10024 Riformadell’editoria: soddisfazione della Federazione Unitaria stampa italiana all’estero

20120713 15:44:00 red-roma

La Fusie ( Federazione Unitaria della Stampa Italiana all’Estero) esprime soddisfazione per l’approvazione definitiva della riforma dell’editoria, che contiene i contributi a favore dei periodici italiani pubblicati all’estero,per la quale la Federazione si è impegnata fortemente, con il sostegno della Federazione della stampa.

.RIFORMA EDITORIA: LA SODDISFAZIONE DELLA FUSIE Giovedì 12 Luglio 2012 19:43 ROMA aise – L’approvazione definitiva della riforma dell’editoria, questa mattina alla Camera, è stata accolta "con soddisfazione" dalla Fusie, Federazione unitaria della stampa italiana all’estero. Il testo divenuto legge contiene l’articolo 1 bis "Contributi a favore di periodici italiani pubblicati all’estero" fortemente voluto dalla federazione presieduta da Giangi Cretti.

L’articolo, sottolinea la Fusie in una nota, "reca una revisione sostanziale della precedente normativa per i contributi alla stampa periodica italiana all’estero. Questa nuova norma contribuisce a recuperare l’informazione italiana all’estero in un provvedimento che si occupa globalmente dell’editoria italiana, riconoscendogli la propria specificità e, allo stesso tempo, ne rafforza l’importanza e la necessità per il mantenimento, la trasmissione e la promozione della lingua e della cultura italiane".

Ciò, sottolinea la Fusie, "sia per il ruolo di collante tra i milioni di italiani all’estero e la realtà italiana, ma anche e soprattutto per il ruolo di strumento di promozione dello stesso Sistema Italia nel mondo".

"A questo punto – si rileva nella nota – assume prioritaria importanza l’impegno del Governo nel dare seguito ai diversi ordini del giorno, il cui accoglimento in sede parlamentare è stato motivato dal sottosegretario Peluffo con “l’intendimento che alcuni di essi troveranno applicazione in strumenti di normativa secondaria, altri nel ddl delega”, del quale ultimo inizia proprio oggi l’iter alla Camera. In questo senso, – conclude la nota – fondamentale sarà che la definizione del regolamento d’applicazione sappia recepire sia lo spirito delle indicazioni contenute nell’articolo 1 bis che le suggestioni contenute negli ordini del giorno e, ci auguriamo, le proposte avanzate in sede di audizione dalla Fusie

 

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