10672 E’ scomparso a Mestre Loris Andrioli, presidente dell’Ulev – Veneto

20130618 15:24:00 redazione-IT

Il 13 giugno scorso è scomparso a Mestre, il compagno Loris Andrioli, fondatore e presidente, per molti anni, dell’Unione Lavoratori Emigrati Veneti. Loris era stato anche tra i fondatori della Filef e della Fiei e il suo percorso di impegno sociale e politico si è sempre incrociato con una permanente attenzione ai diritti dei cittadini migranti. Tra la fine degli anni ’70 e l’inizio degli ’80, si impegnò per assistere molti giovani italo-argentini che rischiavano la propria vita sotto la dittatura militare, con ripetute missioni nel paese sud-americano. Non dimenticheremo la sua cortesia e gentilezza nè la sua accortezza politica, mai superficiale e sempre decisamente schierata a favore dei meno fortunati. Alla sua famiglia e all’Ulev le sentite condoglianze della Filef, della Fiei e della nostra redazione.

[b]Loris Andrioli: 3 giugno 1939 – 13 giugno 2013[/b]

Figlio di madre cattolica osservante e padre agnostico, Loris Andrioli viene coinvolto giovanissimo, nelle manifestazioni per l’italianità di Trieste e contro la pretesa di annessione della città da parte della Jugoslavia guidata da Josip Broz Tito. Durante una manifestazione in piazza Barche entra in contatto con un operaio della Lavorazione Leghe Leggere che lo invita nella sede del PCI di via Torino.

Dopo questo primo approccio, Andrioli inizia a frequentare il movimento giovanile del PCI e nel 1956 si iscrive alla FGCI. Sempre negli stessi anni Andrioli inizia a lavorare in un panificio, continuando a studiare al mattino.

Nel 1958 partecipa a un corso trimestrale di formazione per giovani quadri del PCI a Reggio Emilia. Nel 1960 i dirigenti del PCI veneziano gli propongono un corso alla scuola centrale del Komsomol (Mosca), ovvero la scuola internazionale di formazione per giovani dirigenti dei partiti comunisti. Andrioli accetta.

Al ritorno da Mosca – alla fine del 1961 – sino al 1964, Andrioli è segretario provinciale della FGCI, quindi funzionario a tempo pieno per il partito come responsabile di zona della Rivera del Brenta. Visto che le condizioni economiche dei «funzionari di zona» erano molto precarie, Andrioli decide – nel gennaio del 1967 – di andare a lavorare in un’impresa elettromeccanica (Elektrom) di Porto Marghera dove si impegna nella FIOM. In seguito diventa coordinatore dei lavoratori delle imprese.

Nel 1970 Andrioli si candida per le elezioni amministrative in provincia di Venezia ed è eletto consigliere nelle file del PCI. Nella successiva tornata elettorare (1975) è eletto in provincia e diventa assessore alla Sanità nella giunta Lucio Strumendo.

Nel 1980 è eletto dai cittadini di Favaro Veneto presidente del primo consiglio di circoscrizione a elezione diretta (i precedenti presidenti sono nominati dal consiglio comunale).

L’anno seguente è eletto presidente della casa di riposo di Mestre. Nel 1987 lo SPI e il direttivo dei pensionati di Venezia gli propongono di impegnarsi a tempo pieno nel sindacato dello SPI di Chioggia, Marcon e Quarto d’Altino.

Andrioli accetta, diventandone segretario. Nell’estate del 1994, in prossimità del congresso della CGIL, Andrioli si dimette dall’incarico nello SPI per essere eletto consigliere comunale nella prima amministrazione di Massimo Cacciari.

Fin dagli anni ’70 fu componente del gruppo dirigente della Filef Nazionale e diede vita alla struttura regionale dell’Ulev di cui è stato presidente per molti anni. Faceva parte della direzione nazionale della Filef e della Fiei, di cui era stato, per entrambi, tra i fondatori.

 

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