10677 DECRETO CANCELLIERI..SULLE CARCERI ANCORA PROPOSITI NESSUN FATTO………

20130620 09:59:00 guglielmoz

Ho avuto modo di leggere lo schema di decreto-legge del ministro Cancellieri dal titolo "Disposizioni urgenti per contrastare il sovraffollamento delle carceri e in materia di sicurezza". Si tratta di un testo di 26 articoli divisi in cinque capitoli.
LINK
http://www.huffingtonpost.it/francesco-lo-piccolo/decreto-cancellieri-sulle-carceri-ancora-propositi-nessun-fatto_b_3447706.html[b][/b][b]

In tutto sono sedici pagine e a una prima e veloce lettura più che affrontare il problema del sovraffollamento nelle carceri sembra l’ennesimo pacchetto sicurezza con inasprimenti e aumenti di pene, con l’introduzione di nuovi reati come il furto d’identità, con la proroga fino al 2016 delle norme che consentono l’arresto in flagranza per disordini durante le manifestazioni sportive.

Per non scontentare nessuno (come ad esempio coloro che vedono il progresso solo nella alta velocità e si dimenticano che al sud e in Sicilia per fare cento km alle volte ci vogliono tre treni, tre cambi e dieci ore di viaggio), c’è anche l’allargamento dell’area del cantiere Tav che è sottoposto al controllo delle Forze armate. Non per ultimo, nel decreto c’è anche l’arresto con pena fino a 10 anni e la multa da 1.000 a 20.000 euro per i ladri di rame.

Sonni tranquilli dunque per i vari Grillo
, per coloro che si credono padani, per i tanti preoccupati per un ennesimo svuota carceri con i delinquenti tutti liberi.

Perché, a leggere sempre la bozza di decreto, mi pare che le norme che permettono la libertà anticipata e/o i domiciliari riguardino: 1) reati che prevedono pene fino a tre anni e dopo eventuale decisione del giudice di sorveglianza (ma è un provvedimento che esisteva già in forza della legge 165/98 Simeoni Saraceni); 2) reati punibili fino a sei anni ma limitatamente nei confronti di persone tossicodipendenti che hanno bisogno di cure appropriate in comunità o altro; 3) reati fino a quattro anni limitatamente a persone ultra settantenni, malati gravi, donne incinte, giovani fino ai 21 anni di età.

Bello sforzo!! Non so se arriveremo alla fatidica cifra di quattromila in libertà…anzi, ne dubito assai. In tutti i casi difficile credere che siano queste le misure utili e necessarie a superare l’emergenza carcere e ridurre il sovraffollamento (67 mila detenuti per 40-45 mila posti).

Dello stesso avviso del resto anche Donato Capece, segretario generale del Sappe
, Sindacato autonomo di polizia penitenziaria. Come altrettanto è certo che non sono le nuove carceri che si vorrebbero costruire (come è stato detto nei giorni scorsi) l’altra strada per risolvere l’emergenza delle celle strapiene dove, come dice Ascanio Celestini

, un detenuto vive in 7 mq, un metro quadrato in più di quello che viene concesso a un maiale in una porcilaia.

Se i soldi ci sono – mi dicono spesso i detenuti che fanno parte dei laboratori di Voci di dentro

– forse sarebbe meglio spenderli per mettere a norma quelli esistenti e per favorire attività lavorative all’interno degli istituti. Ad esempio, alla manutenzione e alla ristrutturazione potremmo pensarci noi. In questo modo il nostro tempo dentro non sarebbe più tempo perso e buttato.

Sempre in merito alle belle idee di costruire nuove carceri (idee che piacciono certo ai costruttori) c’è una domanda che resta senza risposta: come si pensa di coprire la sorveglianza se già oggi mancano 8 mila agenti di polizia penitenziaria?

Ed è di poche settimane fa una protesta della polizia penitenziaria davanti al carcere di Pescara

: anche lì poco più di 100 agenti a fronte di 300 detenuti. Senza dimenticare che un po’ in tutta Italia mancano direttori, che più di uno è costretto a reggere due Istituti spostandosi dall’uno all’altro; che non ci sono a sufficienza né medici, né educatori, né psicologi…

Meno male che stiamo parlando di "disposizioni urgenti per contrastare il sovraffollamento". Altro che montagna che ha partorito il topolino…quello che sta apparendo è solo fumo. Certo – mi fanno notare gli amici di Ristretti
– il decreto cancella buona parte della "ex Cirielli" e quindi gli ostacoli all’ammissione alle misure alternative per i recidivi, ma non c’è alcuna traccia di aumento della liberazione anticipata (art. 54 OP)e nemmeno di un ampliamento della Legge 199/2010.

Insomma forse c’è solo la volontà e la buona intenzione, vedi ad esempio le norme relative alle modifiche alla legge 26 luglio 1975, n. 354 dove, sempre nella bozza si scrive che i "detenuti e gli internati possono essere assegnati a prestare la propria attività a titolo volontario e gratuito nell’esecuzione di progetti di pubblica utilità in favore della collettività da svolgersi presso lo Stato, le regioni, le province, i comuni o presso enti o organizzazioni di assistenza sociale e di volontariato. Si applicano, in quanto compatibili, le modalità previste nell’articolo 54 del decreto legislativo 28 agosto 2000, n. 274". Appunto buoni propositi…per i fatti si vedrà.
(di F. Lopiccolo)

 

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