10783 Comites e membri Cgie convocano le associazioni italiane dell’Uruguay

20130821 11:03:00 redazione-IT

Sabato 17 agosto, i rappresentanti del Comites e del CGIE dell’Uruguay hanno convocato le associazioni di Montevideo e alcune dell’ Interior, presso la Casa degli Italiani alle ore 15, per discutere la bozza presentata all’ultima plenaria del CGIE di giugno, relativa alla mappatura delle associazioni italiane all’estero. Tale bozza della Direzione Generale per gli italiani all’Estero e le politiche migratorie, propone una mappatura rigorosa delle associazioni italiane, di modo da evitare che risultino esistere gruppi in realtà inoperanti o troppo esigui al fine di poter organizzare attività che si addicano a questo tipo di organizzazioni. Come esplica il documento distribuito ai presenti, che non riporta numero o data, il censimento promosso dai consolati italiani non è un “semplice censimento: il registro/database delle associazioni assume rilevanza giuridica quantomeno in occasione dell’elezione dei membri del CGIE successiva a quella del Com. It. Es.” “Si impone” continua il documento “ conseguentemente l’esigenza di verificare, per ogni associazione, sia l’effettivo numero di soci iscritti, sia la sua reale operatività”.

Una maniera per capire quante e quali siano le associazioni ancora operanti nel mondo, visto il sempre più scarso interesse dei giovani a farne parte e la riduzione delle attività di molte di queste. La richiesta del Consolato di Montevideo, determinata dal MAE e relativa alla suddetta mappatura, ha suscitato non poche inquietudini tra i membri delle associazioni, in difficoltà per quanto riguarda il conteggio dei soci e altre informazioni da fornire.

Spaventati dai criteri numerici stabiliti nella bozza (n.b. che bozza è e non ha ancora status di legge) che prevede un minimo di 50 soci di nazionalità italiana per la creazione e l’esistenza di un’associazione, i rappresentanti delle principali associazioni regionali Montevideo (di gran lunga i più presenti alla riunione) non concordano con i criteri della bozza. Infatti, per le circoscrizioni consolari con più di 70.000 residenti iscritti negli schedari consolari, il numero minimo di soci deve superare le 350 unità. Molti tra i partecipanti, inclusa la Sig.ra Laura Vera, hanno espresso la propria contrarietà oltre ad addurre una possibile problematicità dovuta al fatto che la legge sulla privacy uruguayana non prevede l’obbligo di fornire i dati dei membri di un’associazione. Per questo non pochi gruppi hanno ritardato la risposta alla richiesta di censimento consolare.

Intenzione dei presenti è far pressione affinché si cambi il criterio numerico per l’Uruguay e si possa presentare al Consolato e quindi al Ministero, non una mera lista di numeri, ma un vero e proprio rapporto sullo stato delle associazioni in Uruguay. Un documento completo e riassuntivo della situazione locale. Che sarà redatto da un commissione mista che si riunirà partire da questo giovedì alle 19.00 e in poche settimane dovrà terminare il proprio lavoro. Membri di tale comitato oltre a tre rappresentanti del Comites, saranno Laura Vera (che è anche membro del Comites) Francisco Barone della Casa d’Italia e Mario Darino del Circolo Italiano de la Costa de Oro. Per tutte le associazioni dell’Uruguay, l’invito a partecipare alla prossima riunione, che è stata convocata per sabato 14 settembre alle ore 15 presso la Casa degli Italiani.

Fonte: La Gente d’Italia – Montevideo

 

Views: 3

AIUTACI AD INFORMARE I CITTADINI EMIGRATI E IMMIGRATI

Lascia il primo commento

Lascia un commento

L'indirizzo email non sarà pubblicato.


*


Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.