10035 In memoria di Luigi Sandirocco

20120714 15:15:00 redazione-IT

[b]di Andrea Amaro, vicesegretario del CGIE[/b]

Quando scompare un uomo la cui vita è stata dedicata alla lotta politica ed ad una causa, con dedizione, intelligenza ed anche con spirito critico, la memoria corre a cercare le tracce della sua esperienza ancora riconoscibili nella nostra realtà odierna.
Così mi è capitato di fare appena appresa la notizia della morte di Luigi Sandirocco, avvenuta a Pescara il 12 Luglio all’età di 91 anni, per scoprire che della sua vita e della sua esperienza tante e tante cose restano attuali e presenti nel nostro modo di fare politica, di occuparci di problemi sociali e dell’emigrazione.

Sandirocco iniziò presto il suo impegno politico e sociale, giovane ufficiale di complemento nella 2° guerra mondiale fu inviato sul fronte russo, dove fu fatto prigioniero.

Da quella tragica esperienza matura la sua adesione al Partito Comunista Italiano. Tornato in Italia fu, negli anni 50 del 900, fra gli organizzatori della lotta per il lavoro e le terre della piana del Fucino, successivamente eletto Sindaco di Luco dei Marsi, segretario regionale del PCI in Abruzzo, parlamentare alla Camera dei Deputati, consigliere regionale dell’ Abruzzo.

Molti di noi l’hanno conosciuto ed apprezzato come Segretario della Filef ( Federazione Italiana Lavoratori Emigrati e Famiglie) e come autorevole componente del Consiglio Generale degli Italiani all’ Estero.

Anche occupandosi con passione ed intelligenza dei problemi dell’emigrazione e, successivamente, anche dell’immigrazione in Italia, Luigi Sandirocco ha saputo mettere in campo un impegno appassionato ed intelligente, che gli ha conquistato il rispetto e l’ammirazione dei suoi compagni, ma anche dei suoi avversari.

Luigi Sandirocco sapeva catturare l’ attenzione e la simpatia, proprio perché un uomo di così forti principi ed ideali rifuggiva da ogni manifestazione di fondamentalismo e di settarismo, che sono invece espressione di un pensiero debole e di una attitudine opportunista.

Tanti decenni di impegno per la tutela degli emigrati italiani, per l’affermazione dei loro diritti, dentro processi di integrazione rispettosi delle diversità culturali ed il rafforzamento della rappresentanza dell’ emigrazione , Comites e Cgie, fino al riconoscimento del diritto di voto per corrispondenza, portano anche il segno di Sandirocco e della Filef, fra le più forti associazioni dell’emigrazione in Italia e soprattutto all’estero.

Anche negli ultimi tempi l’acutezza di giudizio e la curiosità di conoscere e comprendere le trasformazioni e le novità conseguenti, non hanno mai abbandonato Luigi Sandirocco, anche in questo di insegnamento per chi gli stava vicino.

Luigi Sandirocco resterà per sempre presente a chi gli ha voluto bene o ha avuto la fortuna di lavorare con lui.

 

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