10364 È bene che gli italiani conoscano gli eventi argentini

20130117 16:03:00 redazione-IT

[b]di Vittorio Galli (Buenos Aires)[/b]
Chi in Italia ha pensato ad una crisi economica argentina è caduto in un grossolano errore. Nel 2001 il governo argentino aveva riportato la propia moneta alla quotazione reale, abolendo la parità col dollaro che era stata istituita 10 anni prima e in questa decade si è vista la caduta del turismo e del commercio estero; una situazione della quale hanno approfittato altri paesi che invece hanno potuto esportare i loro prodotti verso l’Argentina. Da qui il forte debito verso l’estero.

Il motivo della parità col dollaro era stato avanzato dal governo di allora, appoggiato dagli USA, per la possibilità di creare infrastrutture interne e sviluppare un’industria di trasformazione dei propri prodotti.

Ma in parte a causa dell’incapacità politica, in parte per non aver creato una programmazione seria ed adeguata per uno sviluppo ordinato, ed un po’ per l’azione di taluni paesi esteri che sono intervenuti per fare in modo da sfruttare a loro favore tale situazione, i buoni proprositi iniziali sono franati. Quanto sta succedendo oggi, invece, dimostra il recupero di una produttività propria degli imprenditori italo-argentini, della volontà di progredire creando risorse personali ed anche di reinvestimento nel Paese a beneficio dell’intera collettività.

L’ondata di smarrimento politico-finanziario è terminata, ed oggi l’Argentina è determinanta come mai a riprendere il ruolo che le compete tra le grandi potenze mondiali. Gli investitori e gli imprenditori di grandi paesi come il Brasile e la Cina se ne sono resi conto, e capitalisti statunitensi già da tempo si sono inseriti in Argentina con notevoli benefici e con produzioni destinate ad essere esportate sia nei loro rispettivi paesi che in paesi terzi.

La realtà è che la potenzialità argentina è ancora vastissima: in pochi anni la produzione è triplicata e nei prossimi anni può ulteriormente triplicare. L’estensione territoriale, oltre 9 volte l’Italia con una popolazione di soli 41 milioni di abitanti, permette di svilupparsi enormemente, utilizando zone vergini e bonificando terre aride e incolte; e di questo i politici e gli imprenditori italiani dovrebbero approfittare.

Quale può essere l’interesse ad investire in Argentina? Investire per produrre per poi reinvestire, produrre ulteriormente e quindi ancora reinvestire: tre stagioni di produzioni e di crescita per ricavare quanto si otterrebbe in Italia in qualche decina di anni. Inoltre, con una politica estera adeguata, con una alleanza strategica mirata, con una collaborazione tra italiani (visto che quasi la metà della popolazione argentina è di origine italiana), i benefici reciproci sarebbero addirittura esaltanti.

Comprendere la realtà argentina significa pianificare uno studio di investimento produttivo e creare le condizioni per ottenere correttamente e a medio-breve termine una ricchezza per entrambi i paesi. Approfittino dunque gli italiani: le possibiità esistono concretamente e sono alla portata di quanti vogliano migliorare e crescere; si tratta di non perdere un’occasione che verrebbe utilizzata da altri.

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