10304 PLENARIA CGIE: Esposte in Assemblea le risultanze delle riunioni delle Commissioni tematiche

20121206 18:50:00 redazione-IT

[b]Dibattito intorno alle relazioni di Mauro Montanari, Franco Santellocco, Maria Rosa Arona, Mario Tommasi, Antonio Inchingoli, Domenico Marozzi, Pasquale Nestico[/b]
ROMA- Nel corso dell’Assemblea plenaria del Cgie, a chiusura della seconda giornata di lavori, si è parlato alla Farnesina delle riunioni delle varie Commissioni tematiche. E’ in primo luogo intervenuto Mauro Montanari (Germania) per la Commissione Comunicazione e Informazione che si è soffermato sulla riapertura di Rai International, ora Rai World, che si rivolgerà ai connazionali residenti fuori dall’Europa.

“La Commissione – ha spiegato Montanari dopo aver espresso soddisfazione per il ritorno del canale internazionale – richiede tuttavia un forte e chiaro gesto di discontinuità con le politiche del passato, ed un forte e chiaro gesto in favore dell’Italia nel mondo, anche tenendo conto delle forti potenzialità delle seconde e terze generazioni di italiani, decine di milioni di potenziali fruitori, le quali richiedono soprattutto la lingua, la bellezza del Paese dei loro padri, la sua cultura nelle diverse sfaccettature… Ci si aspetta dalla nuova direzione – ha proseguito Montanari auspicando un fattivo ascolto del Cgie per la formulazione dei palinsesti – un impegno non solo formale, che superi in qualità i miglioramenti già avvertiti nelle ultime gestioni”.

Per quanto riguarda invece l’informazione elettorale Montanari ha spiegato come in passato questa comunicazione non sia stata messa in campo in modo chiaro ed esaustivo dai mezzi di comunicazione pubblici provocando confusione fra i nostri connazionali nel mondo. Un servizio che dovrà sicuramente migliorare. Montanari ha poi segnalato, sia l’esigenza che la pubblicità elettorale a pagamento debba essere affidata in primo luogo ai mezzi di informazione per gli italiani e in lingua italiana presenti sul territorio, sia la riunione avuta dalla Commissione con il presidente della Fusie Giangi Cretti in cui si è parlato dei nuovi parametri di ammissione alle previdenze pubbliche per la stampa italiana all’estero, presenti nella nuova normativa in preparazione.

Fra i vari interventi sulla materia, oltre a quello dello stesso Cretti che sulla questione della pubblicità elettorale solo in italiano ha invitato ad una riflessione sulla competenza passiva dell’elettore, segnaliamo che la presidente della Consulta Emigrazione dell’Emilia Romagna, Silvia Bartolini, si è soffermata sulla positiva novità promossa dalla Rai di Tg Mondo Regioni. La Bartolini ha anche illustrato le finalità del seminario sulla diffusione della lingua e cultura italiana, in programma oggi, che si prefigge di fotografare l’esistente in materia per capire quale provvedimenti possano essere necessari per la preparazione del futuro. E’ poi intervenuto il consigliere Fernando Marzo (Belgio) che ha criticato le scelte di palinsesto ed il criptaggio dei programmi portato avanti all’estero dalla Rai.

Dopo le parole del presidente della Commissione Scuola e Cultura, padre Graziano Tassello che si è riservato di intervenire nel seminario in programma sulla lingua e cultura italiana ed ha ribadito la volontà di continuare ad impegnarsi con speranza in questo delicato settore, si è svolto un breve dibattito.

E’ poi intervenuto il presidente della Commissione Formazione, Impresa, Lavoro e Cooperazione Franco Santellocco che ha ricordato come nel giugno scorso le regioni del Nord Est abbiano aperto un dibattito tra aziende con l’obiettivo di individuare le opportunità e le complessità delle nuove forme di internazionalizzazione, dimenticando però di fare sistema e di guardare all’imprenditoria italiana all’estero. Santellocco ha poi segnalato come anche nelle iniziative volte all’internazionalizzazione del sistema universitario promosse dal Mae “non ci si è rivolti alle seconde e terze generazioni delle nostre comunità emigrate per favorire la presenza di giovani connazionali nelle nostra strutture universitarie”.

“La Commissione – ha aggiunto Santellocco – ritiene opportuno che in un prossimo futuro il Cgie incoraggi i parlamentari ad intraprendere azioni volte ad assicurare ai lavoratori la totalità delle protezioni assicurative e legali pari a quelle dei colleghi rimasti in patria in modo che chi va all’estero nei mercati stranieri possa scegliere dove stare . Questa Commissione – ha continuato Santellocco – chiede che il Cgie assuma l’iniziativa di perseguire con determinazione ogni possibile integrazione e sinergia con l’imprenditoria di lavoro dei connazionali all’estero, incoraggi l’internazionalizzazione del sistema universitario, reclami il diritto di avere voce all’interno della cabina di regia, valuti attentamente il sistema della delocalizzazione delle imprese e apra una riflessione sull’opportunità e l’esigenza di dare rappresentanza visibile a quelle comunità di connazionali che attualmente non sono rappresentate in sede al Cgie. Questa Commissione – ha concluso Santellocco dopo aver chiesto il ripristino dell’indennità di disoccupazione per i frontalieri italiani in Svizzera – ritiene quindi che la difesa dell’imprenditoria e del lavoro degli italiani all’estero non sia soltanto uno slogan”.

Dal canto suo il presidente della Commissione Sicurezza e Tutela Sociale Maria Rosa Arona, si è soffermata sulle sempre più complesse pratiche amministrative dei pensionati italiani all’estero che spesso portano alla creazione di indebiti ed appaino ancora più complicate per le pensioni di reversibilità. Dopo aver annunciato la nomina di Nazzareno Mollicone alla vicepresidenza della Commissione, la Arona ha sollecitato il pagamento dell’importo aggiuntivo di 154 euro per la rata di dicembre anche a coloro che hanno chiesto la detassazione alla fonte della pensione. Per quanto riguarda invece le procedure di certificazione dell’esistenza in vita la Arona ha spiegato come la Commissione sia consapevole degli sforzi compiti dall’Inps e dalla Citibank per la semplificazione delle procedure burocratiche. Rimane invece aperto il problema della corretta ed efficace informazione e comunicazione da parte dell’Inps che spesso per la trattazione delle pratiche usa sistemi differenti a seconda delle sedi coinvolte. Sottolineata infine l’esigenza di valorizzare il ruolo dei patronati che soprattutto in questo momento di crisi non devono subire il taglio delle risorse.

E’ poi intervenuto il membro del Comitato di Presidenza Dino Nardi che ha sottolineato l’impossibilità per i Comites di dotarsi di risorse aggiuntive che affianchino i contributi ministeriali e l’esigenza di andare oltre superare alla legge 153 del 1951. Nardi ha poi evidenziato la necessità di non minimizzare il ruolo svolto all’estero dai patronati e di far conoscere l’importante attività portata avanti dai patronati a favore dei connazionali e della rete consolare.

A seguire ha preso la parola il presidente della Commissione Diritti civili, politici e partecipazione Mario Tommasi che ha espresso le preoccupazioni della Commissione per l’eliminazione nella legge di stabilità dei capitoli di spesa per l’elezioni dei Comites e del Cgie e per i problemi di sicurezza connessi all’introduzione del voto elettronico . Tommasi si è poi soffermato sugli accorgimenti tecnici per una migliore segretezza del voto che riguardano in primo luogo la costituzione di un Comitato elettorale permanente da affiancare ai consoli, composto da rappresentanti di Comites, Cgie, mondo associativo e rappresentanti di lista. Una struttura che dovrebbe controllare le schede prima e dopo l’invio.

Chiesto inoltre un ampliamento dei tempi per la riconsegna dei plichi elettorali, che dovrebbero essere di dimensione non eccessiva, conservati in maniera adeguata e inviati con posta assicurata, e la creazione di un albo dei candidati nei vari paesi per controllo dell’effettiva residenza all’estero. Auspicata anche dalla Commissione un’attività comunicativa di ampio respiro temporale da parte dei consolati volta ad informare i connazionali sui contenuti della legge elettorale e caratterizzata da scelte comuni, fra i consoli e il comitato elettorale, per quanto concerne l’individuazione dei giornali a cui affidare la pubblicità istituzionale.

Dalla Commissione viene inoltre chiesta la stampa delle schede elettorali in Italia presso l’Istituto poligrafico dello Stato, il successivo invio documentato e controllato delle schede alle sedi diplomatiche di riferimento, la sostituzione dell’attuale certificato elettorale da inserire nelle buste con una busta contenente il numero dell’elettore, la verifica in loco degli indirizzi che provengono dal ministero dell’Interno sulla base dell’anagrafe consolare e la scelta appropriata di corrieri che consegnino i plichi elettorali che non potessero essere inviati per raccomandata. Auspicato infine dalla Commissione lo spoglio in loco delle schede presso i consolati e una modifica della legge elettorale che introduca una permanenza minima di residenza all’estero dei candidati che si presentano per la circoscrizione Estero (tre o cinque anni).

Dopo aver sollecitato il contributo dei consiglieri per il completamento della bozza di programma del seminario sulla rappresentatività, che si terrà nel giugno 2013, Tommasi ha segnalato la richiesta della Commissione di reintrodurre alla fine delle plenarie del Cgie la stesura di un documento finale, di discutere nell’assemblea la destinazione dei fondi di Bilancio del Cgie e di affrontare il problema del pagamento differito via trasferimento bancario delle diarie dei consiglieri e la soppressione dei prepagati per quanto riguarda i biglietti aerei di viaggio. Segnalato infine il rischio di un distacco fra il lavoro del Comitato di Presidenza del Cgie e l’Assemblea generale .

“Il Comitato di Presidenza – ha subito replicato il segretario generale Elio Carozza – non è separato dal Cgie, ma a causa della riduzione delle nostre risorse di gestione abbiamo dovuto sopprimere le assemblee continentali. Stiamo resistendo. Per quanto riguarda il bilancio – ha aggiunto Carozza – la legge dice che il Comitato di Presidenza indica le priorità di spesa e che la responsabilità amministrativa è del segretario esecutivo del Cgie. Anche per il rimborso delle spese bisogna adeguarsi alla normativa in vigore”. A seguire il segretario esecutivo del Cgie Stefano Verrecchia ha precisato come con la legge attuale siano necessari trasferimenti tracciabili con relativi allungamento dei tempi di rimborso per in consiglieri.

Dal canto suo il presidente della Commissione Stato, Regioni, Province autonome, Cgie Antonio Inchingoli ha sottolineato la necessità di rivalorizzare le Consulte regionali dell’emigrazione e di “sollecitare tutte le presidenze delle giunte regionali e la Conferenza delle regioni affinché non operino solo sul piano commerciale del ‘made in Italy’ ma abbiano a considerare il fondamentale ruolo delle Consulte regionali per l’emigrazione. Le stese Regioni – ha proseguito Inchingoli – dovrebbero coinvolgere i rappresentanti del Cgie delle varie regioni, coinvolgendo il variegato mondo associativo e operando all’estero e in Italia. La Commissione – ha aggiunto il presidente – auspica di un’armonizzazione delle regioni affinché trovino criteri comuni per la composizione delle Consulte in modo che risultino sul campo vere rappresentanze dei corregionali all’estero”. Inchingoli ha poi evidenziato come la Commissione, oltre a chiedere al ministro degli Esteri Terzi una chiara risposta politica sulla soppressione dei capitoli di bilancio per le elezioni dei Comites e del Cgie, auspichi la convocazione della IV Assemblea plenaria della Conferenza Stato Regioni Province autonome Cgie per rilanciare una nuova prospettiva delle politiche per gli italiani nel mondo.

Dopo l’intervento di Riccardo Pinna (Sud Africa), che ha ribadito le difficoltà connesse ai rimborsi per i consiglieri del Cgie, il vice presidente della Commissione Nuove Migrazioni e Generazioni Nuove Domenico Marozzi ha posto in evidenza l’esigenza di tenere conto nella riforma delle istituzioni degli italiani all’estero della presenza dei nuovi migranti e delle associazioni che stanno nascendo dai giovani nel mondo. Auspicata inoltre la creazione di un nuovo Comites, dotato di reali poteri ed autonomo, che possa salvaguardare le nostre comunità e rigenerarsi, nel caso di mancanza del numero minimo dei consiglieri, attraverso la cooptazione di uomini e donne residenti nelle loro circoscrizioni. Segnalato da Marozzi anche l’aumento dei giovani italiani che cercano lavoro all’estero senza un’adeguata preparazione e il bisogno, in vista delle prossime elezioni politiche, di una campagna informativa mirata sui giovani che utilizzi i nuovi mezzi telematici di comunicazione.

Ha poi preso la parola il consigliere Valter Della Nebbia (Usa) che ha auspicato la realizzazione di un seminario, capace di mettere insieme tutte le competenze del Cgie e di formulare un suggerimento articolato che dia nuovo impulso all’economia italiana. Per quanto concerne invece il seminario sulla rappresentanza Della Nebbia ha parlato della necessità di inquadrare questa tematica con un ottica rivolta la futuro per dare rispose ai diritti e alle attuali esigenze degli italiani all’estero e al contempo favorire l’utilizzo delle risorse dei nostri connazionali nel mondo per il bene dell’Italia. Un approccio all’analisi della rappresentanza che è stata pienamente condivisa dal segretario generale Elio Carozza.

A seguire è intervenuto Pasquale Nestico presidente della Commissione Tutela Sanitaria, che ha fatto il punto sulla situazione del questionario sociosanitario degli italiani all’estero. Un’iniziativa che però al momento ha ricevuto risposta solo dal 10% dei 112 Comites che hanno le domande . Per questo motivo il questionario verrà rispedito ai Comitati e le risposte dovranno pervenire entro il 31 gennaio 2013. Nestico ha inoltre auspicato un aumento nei prossimi anni delle risorse per l’assistenza diretta ed indiretta dei nostri connazionali.

Sono infine intervenute alcune rappresentanti del “Gruppo donne”. Marina Salvarezza (Ecuador) ha sollecitato una riforma che preveda la costituzione di Comites anche nei paesi con piccole comunità dove gli italiani non hanno oggi possibilità di essere rappresentati. Anna Ruedenberg (Svizzera) ha invece ricordato l’auspicio formulato dal sottosegretario De Mistura per una maggiore presenza delle donne nel Cgie.

(G.M.-Inform/eminews)

 

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