10792 Neonazismo e cattiva politica

20130830 16:22:00 redazione-IT

[b]di Elio Rampino – Praga[/b]
Sabato scorso in Repubblica Ceca si è svolta una manifestazione neonazista in tutto il Paese, promossa sul web da un sito che fa riferimento all’area di estrema destra.
Come Sezione ANPI presente sul territorio, ribadiamo il più assoluto sentimento di sdegno e di condanna nei confronti di questo tipo di apologia a pratiche politiche criminali, che hanno funestato la metà del ‘900 europeo.
Allo stesso tempo riteniamo necessario tenere sotto costante osservazione l’espandersi di questo fenomeno nel Vecchio Continente, che potrebbe raggiungere presto livelli di allarme rosso.

Ma ora, piuttosto che soffermarci su temi più generali che sicuramente non mancano di commentatori accreditati, è opportuno aprire una finestra sulla specificità della questione qui in Repubblica Ceca, cercando di fotografare con la giusta obiettività la situazione, per non cadere in facili tentazioni retoriche o forzatamente allarmistiche, che emergono in molte cronache di questi giorni.

Va detto subito che i soggetti attivamente militanti in queste fazioni, si attestano intorno alle duemila unità su una popolazione di circa 11 milioni di abitanti, concentrandosi prevalentemente lontano dalla capitale.
Questi numeri, pur considerando il pericolo sociale che possono rappresentare per le convinzioni che professano, non sono indicativi di una società che si stesse spostando tendenzialmente verso derive autoritarie di destra.

Vero è invece come questo manipolo di esagitati, riesca a raccogliere sempre maggiori simpatie fra la gente comune, pur lontana da convincimenti neonazisti, sul tema del razzismo antizigano.

Il disagio che comincia da molto lontano negli anni, quando grandi comunità Rom si sono insediate stabilmente nel Paese, fa emergere le responsabilità di intere generazioni delle classi dirigenti politiche.

Queste anziché lavorare per integrare realmente la cultura e le consuetudini diverse dei due popoli, permettendo da una parte di usufruire tutti degli stessi diritti sociali, ma anche facendo rispettare rigorosamente a tutti le regole della convivenza comune, hanno preferito crearsi serbatoi elettorali scambiando i voti con prestazioni assistenziali particolari ed allentando solo da una parte i controlli sulla legalità e sulle regole.

Facile capire come nel momento di crisi economica e sociale che stiamo attraversando, questo atteggiamento discriminatorio, insieme a tutti gli altri fattori conosciuti, possa alimentare uno scontro frontale culturale e sociale che finisce poi per favorire il consenso ai gruppi neonazisti.

Sembra che il Presidente Zeman stia finalmente tentando di affrontare correttamente la questione, intervenendo per sconfiggere questa pessima pratica politica, prima che possano essere messe in pericolo le fondamenta democratiche del Paese.

Non credo in conclusione, che vada data visibilità più di tanto a questo episodio inquadrandolo in un contesto di pericolo di svolta politica del Paese, ma occorra richiamare la classe politica di destra e di sinistra ad una pratica più corretta nei rapporti sociali.

Praga, 29/08/2013

Elio Rampino (presidente ANPI-CZ)

 

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