11781 FILEF Campania e FILEF Reggio Emilia aderiscono alla Marcia delle donne e degli uomini scalzi

20150910 16:39:00 redazione-IT

Come in altre città italiane, anche a Reggio Emilia si terrà venerdì pomeriggio (ritrovo alle 17 in piazzale Marconi, di fronte alla stazione ferroviaria) la “marcia delle donne e degli uomini scalzi”. Si tratta di una manifestazione che ha lo scopo di esprimere solidarietà e sostegno ai migranti costretti a fuggire dalle guerre, dall’oppressione, dalla miseria, Scrivono i promotori della marcia: “Dare asilo a chi scappa dalle guerre, significa ripudiare la guerra e costruire la pace. Dare rifugio a chi scappa dalle discriminazioni religiose, etniche o di genere, significa lottare per i diritti e le libertà di tutte e tutti. Dare accoglienza a chi fugge dalla povertà, significa non accettare le sempre crescenti disuguaglianze economiche e promuovere una maggiore redistribuzione delle ricchezze”.

La Filef (Federazione italiana lavoratori emigrati e famiglie) di Reggio Emilia, nata per affermare e difendere i diritti degli italiani che hanno cercato un lavoro e una vita migliore in altri Paesi, già da parecchi anni – grazie al lungimirante impulso del suo fondatore e storico presidente Dante Bigliardi – è impegnata anche sul fronte della accoglienza e della integrazione di coloro che percorrono il cammino inverso, da tante parti del mondo verso l’Italia e verso l’Europa. E’ quindi con grande convinzione aderisce e invita a partecipare alla marcia di venerdì, insieme a tante donne e tanti uomini di buona volontà, condividendone lo spirito e gli obiettivi concreti: corridoi umanitari sicuri per vittime di guerre, catastrofi e dittature; accoglienza degna e rispettosa per tutti chiusura e smantellamento dei luoghi di concentrazione e detenzione dei migranti; sistema unico di asilo in Europa superando il regolamento di Dublino.

Laura Salsi
Presidente Filef Reggio Emilia

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Anche a Napoli…
La Marcia delle Donne e degli Uomini Scalzi
Venerdì 11 settembre, appuntamento ore 16:30, P.zza del Plebiscito

Anche a Napoli associazioni, cooperative, organizzazioni sindacali, singoli cittadini e singole cittadine aderiscono all’appello “la marcia delle donne e degli uomini scalzi” (riportato di seguito), lanciato da un gruppo di artisti, amministratori, giornalisti che propone di manifestare in tutt’Italia in solidarietà dei rifugiati e per la costruzione di un’Europa attenta non solo ai mercati ma anche e soprattutto alle persone, ai loro bisogni e ai loro diritti”. Un ‘Europa capace di accogliere e di fare della solidarietà uno degli elementi fondanti della propria identità.
Con la Marcia, che partirà da Piazza Plebiscito alle ore 17.00 di venerdì 11 settembre, si vuole dare voce e rendere visibile la Napoli civile e democratica, quella che in questi anni, a livello istituzionale come nell’ambito della società civile ha saputo accogliere profughi e migranti.
Inoltre, con la marcia si vogliono promuovere e rilanciare i quattro punti della piattaforma nazionale:
1. certezza di corridoi umanitari sicuri per vittime di guerre, catastrofi e dittature
2. accoglienza degna e rispettosa per tutti
3. chiusura e smantellamento di tutti i luoghi di concentrazione e detenzione dei migranti
4. Creare un vero sistema unico di asilo in Europa superando il regolamento di Dublino
L’appuntamento è dunque per le ore 17, di venerdì 11 settembre, a Piazza Plebiscito per marciare insieme e scalzi fino a Castel dell’Oovo dove insieme lanceremo dei fiori in mare per tutte le donne e gli uomini che in questi anni sono morti nel tentativo di fuggire da guerre, fame e discriminazioni

Promuovono l’iniziativa
Elenco adesioni napoletane
Marcia delle donne e degli uomini scalzi – Napoli venerdì 11 settembre
Massimo Angrisano (Filef Campania), Pasquale Calemme (Presidente Cnca Regionale), Clara Capraro (Ufficio socio sanitario Asl 1), Paola Clarizia (sociologa), Erica Ciccarelli (studentessa), Anna Cigliano (Acli di Napoli), Francesca Coleti (presidente regionale Arci), Giovanna Corleto ( docente), Anna Cristofaro (presidente regionale Acli), Domenico Ciruzzi (Avvocato), Sergio D’angelo (Direttore Consorzio Cooperative Sociali Gesco), Gaetano Daniele (assessore alla Cultura del Comune di Napoli), Vittorio De Asmundis (Pace Disarmo smilitarizzazione Napoli), Maria Ferla (cooperative e’pappeci), Elena de Filippo (Presidente cooperativa Dedalus), Luigi de Magistris (Sindaco di Napoli), Giuseppe della Gatta (cittadino), Salvatore Esposito (Presidente Consorzio Mediterraneo Sociale), Emilio Gatti (cittadino), Roberta Gaeta (assessore al Welfare del Comune di Napoli), Marianna Giordano (imprenditrice sociale), Mariapaola Ghezzi (Pace Disarmo smilitarizzazione Napoli), Alfredo Guardiano (giudice, presidente associazione Astrea),
Pasquale Iorio (Forum Terzo Settore Caserta), Giovanni Laino (Ass. Quartieri Spagnoli), Lina Lucci (Cisl Campania), Corrado Maffia (Scuola di Pace), Giovanni Mantovano (cittadino), Luigi Mansi /Docente universitario), Silvio Marro (movimento “sono come te accoglimi), Gennaro Matino (scrittore ed editorialista Repubblica Napoli), Cristiana Morbelli (Ltm Napoli), Andrea Morniroli (cooperativa Dedalus)
Emilio Morniroli (studente), Vittoria Musella (economista), Salvatore Napoli (Coordinamento Genitori Democratici Napoli), Domenico Nespolino (Labsus), Giulio Nocerino (studente), Gianvincenzo Nicodemo (Presidente Acli Napoli), Pasquale Orlando (assessore alle politiche sociali del Comune di Castellamare), Lella Palladino (Presidente cooperativa Eva), Annamaria Palmieri – assessore alla scuola e istruzione del Comune di napoli), Enrico Panini – Assessore al lavoro e alle attività produttive del Comune di Napoli, Serena Paolino (Emergency Napoli), Rosetta Papa (Dirigente Asl), Mattia Papa (Rete della conoscenza
Aldo Policastro (Magistrato), Maria Luisa Proto Pisani (cittadina), Loredana Rossi (Atn Napoli), Roberto Riverso (magistrato), Daniele Romano (FishFederhand), Consilia Salvio (movimenti acqua pubblica), Serena Salzano (Amnesty International), Gennaro Sanges (attivista antirazzista), Antonello Sannino (Presidente Arcigay Napoli), Maria Speranza Perna e famiglia, Patrizia Stasi (Confcooperative Campania), Rosario Stornaiuolo (presidente regionale Federconsumatori), Salvatore Strozza (Associazione Italiana per gli studi di popolazione), Claudia Tatangelo (studentessa), Maria Teresa Terreri (Cidis Onlus), Adelcinzia Tina (maestra – capo staff assessorato Scuola e Istruzione del Comune di Napoli), Paolo Valerio (Presidente Fondazione Genere Identità Cultura), Andrea Vastano (mani tese Napoli), Angelica Viola (presidente cooperativa L’Orsa Maggiore), Alex Zanotelli (Forum Antirazzista della Campania)
Organizzazioni
Acli, AICS Napoli, Amnesty Iternational, A.N.P.I, Arci, Cgil Campania, Cgil Napoli, Circolo Arcigay Antinoo di Napoli, Cisl Campania, Cisl Napoli, Comunità cristiana di base del Cassano di Napoli, Coordinamento Campania Rainbow, Forum Antirazzista della Campania, Less impresa sociale Onlus, LTM Napoli, Save the Children Napoli, Uil Napoli, Uil Campania

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E’ arrivato il momento di decidere da che parte stare.
E’ vero che non ci sono soluzioni semplici e che ogni cosa in questo mondo è sempre più complessa.
Ma per affrontare i cambiamenti epocali della storia è necessario avere una posizione, sapere quali sono le priorità per poter prendere delle scelte.
Noi stiamo dalla parte degli uomini scalzi.
Di chi ha bisogno di mettere il proprio corpo in pericolo per poter sperare di vivere o di sopravvivere.
E’ difficile poterlo capire se non hai mai dovuto viverlo.
Ma la migrazione assoluta richiede esattamente questo: spogliarsi completamente della propria identità per poter sperare di trovarne un’altra. Abbandonare tutto, mettere il proprio corpo e quello dei tuoi figli dentro ad una barca, ad un tir, ad un tunnel e sperare che arrivi integro al di là, in un ignoto che ti respinge, ma di cui tu hai bisogno.
Sono questi gli uomini scalzi del 21°secolo e noi stiamo con loro.
Le loro ragioni possono essere coperte da decine di infamie, paure, minacce, ma è incivile e disumano non ascoltarle.

La Marcia degli Uomini Scalzi parte da queste ragioni e inizia un lungo cammino di civiltà.
E’ l’inizio di un percorso di cambiamento che chiede a tutti gli uomini e le donne del mondo globale di capire che non è in alcun modo accettabile fermare e respingere chi è vittima di ingiustizie militari, religiose o economiche che siano. Non è pensabile fermare chi scappa dalle ingiustizie, al contrario aiutarli significa lottare contro quelle ingiustizie.
Dare asilo a chi scappa dalle guerre, significa ripudiare la guerra e costruire la pace.
Dare rifugio a chi scappa dalle discriminazioni religiose, etniche o di genere, significa lottare per i diritti e le libertà di tutte e tutti.
Dare accoglienza a chi fugge dalla povertà, significa non accettare le sempre crescenti disuguaglianze economiche e promuovere una maggiore redistribuzione di ricchezze.

Venerdì 11 settembre lanciamo da Venezia la Marcia delle Donne e degli Uomini Scalzi.
In centinaia cammineremo scalzi fino al cuore della Mostra Internazionale di Arte Cinematografica.
Ma invitiamo tutti ad organizzarne in altre città d’Italia e d’Europa.

Per chiedere con forza i primi tre necessari cambiamenti delle politiche migratorie europee e globali.

Per contatti:
campania@arci.it
andreamorniroli@libero.it
aclicampania@acli.it

 

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