ampia partecipazione.

20140924 21:43:00 redazione-IT

[b]La CGIL scrive al Ministro degli Esteri, Federica Mogherini, chiedendo il massimo impegno per consentire la più ampia partecipazione al voto.[/b]
"Dopo cinque anni di attesa finalmente, il 19 dicembre, si voterà per il rinnovo delle rappresentanze degli italiani all’estero: i Comites. Confermiamo la nostra soddisfazione che le elezioni si facciano: questa è, per noi, una ottima notizia. Insieme a molti altri soggetti, primi gli italiani all’estero, le aspettavamo fin dalla scadenza naturale.

Siamo preoccupati che le modalità con le quali esse si svolgeranno e i termini entro i quali si dovranno compiere gli atti propedeutici non abbiano un peso “negativo” sulla partecipazione al voto. Una lettera ai soli capifamiglia e la disponibilità delle rappresentanze consolari a ricevere le iscrizioni all’anagrafe, prevista dalla ultima norma, possono rappresentare una ulteriore potenziale riduzione del livello di partecipazione, già segnato dall’incapacità di allargare l’elettorato alla nuova emigrazione giovanile, spesso non ancora iscritta all’Aire.

Già pesano sulle potenzialità di partecipazione anni di politiche di continui tagli alle risorse per gli Italiani all’estero che – insieme alla proroga delle elezioni – hanno reso sempre più asfittica la vita dei Comites. Ai quali, per altro, l’attuale conferma delle politiche restrittive non offre – almeno per l’immediato futuro – prospettive avvincenti di iniziativa sociale e culturale per le nostre comunità all’estero. Nel passato abbiamo segnalato il tentativo di contrapporre “rappresentanza politica” e “rappresentanza sociale” degli Italiani all’estero, con una riduzione degli spazi di partecipazione ai Comites e al CGIE del mondo associativo e sindacale.

Oggi, per evitare che qualcuno, dopo il voto, possa strumentalizzare una possibile bassa affluenza, favorita anche da risorse e tempi ristretti, sollecitiamo il MAECI a coinvolgere pienamente tutti quei soggetti che sono stati, e sono tuttora, i referenti di una lunga storia di emigrazione. Le Associazioni, i Patronati, i Sindacati, Scuole ed enti di formazione e tanti, tanti, volontari che con spirito di abnegazione hanno aiutato intere generazioni a trovare soddisfazione ai propri bisogni in paesi spesso lontani dai loro paesi di origine, con lingue sconosciute e, a volte, “inospitali”. La storia di questi anni dimostra, ove fosse necessario, che molte delle cose che si sono realizzate all’estero sono state possibili grazie a questi soggetti.

Eleggere rappresentanze delle comunità all’estero, che tengano insieme il bisogno di “nondimenticare” delle generazioni passate con lo stimolo a “conoscere” delle seconde e terze generazioni e con la necessità di definire “politiche” per i tanti giovani che, emigrando oggi, cercano di realizzarsi in paesi diversi dal proprio, è un obiettivo praticabile se – nel rispetto delle autonomie di tutti e di ciascuno – le liste e le candidature presentate (ricordiamolo, entro il 18 ottobre) saranno espressione delle comunità italiane, dell’associazionismo democratico e di aggregazioni unitarie di rappresentanza sociale degli Italiani all’estero.

Sollecitiamo il Ministero degli Esteri e della Cooperazione Internazionale e a mettere in moto tutte le energie e potenzialità per la necessità di favorire la più ampia informazione e partecipazione al voto, anche attraverso la convocazione di un tavolo di tutti i soggetti associativi interessati.

 

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