10570 Spagna cambia costituzione: prelievi dai conti possibili.

20130322 03:26:00 guglielmoz

A proposito di Cipro ed ora cosa faranno Italia, Portogallo, Irlanda ecc. La Shock Economy corre più veloce del nostro pensiero, la scuola di Chicago di M Friedman e´ arrivata anche in SPAGNA. (ndr) Un conflitto armato tra nazioni ci riempe di orrore. MA LA GUERRA ECONOMICA NON E´ MIGLIORE DI UN CONFLITTO ARMATO. Quest´ultimo e´come una operazione chirurgica;´LA GUERRA ECONOMICA E UNA TORTURA PROLUNGATA. E la devastazione che produce non e´ meno terribile di quella descritta nella letteratura sulla guerra propriamente detta. Non pensiamo all´altra guerra perché ´siamo abituati ai suoi nefasti effetti (…)Il movimento contro la guerra e´giusta. Prego perché ´abbia successo. Ma non posso evitare il LANCINANTE TERRORE che quel movimento fallirà ´nel suo intento se non arriverà ´toccare le radici del male:
l´ AVIDITÀ UMANA M.K. Gandhi- 1926(non e´cambiato nulla)

Il contagio e’ gia’ in atto. Mentre il ministro spagnolo dell’Economia Luis De Guindos ha proclamato in Senato che “i depositi in banca sotto i 100 mila euro sono sacri e che i risparmiatori non si devo allarmare”, la Spagna ha cambiato una norma costituzionale che consente una tassa sui depositi delle banche. Una norma prima proibita per legge, che potrebbe in caso di bisogno aprire la strada a un prelievo forzoso una tantum dai conti bancari, nella forma di una tassazione dei risparmi. Il concetto e’: se le banche vengono tassate dallo Stato, a chi faranno pagare il conto se non ai correntisti?
Per il momento lo stato sostiene che tale tassa, che gli istituti dovranno pagare allo Stato in proporzione all’entita’ dei propri depositi, “non sara’ molto piu’ alta dello 0%” e che e’ rivolta a quelle regioni che “non hanno compiuto alcuno sforzo per raccogliere entrate fiscali”.
Nel frattempo l’esecutivo in Nuova Zelanda sta valutando l’ipotesi di imporre in futuro una confisca in stile cipriota dei risparmi, per evitare un eventuale crack delle banche.
Come riporta il quotidiano spagnolo El Pais, il ministro della Pubblica Amministrazione, Cristobal Montoro ha difeso la misura, sottolineando che la sua presenza nella costituzione e’ giustificata dalla volonta’ di uniformare la pressione fiscale tra le varie regioni della nazione indebitata.
Il governo sta preparando una proposta di legge sull’ammontare che le banche dovranno versare alle casse pubbliche. Anche se una misura simile potrebbe rappresentare una violazione dei movimenti liberi di capitale in Europa, e quindi essere bloccata dalla Commissione Ue, cosi’ com’e’ strutturata lascia la porta aperta a una tassazione dei risparmi dei cittadini, che potrebbe tradursi in un imposta patrimoniale in stile cipriota.
A proposito di capitali, per scongiurare la fuga dei ricchi patrimoni russi, Cipro sta studiando il varo di un piano di emergenza che prevede il controllo dei capitali, tra cui l’imposizione di limiti sui prelievi giornalieri dai conti bancari e di un tetto alle somme di denaro che possono essere prelevate per via elettronica dal paese. Nonche’ l’introduzione di controlli di frontiera piu’ severi, nel tentativo di mettere un freno alla fuoriuscita di capitali dal paese mediterraneo.
Il tutto mentre jet carichi di denaro appartenente agli oligarchi russi stanno volando via dalla piccola isola, che con la sua crisi finanziaria ha aperto il vaso di Pandora in Europa.
da Wallstreetitalia.com

 

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