10318 PARLAMENTARI PD ESTERO: BERLUSCONI RIPORTA INDIETRO L’ITALIA

20121211 16:57:00 redazione-IT

L’irresponsabile sortita contro il Governo Monti di Berlusconi e di quello che resta del Pdl costituisce un fattore traumatico per una legislatura che, nell’interesse dell’Italia e dell’intera Europa, avrebbe dovuto concludersi in modo naturale e con la garanzia della regia istituzionale assicurata dal Presidente della Repubblica.
Non ci stupisce che ancora una volta Berlusconi e il Centrodestra di fronte agli interessi generali abbiano privilegiato lo spirito di parte e i toni populistici.

Ci preoccupa, piuttosto, il danno che ne viene per il Paese e per gli stessi italiani all’estero.
Al di là delle valutazioni di merito sulle politiche del Governo, è indiscutibile che Monti in pochi mesi abbia saputo restaurare l’immagine dell’Italia e recuperare quella credibilità che Berlusconi, come persona e come capo dell’esecutivo, aveva letteralmente deturpato. Per gli italiani all’estero una positiva immagine del proprio paese vale quanto l’aria che respirano. In più, la severa risposta della Borsa alla sortita berlusconiana, riapre una situazione di instabilità finanziaria che era stata appena superata a prezzo di sacrifici durissimi degli italiani, in particolare dei ceti medi e dei giovani in cerca di lavoro.
L’anticipazione della fine della legislatura e l’affossamento della legge elettorale non consente di portare in porto la riforma della legge sul voto all’estero, sulla quale un largo schieramento aveva raggiunto un accordo, e rischia di impedire anche che siano adottati alcuni necessari accorgimenti per innalzare i livelli di sicurezza del voto. Evitare che si ripetano le situazioni che nel passato hanno avuto come protagonisti, anche giudiziari, personaggi di centrodestra è interesse prima di tutto degli italiani all’estero, perché un loro primario diritto di cittadinanza sia difeso e la loro immagine sia salvaguardata.
Gli italiani, che stanno facendo grandi sacrifici per salvare il Paese, non meritano questi colpi alla schiena e gli italiani all’estero, che partecipano in qualche modo a questo sforzo (si vedano l’IMU, i trattamenti pensionistici, ecc.), meriterebbero maggiore considerazione e rispetto.
Gli uni e gli altri, insieme come quando si sono dovute superare altre prove difficili del paese, non consentiranno che sia interrotto un cammino di ripresa e un ritorno dignitoso dell’Italia nel mondo. La democrazia, soprattutto nelle verifiche elettorali come quella che ci aspetta, offre gli strumenti e le occasioni per superare positivamente questo difficile passaggio.

Farina, Fedi, Garavini, Narducci, Porta

 

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