10341 PIEMONTESI NEL MONDO

20130103 17:38:00 guglielmoz

ATTESE SPERANZE E AUGURI PER IL 2013 N 1 GENNAIO 2013..
M COLOMBINO MORTO L’EX PRESIDENTE DELLA REGIONE VITTORIO BELTRAMI

LA SCOMPARSA DI RITA LEVI DI MONTALCINI RICERCATRICE SCIENTIFICA – PREMIO NOBEL – SENATRICE A VITA
IL SALUTO DELLA SENATRICE ITALO-ARGENTINA MIRELLA GIAI DI ORGINE PIEMONTESE IN CHIUSURA DI LEGISLATURA

ARMANACH PIEMONTÈIS 2013

ATTESE SPERANZE E AUGURI PER IL 2013 N 1 GENNAIO 2013
L’occasione delle festività Natalizie ci ha creato quest’anno un insolito e voluminoso carteggio per auguri, solidarietà, consigli attraverso posta normale, e-mail, fax, telefono da parte delle nostre Associazioni e di tantissimi emigrati piemontesi, a cui non eravamo più abituati.
Sarà un riflesso di reazione alla crisi socioeconomica che ci sta sempre più isolando, o forse la reazione ad una minore attenzione delle Istituzioni impegnate nel loro travagliati impegni interni per le consultazioni politiche di fine febbraio, costringendo di fatto le Associazioni a serrare le file e ad infittire la rete della collaborazione per non sminuire il valore dell’unità, sia pur nella diversità della presenza nazionale ed internazionale.
Sta di fatto che si è trattato e si tratta di un segnale sicuramente positivo che bisogna raccogliere come impegno forte lanciato dal volontariato e dall’associazionismo in emigrazione, che sempre di più si colloca come punto fermo di “Internazionalità Piemontese” in un momento di confusione di valori e perdita di punti di riferimento.
La crisi o le crisi non possono infatti intaccare o accantonare il ruolo dell’associazionismo che non può essere usato, sorretto, dismesso, valutato a seconda dei vari momenti e della varie fasi alternative della politica delle nazioni.
Le associazioni sono composte dagli emigrati che profondamente sentono i valori della patria lontana, da sempre in attesa di provvedimenti, attenzioni, leggi e riconoscimenti da rendere operativi, per documentare riconoscere la parità fra Italiani in patria o nel mondo.
Nel nostro caso c’è una piemontesità da promuovere e da rivalutare perché sono le radici che danno all’emigrante la pienezza della personalità.
Il nostro impegno per il nuovo anno che stiamo iniziando è sicuramente la difesa e la realizzazione di una piemontesità intesa non come semplice valore di identità, ma come precisa convinzione di possedere una ricchezza culturale che caratterizza e contraddistingue la nostra gente.
Continuare in questo sforzo, far crescere questa coscienza con una sempre maggiore diffusione dei valori che sono sostanza della cultura piemontese, è la risposta che affidiamo a quanti con scritti, e-mail, telefonate, ci hanno fatto sentire l’orgoglio di rimanere sempre, in ogni angolo dell’emisfero, “più piemontesi dei piemontesi, e più italiani degli italiani”.
Ad incominciare con una grande festa del Piemonte da organizzare unitariamente in ogni associazione il 25 maggio prossimo, come da nostro invito trascritto su notiziario n.5 del maggio 2012 per ritrovarci come popolo unito e gente subalpina temprata a ogni necessità e all’orgoglio di una profondissima sensibilità culturale storica con la terra di origine. A quanti osservano che le associazioni sono frammentarie e disarticolate, è sufficiente una sola risposta che vale per tutti le obiezioni. E’ estremamente facile verificarne la validità e l’incidenza anche nell’isolamento in cui sono lasciate: basta guardare la loro esperienza, la loro capacità di organizzarsi, la loro presenza sul territorio, il loro cammino e il loro grado di rappresentanza, senza nascondere paure o temere sospetti, soprattutto quando operano con distacco da offerte clientelari o dall’indipendenza di una certa politica demagogica, quando essa più che ruolo di servizio si tramuta in oligarchia di potere.
È un grande sforzo di realtà progettuale, operativa e unità dialettica che sono chiamate, con la forza dei loro soci aderenti, a interpretare il ruolo di sentinelle oltre frontiera dei nostri valori.
Ora più che mai, che i piemontesi sentono e vivono le loro radici come elemento distintivo e qualificante della presenza nella società globalizzata: che credono possibile un ruolo attivo della società della diaspora nei processi di sviluppo del Piemonte e dei paesi nei quali vivono, che non accettano di diventare indistinti iceberg vaganti nell’immenso mare dell’omologazione culturale.
A tutti i piemontesi nel mondo, alle associazioni che li rappresentano, a quanti sentono il valore e l’orgoglio della piemontesità in Italia e all’estero il nostro caloroso augurio per il nuovo anno 2013.

MICHELE COLOMBINO MORTO L’EX PRESIDENTE DELLA REGIONE VITTORIO BELTRAMI
L’ex Presidente della Regione Piemonte, dal 1985 al 1990, Vittorio Beltrami è deceduto a Verbania il 28 novembre scorso. Il 27 settembre del 1986 aveva partecipato all’inaugurazione del Monumento Nazionale all’Immigrato Piemontese e Casa Piemonte a San Francisco in Provincia di Cordoba (Argentina) assieme a 300 piemontesi provenienti dal Piemonte.

LA SCOMPARSA DI RITA LEVI DI MONTALCINI RICERCATRICE SCIENTIFICA – PREMIO NOBEL – SENATRICE A VITA
È deceduta a Roma nella sua abitazione domenica 30 scorso la Professoressa Rita Levi di Montalcini nata a Torino dove aveva conseguito gli studi universitari prima di approdare agli altissimi incarichi di prestigio nazionali ed internazionali fra cui il Premio Nobel per la medicina nel 1986 e la nomina a Senatore a vita nel 2001.
Molto attaccata alla proprie radici piemontesi aveva presenziato (nonostante l’età già avanzata) nel Comune di Ferrere – Provincia di Asti, ceppo originario della famiglia, alle manifestazioni del gemellaggio con il Comune di La Francia – Provincia di Cordoba – Argentina realizzato nel 1998, proposto dall’Associazione Piemontesi nel Mondo.
Nel 1938, in quanto ebrea, fu costretta dalle Leggi Razziali ad emigrare in Belgio. Nel 1947 proseguì le sue ricerche all’Università di Washington.
L’associazione Piemontesi nel Mondo esprime ai famigliari le più sentite condoglianze e il ricordo per la grande scienziata piemontese.

IL SALUTO DELLA SENATRICE ITALO-ARGENTINA MIRELLA GIAI DI ORGINE PIEMONTESE IN CHIUSURA DI LEGISLATURA
Care amiche e amici,
uso questo termine per rivolgermi a voi proprio perchè, per me l’amicizia è un valore importantissimo. Questa Legislatura sta per volgere al termine e in tutti questi anni in cui ho fatto la spola avanti e indietro da un continente a un altro con tutte le difficoltà che non sono certo mancate, ho sempre e comunque pensato a Voi. Siete stati Voi la vera forza che mi ha spinto a lottare e ad andare avanti, sempre.
Siete stati la sveglia al mattino quando dovevo recarmi in Senato per votare o presentare dei provvedimenti che puntualmente ho provveduto ad inviarVi, un abbraccio quando a volte ero sconfortata dai fatti parlamentari. I miei affanni, le mie apprensioni, sono sempre state ripagate dall’affetto e dalla stima che godo nei Vostri confronti.
Ho sempre creduto che dentro ognuno di noi c’è qualcosa dei nostri amici, un nostro possibile modo d’essere, il riflesso di una della altre identità che potremo assumere. È con questo spirito che ho continuato a lottare e a vivere e l’ho capito solo grazie a Voi.
L’incarico che ho ricoperto in questi anni mi ha insegnato tante cose e lavorare assieme al gruppo dell’UDC di Gianpiero D’Alia mi ha fatto sentire parte di una bella squadra di persone oneste e coraggiose che con grande vocazione hanno rispettato i miei ideali e condiviso con me scelte importanti.
Ma più di tutti debbo ringraziare l’Italia, dove sono nata, e l’Argentina, dove ho vissuto in tutti questi anni, per me non sono state solo due Paesi, sono state due sorelle che suppur così geograficamente distanti, si sono sempre amate. All’Italia, all’Argentina, al Collegio Elettorale America Latina e a Voi devo dire grazie a queste due nazioni che per me sono state e rimangono una sola Patria.
Sen. Mirella Giai

ARMANACH PIEMONTÈIS 2013
L’Associazione Monginevro CulturaCultura, Storia e Tradizioni del Piemonte ha provveduto a stampare l’armanach piemontèis 2013.
Suggestivo e classico Almanacco Piemontese, in carta patinata, a spirale. Un comodo e prezioso calendario da muro che con i suoi 365 proverbi della tradizione storico – popolare piemontese, è anche un estratto dell’antica cultura a saggezza popolare che caratterizzava lo stile di vita delle generazioni di estrazione contadina e operaia che hanno vissuto in Borgo San Paolo nel corso del ‘900.
Le sue rare fotografie d’antan costituiscono un interessante documento storico su uno dei più popolari e dinamici quartieri torinesi, che nel secolo scorso accoglieva, oltre alla Lancia, centinaia di fabbriche metalmeccaniche, soprattutto del comparto automobilistico, che hanno scritto pagine di storia industriale di portata internazionale, e nelle quali hanno speso la loro vita lavorativa migliaia e migliaia di operai.

NOTIZIARIO INFORMATIVO a cura dell’ASSOCIAZIONE PIEMONTESI NEL MONDO e del MUSEO DELL’EMIGRAZIONE
Sede di FROSSASCO (TO) 10060 – Piazzetta Donatori di Sangue web: www.piemontesinelmondo.org

 

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