10774 IL PUNTO D’INIZIO

20130811 15:01:00 guglielmoz

IL PUNTO D’INIZIO Roma 9 agosto 2013
Sulla audizione in commissione esteri del vice ministro degli affari esteri, bruno archi – per conoscere il lavoro del gruppo parlamentare pd logo deputati pd
http://www.deputatipd.it
100 giorni governo letta / il rapporto sui primi 100 giorni del governo letta
Garantire i servizi consolari ai cittadini italiani – roma, 8 agosto 2013
Lavorare per un maggiore coordinamento e per le riforme – 8 agosto 2013
Emigrazione
Riconoscimento delle patenti di guida – roma, 6 agosto 2013
Rispettare tutte le norme su lavoro e previdenza – , 17 luglio 2013
Governo – razzismo: kyenge, a novembre piano nazionale in cdm – 30 luglio 2013
No al razzismo
Circoscrizione estero
Tunisia – fedi (pd): positivo incontro del circolo Valenzi di Tunisi – roma, 16 luglio 2013
Maurizio Valenzi, a Napoli nel 1975. a sinistra Enrico Berlinguer
Australia – 50 anni di storia al servizio dei friulani d’Australia e del new south wales
Australia – 50 years of history, serving the furlan italian australian community of Australia and new south wales

IL PUNTO D’INIZIO Roma 9 agosto 2013
Questa newsletter vi arriva prima della pausa estiva dei lavori Parlamentari. Provvedimento dopo provvedimento, disegno di legge dopo disegno di legge, decreto dopo decreto, siamo arrivati ai 100 giorni dell’esecutivo Letta.
Il Governo non intende lasciarsi logorare. Giusto. Ma il Partito Democratico?
La credibilità del nostro Paese, riconquistata con Monti e Letta, è oggi nuovamente da difendere contrastando ogni tentativo di delegittimare la magistratura o di invertire le priorità del Governo rispetto alle quali era stata chiesta e ottenuta la fiducia dalle Camere. Non basta più un decoroso silenzio, utile anzi necessario, prima della sentenza definitiva della Cassazione. Oggi sono necessarie fermezza e senso di responsabilità. Per me significa nessuna rinuncia rispetto alle esigenze di continuare a sostenere il Governo Letta ma non è più possibile farlo rinunciando ad un giusto e sano protagonismo.
Il confronto politico deve tornare ad essere aperto. Una maggioranza atipica richiede ancor di più una sana dialettica politica ed una critica costruttiva anche internamente alla maggioranza. Soprattutto sui temi degli italiani nel mondo che, spesso trascurati nelle priorità di Governo, richiedono una azione di coordinamento e di sinergia tra parlamentari eletti all’estero ed esponenti dell’esecutivo.
Il cammino delle riforme istituzionali è estremamente lento. La riforma elettorale è sostanzialmente ferma. Alcune riforme sono state rinviate.
Per gli italiani nel mondo, alle demagogie ministeriali, sulle chiusure delle sedi consolari ad esempio, e politiche, come quelle del PDL che cerca di ricostruirsi nel mondo nascondendo cinque anni di tagli, si somma il vuoto di riforme.
Le deleghe spacchettate, l’assenza di coordinamento, il vuoto di idee, contraddistinguono la compagine di Governo. Ne è esempio la chiusura di sedi consolari, tra cui Adelaide, Brisbane, Newark, Tolosa, che nasconde la battaglia ideologica di chi sacrifica i servizi ai cittadini perché non intende rinunciare al personale di ruolo inviato all’estero, non vuole agenzie consolari con personale a contratto, non vuole in sostanza adottare le linee della spending review riducendo i costi amministrativi per salvaguardare l’invarianza dei servizi ai cittadini, questa volta residenti all’estero, pur sempre garantiti dalla nostra Costituzione.
Buona lettura…. Buone vacanze! On. Marco Fedi

SULLA AUDIZIONE IN COMMISSIONE ESTERI DEL VICE MINISTRO DEGLI AFFARI ESTERI, BRUNO ARCHI – PER CONOSCERE IL LAVORO DEL GRUPPO PARLAMENTARE PD LOGO DEPUTATI PD
http://www.deputatipd.it

100 GIORNI GOVERNO LETTA / IL RAPPORTO SUI PRIMI 100 GIORNI DEL GOVERNO Letta
GARANTIRE I SERVIZI CONSOLARI AI CITTADINI ITALIANI – Roma, 8 agosto 2013
I lavori della Camera dei Deputati per l’approvazione del decreto legge per il rilancio dell’economia, modificato dal Senato, non hanno consentito lo svolgimento della seduta congiunta delle Commissioni Esteri di Camera e Senato, prevista per oggi, sul riorientamento della rete consolare nel mondo.
La nostra richiesta è di non procedere con la decisione di chiudere 14 consolati nel mondo, confermata dalla Farnesina dopo il congelamento deciso dal Ministro Terzi e in assenza del confronto parlamentare preliminare per il quale vi era un impegno del Governo.
Credo sia indispensabile chiarire che la decisione non è stata presa sulla base della spending review ma proprio in conseguenza della mancata consolato italiano portoattuazione della revisione e rimodulazione della spesa.
Noi crediamo sia possibile realizzare i risparmi necessari da investire nel rafforzamento e nell’ampliamento della rete consolare – che deve poter arrivare anche in quelle nuove realtà in cui è richiesta la presenza della nostra diplomazia e della nostra rete di servizi – attraverso tagli alle spese amministrative e l’utilizzo delle agenzie consolari e degli sportelli di servizio.
Credo sia indispensabile chiedere al Governo che si superi ogni resistenza, anche di natura sindacale, per quanto concerne la scelta delle agenzie consolari e degli sportelli di servizio. Adelaide, Brisbane, Newark, Tolosa, Sion, Wettingen, Neuchatel, Mons, e altre città europee in chiusura, sono meta di imprese, di rapporti commerciali importanti, sono strumenti di quella promozione dell’Italia nel mondo di cui la Farnesina vuole rendersi protagonista. In che modo garantire i servizi ai connazionali nel mondo? In che modo sostenere la nuova presenza italiana di ricercatori, giovani, nuovi migranti in ambito internazionale? Quali servizi alternativi realizzare?
Intanto da Adelaide a Brisbane fino a Newark e Tolosa ed altre sedi europee le annunciate chiusure di Consolati hanno sollevato forti proteste e manifestazioni di dissenso rispetto alla scelta del Governo e forme più o meno velate di preoccupazione anche dai Governi locali.
Ci dica il Governo come intende realizzare una vera riorganizzazione. Ci presenti un programma serio di lavoro e su quello potremo discutere e confrontarci. Ci dica, ad esempio, come rendere operativo nel mondo il sistema informatico SECOLI, ancora in fase sperimentale. Come intende aggiornare la rete informatica nel mondo, presso le nostre sedi, sia nell’hardware che nel software che nell’accesso alla banda larga per i collegamenti internet e intranet.
Nei prossimi mesi ciascuno con le proprie responsabilità dovrà operare per invertire questo metodo di lavoro e per garantire ai cittadini italiani i servizi che meritano – e non solo quelli che lo Stato italiano è in grado di fornire – e per rafforzare la nostra presenza consolare e diplomatica all’estero, anziché indebolirla.

MF – LAVORARE PER UN MAGGIORE COORDINAMENTO E PER LE RIFORME – 8 AGOSTO 2013
Il confronto parlamentare sui temi degli italiani all’estero si riduce nelle occasioni e nei tempi. Al Vice Ministro Archi avremmo voluto segnalare alcune questioni importanti, anche con toni critici ma sempre costruttivi. I tempi dell’audizione in seno al Comitato per gli italiani nel mondo della Commissione affari esteri della Camera, non hanno consentito un vero confronto.
Avremmo voluto rilevare che l’eccessiva frammentazione delle responsabilità in un Ministero come gli Esteri, già diviso tra centri di spesa e Direzioni generali, complica le sinergie che sarebbe opportuno realizzare. Lo spacchettamento delle deleghe, con l’attribuzione della responsabilità della rete consolare ad un altro esponente di governo e quella della rete degli istituti di cultura e delle scuole italiane all’estero ad un altro ancora, ostacola la necessaria azione di coordinamento
Ecco, se in questa fase di larghe intese si ponessero le condizioni per una serie di riforme riguardanti la scuola e la cultura, la tutela sociale, la rappresentanza, la rete consolare e i servizi per i cittadini, si riuscirebbe, anche all’estero, a dare il senso dell’utilità di un’alleanza tra oppositori del passato. Nella relazione del Vice Ministro Archi non si parla mai di coordinamento né di azione riformatrice. Ed è paradossale che si parli di mantenimento della Circoscrizione estero e del voto per corrispondenza quando il Ministero degli Affari Esteri lavora ad un progetto di voto elettronico e il Ministero dell’Interno, in più di un’occasione, si è pronunciato contro il voto per corrispondenza.
La spending review è stata ampiamente disattesa. Siamo oggi in una situazione in cui la Farnesina non riesce a garantire la propria rete diplomatico-consolare nel mondo. Questo significa non assicurare servizi alle imprese e non garantire servizi ai cittadini italiani, non solo a chi vive stabilmente all’estero da molti anni ma anche a quelli che, più di recente, si muovono nella dimensione globale.
Non possiamo poi tralasciare la promozione e la diffusione della nostra lingua e cultura nel mondo. Da troppi anni questo settore attende una seria riforma. Il CGIE, con un suo documento di proposta, ha delineato alcune coordinate di riforma. Analogamente, il tema dell’informazione radiotelevisiva e stampata richiede un impegno del Governo sui nuovi criteri da adottare per la concessione dei contributi e un’azione propositiva per dare nuova energia a Rai Italia.

EMIGRAZIONE
Per il museo dell’emigrazione puntiamo a un progetto più ambizioso. Una rete museale delle migrazioni, un centro di cultura per la storia comune dei popoli migranti, di cui l’emigrazione italiana nel mondo sia parte essenziale ma non esclusiva. Non credo sia utile relegare la storia dell’emigrazione in un museo che ne conservi, unicamente e in forma statica, la memoria storica.
La proiezione del nostro Paese nel mondo, infine, ha bisogno di una strategia complessiva che deve essere resa più chiara e più sinergica anche per quanto riguarda l’azione delle strutture che agiscono in questo campo, come le Camere di Commercio, l’ICE e i vari altri sportelli. Intere aree del pianeta, a partire dall’Asia-Pacifico, continuano a essere sottovalutate come aree di sviluppo e di crescita nell’interscambio economico e negli investimenti.
Siamo convinti, infine, della necessità di realizzare atti concreti che diano agli italiani nel mondo il senso di un cambiamento di passo nell’azione di governo. MF

RICONOSCIMENTO DELLE PATENTI DI GUIDA – Roma, 6 agosto 2013
Sollecitato dalle pressanti richieste di cittadini italiani residenti all’estero, e stranieri residenti in Italia, ho presentato un’interrogazione a risposta scritta per sapere dal Ministro dei Trasporti e dal Ministro degli Affari Esteri quali iniziative urgenti si intendano intraprendere per rendere possibili le conversioni delle patenti di guida tra Italia e Australia e Italia e Israele, ponendo fine ai gravi disagi in cui incorrono i cittadini coinvolti.
I cittadini di uno Stato non appartenente alla U.E con cui vigono accordi in tema di conversione della patente di guida possono guidare in Italia con la patente di guidapropria patente nazionale, accompagnata dal permesso internazionale di guida rilasciato dal proprio Stato di appartenenza, fino a quando non decidano di fissare in Italia la propria residenza. Tale possibilità permane per tutto l’anno successivo all’effettiva fissazione della residenza nel nostro Paese. Al termine di questo periodo, si renderà necessaria la conversione della patente estera. La conversione è possibile solo per le patenti rilasciate dagli Stati non aderenti all’Unione europea con i quali l’Italia ha stabilito accordi di reciprocità. Nell’interrogazione chiedo di dare impulso alle trattative per un accordo con l’Australia e di attuare l’accordo già raggiunto con Israele.
Ai tanti disagi cui vanno incontro i cittadini stranieri, soprattutto per la loro attività lavorativa, ai quali non viene convertita la patente si aggiunge l’obbligo a ripetere l’esame di guida e l’esame teorico, disponibile peraltro solo in lingua italiana, sostenendone i relativi costi.
In sostanza si chiede di aprire o concludere la trattativa per l’accordo per la conversione delle patenti di guida tra Italia e Australia e di portare a conclusione l’accordo per la conversione delle patenti di guida tra Italia e Israele. Ai Ministri interrogati ho chiesto, inoltre, se non ritengano indispensabile adottare un test di esame anche in altre lingue”.
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/01575

RISPETTARE TUTTE LE NORME SU LAVORO E PREVIDENZA – , 17 luglio 2013
Rispettare tutte le norme su lavoro e previdenza, è la richiesta che ho rivolto ai Ministri degli Esteri Bonino e del Lavoro Giovannini interrogati sul pieno rispetto delle norme locali su lavoro e previdenza per il personale a contratto locale impiegato in Australia.
“L’Amministrazione degli Esteri ha dato seguito alla piena applicazione della Convenzione fiscale tra Italia e Australia operando le ritenute fiscali da lavoro e previdenzaversare al fisco australiano ma non ha ancora adottato le norme locali che prevedono, per il sostituto d’imposta, anche i versamenti obbligatori ai fondi previdenziali e la copertura assicurativa per malattia e infortuni. Tale obbligo si applica a tutto il personale a contratto italiano e a contratto locale e riguarda i regimi denominati rispettivamente "superannuation" e "workers compensation".
Nell’interrogazione si chiede quali immediate iniziative si intendano intraprendere per disporre il passaggio dal regime previdenziale italiano INPS a quello locale facente capo alla Superannuation, di tutto il personale a contratto (nazionale italiano e locale) in servizio presso la rete diplomatico consolare in Australia e quali urgenti ed immediate iniziative si intendano adottare per garantire il passaggio dall’INAIL al regime assicurativo locale "workers compensation", in considerazione degli obblighi e responsabilità derivanti dalla piena applicazione della legislazione locale in materia di prevenzione degli infortuni e di assicurazione malattia.
Ritengo indispensabile – che anche in questa fase delicata e difficile per il nostro Paese vengano rispettati in pieno sia gli accordi internazionali che le norme relative a lavoro e previdenza.
INTERROGAZIONE A RISPOSTA SCRITTA 4/01264

FEDI (PD): LA LEGA DEGLI INSULTI – ROMA, 15 LUGLIO 2013
Dobbiamo condannare con fermezza gli insulti che il Senatore Calderoli ha rivolto alla Ministro Kyenge. Calderoli E dobbiamo tutti considerarci offesi per la gravità del suo attacco alle Istituzioni. Un attacco alle Istituzioni della Repubblica è un attacco a tutti noi. Non vi è giustificazione alcuna per le offese personali, sia quando arrivano dalla Lega Nord, da suoi dirigenti e da esponenti della sua base politica, in direzione di un Ministro della Repubblica, sia quando sono pronunciate da un Senatore della Repubblica che ricopre anche il ruolo di Vice Presidente del Senato.
Non è più possibile qualificare questi attacchi come semplici “battute”, o considerarle dialettica politica o, peggio, creare le condizioni per una sorta di assuefazione al “peggio” che la politica italiana è in grado di offrire.
La condanna deve essere severa ma non è più sufficiente. Dobbiamo chiedere che il Vice Presidente del Senato della Repubblica si dimetta. Non è concepibile, infatti, che l’incarico istituzionale ricoperto da Roberto Calderoli contraddica lo spirito e la lettera dell’art. 3 della Costituzione:
“Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono uguali davanti alla legge senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali o sociali”. In che misura la cittadina Kyenge è diversa dal cittadino Calderoli, o da ogni altro cittadino dell’amato Nord, da meritare una offesa personale?
Credo sia urgente in questo Paese approvare norme più chiare e incisive su tutte le forme di intolleranza e razzismo, anche quando queste si celano dietro la barbarie delle offese ad personam.

GOVERNO – RAZZISMO: KYENGE, A NOVEMBRE PIANO NAZIONALE IN Cdm – 30 Luglio 2013
NO AL RAZZISMO Il ministro per l’Integrazione, Cecile Kyenge, insieme al viceministro Cecilia Guerra, porterà a novembre in Consiglio dei ministri un Piano nazionale d’azione contro il razzismo, la xenofobia e l’intolleranza. "Il piano che stiamo elaborando – ha spiegato il ministro – parte dalle sollecitazioni della società civile.
È un piano che dovrà essere portato in Consiglio dei ministri proprio per l’urgenza di questo problema. Visti gli atti di razzismo e la violenza con cui avvengono, credo sia il momento da una parte di applicare gli strumenti legislativi che già ci sono ed eventualmente di rafforzarli. Prima di fare nuove leggi, cominciamo ad applicare quelle che abbiamo”.
”Dall’altra parte – ha proseguito il ministro – bisogna agire sulla comunicazione e sui giovani: abbiamo il dovere di far crescere i nostri figli con una cultura diversa, perché le diversità sono ricchezze e la responsabilità è di ciascuno di noi".
Per approfondimenti:
Schema del Piano contro il razzismo – file pdf

NOVITÀ – INTEGRAZIONE, NASCE IL PORTALE DELLA LINGUA ITALIANA
È on line dal 26 giugno il portale della lingua italiana, il nuovo strumento realizzato dai ministeri dell’Interno, dell’Istruzione, dell’Università e della Ricerca (Miur) e da Rai Educational per aiutare gli stranieri a imparare l’italiano. dante alighieri
Cofinanziato dal Fondo europeo per l’integrazione di cittadini di Paesi terzi (Fei), il sito è un’utile opportunità per apprendere l’italiano di base e avvicinarsi ai principi della Costituzione e condividerne valori, diritti e doveri e per comprendere i vari aspetti della vita civile del Paese nel quale si è scelto di vivere.
Il Portale è diviso in due sezioni principali. La prima volta a promuovere l’apprendimento della lingua con test e materiali divulgativi predisposti dal Miur. L’altra dedicata alla cultura civica e vita civile e alla promozione di una cittadinanza attiva propone documenti e normative, ma soprattutto la diffusione della conoscenza della Carta Costituzionale. Il tutto tradotto nelle lingue dei gruppi stranieri maggiormente presenti in Italia.
Fonte: Ministero dell’Interno
Per approfondimenti Il portale della lingua italiana

CIRCOSCRIZIONE ESTERO
TUNISIA – FEDI (PD): Positivo incontro del Circolo Valenzi di Tunisi – Roma, 16 luglio 2013
Importante incontro, a Tunisi, del Circolo Maurizio Valenzi del Partito Democratico. Iscritti, dirigenti e simpatizzanti hanno incontrato l’On. Marco Fedi, deputato eletto nella ripartizione Africa, Asia, Oceania e Antartide.
Nell’incontro sono stati affrontati, anche con toni critici, i temi legati al momento politico nazionale e all’inedita maggioranza Parlamentare che sostiene il Governo Letta. Il Circolo ha inoltre discusso i temi della crisi economica e le proposte per affrontarla oltre alla necessità di urgenti riforme istituzionali.
Sono state discusse le criticità del dibattito interno al PD, anche in vista del congresso, con la piena disponibilità e l’impegno di tutti a proseguire il percorso di rafforzamento del Partito Democratico.
MAURIZIO VALENZI, A NAPOLI NEL 1975. A SINISTRA ENRICO BERLINGUER
Il Circolo Valenzi di Tunisi ha elaborato una proposta di calendario di lavoro per i prossimi mesi da proporre al PD, mettendo in calendario proposte di riflessione sui nuovi flussi migratori, sulla transizione democratica nei Paesi del Mediterraneo e sul voto degli italiani all’estero.
In particolare il Circolo Valenzi propone una discussione su:
il voto degli italiani all’estero (la circoscrizione estero, le modalità di voto e la riforma della legge 459 del 2001, i risultati delle elezioni 2013, panoramica sulle proposte presentate in vista della riforma della legge elettorale, posizione del PD); la nuova emigrazione italiana, con particolare riferimento al Mediterraneo e al Maghreb – Presentazione di testimonianze e/o pubblicazioni sulle migrazioni; la transizione democratica nei Paesi del Mediterraneo – Analisi del contesto internazionale e nazionale relativo alle rivoluzioni arabe in presenza di personalità del mondo politico tunisino; la comunità italiana a Tunisi con focus sulla comunità siciliana – Con invito al governatore della Sicilia Rosario Crocetta.

AUSTRALIA – 50 ANNI DI STORIA AL SERVIZIO DEI FRIULANI D’AUSTRALIA E DEL NEW SOUTH WALES
Mezzo secolo di attività al servizio dei friulani di Sydney e d’Australia. La novità editoriale regionale “Sot la Napè”, che ho ricevuto con piacere da John Colussi, racconta la storia dei friulani di Sydney. È una storia di arrivo, lavoro, impegno, integrazione e successo. È anche un storia di sofferenze, lontananze, discriminazioni e paure, superate grazie alla nostra capacità, alla nostra forza e coraggio. Superate anche con le politiche dell’integrazione e del multiculturalismo di un grande paese come l’Australia.
Questa grande storia australiana, italiana e friulana ci consente oggi di guardare con serenità al futuro. Il futuro è fatto di opportunità di lavoro, di crescita e di scelte economiche ma anche di società solidali e giuste. Solidali tra generazioni e con i più deboli. Giuste per garantire pari opportunità, meritocrazia, lotta a i privilegi e all’evasione fiscale.
La perdita di speranza dei giovani, raccontata bene nell’intervista a Francesca condotta da John Colussi, è oggi perdita di fiducia nella capacità di cambiamento. Eppure la politica, che oggi appare legata alle sorti di uno, potrebbe davvero tornare a garantire speranza per i giovani. Qualche segnale positivo lo abbiamo costruito in questi pochi mesi di Governo Letta. Ma lavoro e impegno debbono continuare. Anche con toni critici. La prospettata chiusura dei Consolati di Adelaide e Brisbane va combattuta criticando le responsabilità politiche di chi vuole sacrificare i servizi per mantenere i privilegi della casta dei diplomatici.
Grazie quindi alla forza dei friulani e a questa splendida iniziativa editoriale che seguirò con interesse e simpatia. On. Marco Fedi, Roma

50 YEARS OF HISTORY, SERVING THE FURLAN ITALIAN AUSTRALIAN COMMUNITY OF AUSTRALIA AND NEW SOUTH WALES

Half a century of service and activity for the Furlan community of Sydneyand Australia.
The new regional publication “Around the Fireplace”, that I received from John Colussi, tells the story of the furlan community of Sydney. It is a history of arrival, work, commitment, integration and success. It is also a history of suffering, emotional distress, discrimination and fears, all defeated thanks to our strength and courage and capacity to be a community. Also defeated by the integration and multicultural policies developed by Australia.
This common Australian Italian and furlan history, allows us to look at our future confidently. A future made of employment opportunities, growth, and economic and political choices but also based on a just and equitable society. A society that needs solidarity between generations and with the less fortunate. An equitable and just society to guarantee equal opportunities and merit and to fight privileges and tax evasion.
The incredible loss of hope told by Francesca, interviewed by JohnColussi, is a loss of trust in the capacity to change Italian society. But politics, that today appears to be linked to the destiny of one, can deliver a new sense of hope, trust and confidence. We have witnessed some positive changes in the few months of the Letta Government. But our work and commitment has to continue. Even with strong criticism of the Government choices like the decision to close the Consulates of Adelaide and Brisbane. We have to fight those who wish to sacrifice services and maintain privileges for Diplomats.
Thank you for your strength and for this splendid editorial initiative that I shall follow with interest. On. Marco Fedi, Rome

 

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