11022 MORIRE DI NON LAVORO: La crisi nella percezione soggettiva

20140205 17:22:00 redazione-IT

«Volevo scrivere un libro sugli ultimi, su quelli che sono diventati gli ultimi con questa crisi e non ce la fanno più; oppure vanno avanti, inventandosi strategie di sopravvivenza. Volevo osservare, raccontare, non dare risposte, parlare di condizioni concrete, di donne e uomini concreti, provare a individuare alcune suggestioni. Volevo fare una denuncia delle classi dirigenti e di questa politica che non si occupa delle persone. Lo so, è qualcosa che mi riguarda, molto. È stata la mia personale strategia per resistere, fino a qui» (Elena Marisol Brandolini).

[b]Elena Marisol Brandolini[/b], giornalista, laureata in economia, esperta di politiche di sicurezza sociale, per Ediesse ha pubblicato il suo libro di interviste Catalunya-España. Il difficile incastro, 2013. Attualmente vive in Catalogna.

Presentazione del libro di Elena Marisol Brandolini
MORIRE DI NON LAVORO, La crisi nella percezione soggettiva

Roma, giovedì 27 febbraio, ore 17
Caffè letterario, Casa internazionale delle donne, via della Lungara 19

ne parlano con l’autrice
Maria Luisa Boccia, presidente Assemblea Nazionale SEL
Susanna Camusso, segretaria generale Cgil
Alfiero Grandi, presidente Ars nazionale
Marianna Madia, responsabile lavoro PD

conduce Bruno Ugolini, giornalista

Gli effetti delle condizioni sociali sulla salute mentale sono molteplici. Alcune ricerche indicano come, all’aumento di un punto percentuale del tasso di disoccupazione corrisponda un aumento dello 0,8% nel tasso dei suicidi. E le politiche pubbliche di sostegno?
Totalmente insufficienti e inadeguate. L’autrice ci racconta di chi la crisi la vive, tutti i giorni, sulla propria pelle. Lo fa confrontando la situazione dell’Italia e quella di Spagna e Catalogna per capire da vicino quali siano le conseguenze reali della crisi e delle politiche di rigore
sul benessere psico-fisico delle persone.

http://ediesseonline.it/catalogo/materiali/morire-di-non-lavoro

 

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