11320 COMITES, TACCONI (Gruppo Misto): MASSIMO IMPEGNO PER FAVORIRE LA PIÙ ALTA AFFLUENZA POSSIBILE

20140917 10:25:00 redazione-IT

ROMA – Dopo i rinvii degli ultimi giorni – dovuti alle convocazioni del Parlamento in seduta comune – oggi la Camera, alla ripresa dei lavori dopo le comunicazioni di Renzi e prima dell’ennesima convocazione per eleggere i membri di Csm e della Corte Costituzionale, ha ripreso l’esame del Dl 109, che proroga le missioni internazionali e prevede le elezioni dei Comites.

Ad intervenire in Aula è stato oggi Alessio Tacconi (Misto), che ha annunciato il suo supporto all’articolo 10 del decreto, quello, cioè, che riguarda i Comites.
Il deputato, pur ritenendo non più rinviabile un’elezione che, con varie motivazioni, viene rimandata da ben 5 anni, ha tenuto a ribadire le sue “perplessità” che, ha spiegato, “nascono dai tempi estremamente ristretti per l’iscrizione degli aventi diritto nelle liste elettorali presso i Consolati e per la necessaria organizzazione della campagna elettorale da parte delle liste concorrenti”.

“Sottolineo con forza – ha detto Tacconi – che non è assolutamente vero, come è stato detto anche recentemente in quest’Aula, che i Comites non servono a nulla, né è vero che la loro presenza sia inutile se non dannosa. Chi sostiene questo evidentemente lo fa per puro opportunismo politico, oppure è vittima di pericolosi preconcetti verso questa, come verso tutte le altre istituzioni ufficiali italiane, oppure, ancor peggio, è solamente male informato. È vero come in alcuni casi la gestione dei Comites si sia rivelata poco esemplare ma, come spesso accade, la cattiva politica, anche in questi casi, si è rivelata più legata ai comportamenti delle persone che coprivano le cariche più alte piuttosto che alle istituzioni stesse”.
“Fare, dunque, di tutta l’erba un fascio e puntare il dito sull’istituzione Comites in quanto tale – ha rilevato il parlamentare eletto in Europa – non solo non è opportuno, ma anzi è segno, se mi è consentito, di limitatezza intellettuale ed estrema ottusità. Moltissimi sono gli esempi di Comites che, nonostante le note ristrettezze economiche, hanno svolto egregiamente il loro compito di supporto e sostegno delle comunità italiane di riferimento e di tutela dei diritti e degli interessi dei cittadini italiani, con iniziative ricreative e culturali di vario genere. È ora opportuno procedere con nuove elezioni”.
“Personalmente, – ha proseguito – ritengo che il processo che ci sta portando a nuove elezioni, seppur necessario, poteva essere affrontato in maniera migliore, senza farsi prendere dalla fretta e da una sorta di ansia da prestazione, intraprendendo coraggiosamente una riforma strutturale di tutti gli organi di rappresentanza all’estero, potenziandone ove necessario ed opportuno le funzioni e le risorse e, d’altra parte, ridimensionando, anche da un punto di vista numerico e strutturale, alcuni organi che sembrano ormai mastodontici, obsoleti e ridondanti. Poteva essere previsto un tempo più lungo per l’iscrizione nelle liste dei votanti da parte dei cittadini e, soprattutto, più tempo per la presentazione e promozione delle liste che si presenteranno alle elezioni stesse e, nel contempo, proprio attraverso una riforma generale, si sarebbero potute realizzare economie di bilancio da destinare molto più proficuamente alla migliore riuscita del processo di voto e al più efficace funzionamento delle strutture così riformate. Considerate, però, le pressioni delle nostre comunità su questo tema, ritengo sia doveroso non arrivare al quarto rinvio di queste elezioni, in assenza di un preciso programma di riforme”.
“La sfida più grande insita nelle ormai prossime elezioni dei Comites – ha osservato Tacconi – sembra essere la necessità di informare tutti i cittadini italiani della modifica del processo di voto. Per la prima volta, il plico con la scheda elettorale su cui esprimere la propria preferenza sarà inviato solamente a chi notificherà espressamente il consolato di riferimento della propria volontà di votare. Abbiamo appreso che sarà inviata una lettera informativa a tutti i nuclei familiari, corredata di una copia del modulo di iscrizione alle liste elettorali. Iniziativa egregia ma, a mio parere, non sufficiente se non si riuscirà a coinvolgere tutti i connazionali in questo processo elettivo, rendendoli consapevoli dell’importanza del voto di ciascuno. È assolutamente da evitare che a causa di un’adesione troppo esigua al voto vengano in qualche modo delegittimati gli organi che risulteranno eletti e assicurare, al contrario, che il voto stesso sia un vero esercizio di democrazia consapevole”.
Dichiarando, infine, il suo “sostegno convinto a questo articolo”, pur ribadendo le sue “perplessità”, Tacconi ha assicurato “già da ora, in qualità di eletto all’estero, il mio massimo impegno perché queste elezioni si svolgano con la più alta affluenza possibile dei nostri connazionali all’estero”. (aise/eminews)

 

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