11327 IL LOBBITSA DI JUNCKER

20140920 18:29:00 red-emi

DAL PARLAMENTO EUROPEO – Saremo molto duri con LORD HILL». Immaginiamo il brivido di terrore che Jonathan Hill, il designato Commissario europeo dal governo conservatore di Cameron avrà sentito leggendo le parole del piddino GIANNI PITTELLA, capogruppo del Pse all’europarlamento.Riassumendo i termini della questione, la nuova Commissione Europea presieduta da Jean Claude Juncker entrerà in carica a novembre 2014; in sostanza sono i governi nazionali a scegliere i suoi componenti.

In estate è stata resa nota la scelta del premier britannico Cameron su Jonathan Hill – il governo inglese, tradizionalmente poco entusiasta dell’UE si è dimostrato a questo giro particolarmente problematico. Il 10 settembre esce il comunicato ufficiale con l’organigramma della Commissione e Hill vi fa parte. Il suo portafoglio (la struttura che guiderà) si chiama Stabilità finanziaria, servizi finanziari e Unione dei mercati di capitali; una sorta di ministero della regolazione finanziaria, insomma. Una scelta parsa criticabile a molti: per il Regno Unito tale settore è cruciale, visto il peso della City di Londra, centro fra i più influenti a livello planetario, tanto che qualcuno l’ha considerata la capitale del secondo impero britannico: quello finanziario. Perciò le autorità inglesi sono sempre in prima fila per opporsi a qualsiasi forma di limitazione o vincolo pubblico sul settore della finanza.
E lord Hill (possiede un titolo nobiliare) è stato parte del governo conservatore.
MA QUESTO È NIENTE.
Come indica il sito di controinformazione Corporate European Observatory (Ceo), Hill ha lavorato per diverse aziende di pubbliche relazioni: per esempio la Bell Bottinger (cofondata da Timothy Bell, consigliere per le pubbliche relazioni di Margaret Thatcher), che annovera fra i suoi clienti multinazionali del petrolio, governi autoritari (Uzbekistan, Bahrain), AUGUSTO PINOCHET (sic) e anche aziende di servizi finanziari; la Quiller Consultants di cui è cofondatore, altra azienda di PR che ha avuto come clienti soggetti rilevanti quali governi, multinazionali, scuole ed università, ecc; nell’elenco dei suoi clienti sul sito dell’associazione di categoria di operatori di pubbliche relazioni sono elencate la City of London Corporation e Hsbc Bank pie, uno dei più grandi gruppi bancari e finanziari al mondo (la seconda al mondo per asset e la quarta per capitalizzazione, accusata di riciclaggio).
Va ricordata tutta la potenza e la forza di quella che è stata chiamata la lobby più potente del mondo: quella del settore finanziario a Bruxelles, FORTE DI CIRCA 17000 LOBBISTI E DI 120 MILIARDI (sic) annui di fatturato. Pare davvero una beffa cercare in tale ambiente la persona che farà il commissario europeo in materia di servizi finanziari.
Ricordiamo che è ancora in corso il tentativo di far passare una tassa sulle transazioni finanziarie dotata di un minimo di efficacia, che la Gran Bretagna ha ovviamente avversato. Visto il quadro della situazione la nomina di Hill ha generato una forte avversione in diversi gruppi del Parlamento europeo (Philippe Lamberts, belga del gruppo dei Verdi, ha detto di aver considerato la vicenda una barzelletta o uno scherzo), che però potrebbe solo sfiduciare la Commissione nella sua totalità-evento piuttosto improbabile – o stigmatizzare tanto un suo componente da indurre Juncker a sostituirlo per non indebolirsi (come accadde nel 2004 per Rocco Buttiglione, sostituito da Frattini). Ad ogni modo i conservatori e i socialisti del Pse hanno votato assieme la presidenza di Juncker, sebbene da quando è iniziata la schermaglia sulle nomine ci siano contestazioni ad ogni passo. Nonostante conflitti d’interesse e lobby pare che l’astuto lussemburghese possa dormire sonni tranquilli. Nonostante Pittella. (il Manifesto Matteo Bortolon)

 

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