11025 EMIGRARE (2)

20140207 19:18:00 guglielmoz

SE AVESSI MILLE LIRE AL MESE.

Sono 86 mila nel 2013 non solo cervelli in fuga ma, professionisti e pensionati..

Sempre più italiani decidono di trasferirsi all’estero, nei paesi dove si spende meno e splende sempre il sole, Kenya , Tunisia, Marrocco, Tailandia, Filippine, Isole Canarie ecc…

SVANTAGGI e VANTAGGI….

Significa dire addio al proprio Paese, alle proprie abitudini, ai propri parenti; ma anche a stress, tempo grigio e conti in rosso: non è un caso che sempre più italiani vadano a vivere all’estero. Fuga di cervelli?.. No… di pensioni. Secondo l’INPS sono 500 MILA gli anziani connazionali che hanno già deciso di trascorrere la propria vecchiaia in assolati paradisi più o meno lontani, dalla Tunisia alla Thailandia, dal Brasile al Kenya alle isole Canarie.
A sentire chi ha compiuto il grande passo, i vantaggi sarebbero innumerevoli, soprattutto per il portafogli. Si tratta di luoghi in cui la qualità della vita sale e il costo scende, in cui con una pensione da mille euro al mese si può vivere in maniera agiata.
E se l’idea vi solletica, ecco come muoversi, prima di tutto scegliete con cura il luogo. Se non volete allontanarvi troppo le Canarie sono perfette: il clima è mite e il costo della vita è inferiore al nostro del 20-30 per cento. La Tunisia e il Marocco, un tempo molto amati, sono oggi penalizzati dall’instabilità politica.
Per chi non teme le grandi distanze meglio Thailandia e Filippine: affittare un villino costa in media 200-300 euro al mese, vitto compreso, ma bisogna fare i conti con clima umido e monsoni stagionali.
Il Brasile, in forte espansione economica, non è più conveniente a meno che si va a vivere nei piccoli centri. Episodi di micro criminalità rendono meno attraenti di un tempo Costa Rica e Repubblica Dominicana, mentre il Kenya resta tra le mete più apprezzate dagli italiani in fuga.
Sole tutto l’anno a parte, incassare la propria pensione all’estero significa averla anche più cospicua: con il cambio di residenza, infatti, si diventa soggetti alla tassazione dei Paese che ospita. Bisogna valutare caso per caso convenzioni e sistema fiscale, ma per fare un esempio, con “ 2.000 euro lordi di pensione corrispondono a circa 1.000 euro netti in Italia, ma a 1.840 euro netti in Tunisia, ecc., Il gioco insomma vale la candela, anche perché per trasferirsi basta iscriversi all’AIRE (Anagrafe degli italiani residenti all’estero ed in seguito si può anche votare ) e comunicare all’INPS l’intenzione di chiedere l’accredito della pensione presso un c/c bancario di un istituto di credito del nuovo paese di residenza.
Cambiare residenza, però, ha anche i suoi difetti: per esempio, dover rinunciare al sistema sanitario italiano. Per questo, è raccomandabile accendere un’assicurazione sanitaria privata che garantisca l’accesso a cure mediche in cliniche private altamente efficienti. Attenzione questa parte specialmente in Brasile può essere molto oneroso.

LA DOMANDA, MA CHE FINE FAREMO…, E QUANDO QUESTO NOSTRO PARLAMENTO SENZA INQUISITI, CONDANNATI ED ESPULSI INIZIERANNO A LEGIFERARE PER IL BENE DEI CITTADINI?…

 

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