10598 Esponenti Circoscrizione Estero PD : “rompere indugi, votare Rodotà”

20130418 19:21:00 redazione-IT

“Sono già oltre 200 i dirigenti ed esponenti della Circoscrizione Estero del PD che chiedono ai Parlamentari e alla Direzione del PD di raccogliere la spinta al cambiamento arrivato dal corpo elettorale italiano e di votare con convinzione Stefano Rodotà. E lo fanno aderendo in massa all’appello lanciato in Italia da Michele Serra, Carlo Petrini, Salvatore Settis, Dario Fo ed altri esponenti della cultura”. E’ quanto afferma Luciano Neri, responsabile della Consulta Italiani nel Mondo del PD e componente del Cgie ( Consiglio Generale Italiani all’Estero ) che aggiunge :

“ la scelta di un candidato come Marini ha diffuso un motivato sconcerto che dai gruppi parlamentari agli iscritti, ai simpatizzanti ed elettori del Pd, sta dilagando anche nelle nostre realtà all’estero, trasformandosi in giusta protesta. Marini, al di là della sua vicenda politica e personale, rappresenta un’altra era politica, spacca il PD e il centrosinistra, rafforza e rilancia il ruolo di Berlusconi e nasce da un accordo di una parte del gruppo dirigente del PD con il padre/padrone del PDL.

E’ una scelta incomprensibile e suicida e, ne sono certo, – afferma Neri – non condivisa dalla maggioranza dei militanti e degli iscritti del PD. Politici e giornalisti interessati hanno avanzato in queste ore infondati accostamenti con precedenti votazioni nelle quali il Presidente della Repubblica fu eletto alla quarta votazione con una maggioranza non ampia. La candidatura Marini di oggi non c’entra niente con quei precedenti poiché Napolitano e altri comunque sono stati votati ed eletti dal centrosinistra e dalle componenti democratiche, non da una destra compatta e da un pezzo della sinistra che per questa contraddizione si spacca come avverrebbe oggi”.

Il documento dei 200 dirigenti, iscritti ed elettori della Circoscrizione Estero del PD chiede ai Parlamentari e al Partito di votare Rodotà, o comunque per un candidato che raccolga la spinta al rinnovamento, della politica, dei partiti e dei gruppi dirigenti, emersa con il voto degli italiani. Qualsiasi accordo con Berlusconi e il Pdl sarebbe un suicidio politico per il PD e il peggior danno che si potrebbe fare all’Italia e agli Italiani, ovunque residenti”.

Ufficio stampa
Consulta Italiani nel Mondo
p/informazioni 3493065536

 

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