9972 Nichi Vendola : Spending review o “Decreto ammazza Italia”

20120708 08:10:00 red-roma

NICHI VENDOLA, Presidente di Sinistra Ecologia Libertà (SEL), ha dichiarato a proposito de decreto salva spesa:
Spending review ? No. Si tratta di un decreto ammazza-Italia. Il provvedimento è costruito senza cognizione precisa delle drammatiche conseguenze sociali, in particolar modo, gli effetti che si riverberano sui diritti dei cittadini. È un decreto che mette fortemente a rischio l’esercizio del diritto alla salute e può rappresentare un’ipoteca fatale sulla rete sanitaria e sulla cura, in una fase in cui le persone più povere già fanno fatica a poter esercitare il diritto alla cura e all’assistenza. Credo che l’insensibilità del Governo Monti sia stata clamorosa e l’interlocuzione con i rappresentanti degli Enti locali e delle Regioni assolutamente retorica. Gli effetti sono sotto gli occhi di tutti. Noi non possiamo che fare appello al Parlamento e alle forze politiche affinché abbiano consapevolezza del danno che viene inflitto al Paese.
Questo decreto è una ferita nei confronti della Costituzione per due motivi: innanzitutto, perchè la materia sanitaria è materia che prevede i poteri concorrenti del Governo e della Regione e, da questo punto di vista, in queste ore si è consumata una violazione.

DICHIARAZIONE DI NICHI VENDOLA, PRESIDENTE SEL:

Si tratta di un decreto ammazza-Italia. Il provvedimento è costruito senza cognizione precisa delle drammatiche conseguenze sociali, in particolar modo, gli effetti che si riverberano sui diritti dei cittadini. È un decreto che mette fortemente a rischio l’esercizio del diritto alla salute e può rappresentare un’ipoteca fatale sulla rete sanitaria e sulla cura, in una fase in cui le persone più povere già fanno fatica a poter esercitare il diritto alla cura e all’assistenza. Credo che l’insensibilità del Governo Monti sia stata clamorosa e l’interlocuzione con i rappresentanti degli Enti locali e delle Regioni assolutamente retorica. Gli effetti sono sotto gli occhi di tutti. Noi non possiamo che fare appello al Parlamento e alle forze politiche affinché abbiano consapevolezza del danno che viene inflitto al Paese.
Non si può immaginare che questa sia la strada per uscire dalla crisi, questa è la strada che ci precipita nella più buia delle crisi. Bisogna cambiare musica, cambiare modalità di approccio ai problemi della crisi economico-finanziaria. La Regione Puglia farà tutto il possibile dal punto di vista politico, istituzionale e giuridico per modificare in radice tale decreto. Credo che la cosa più importante da fare oggi sia appellarci alla responsabilità delle delegazioni parlamentari. Si tratta di un provvedimento che va corretto radicalmente, oppure bocciato.
Questo decreto è una ferita nei confronti della Costituzione per due motivi: innanzitutto, perchè la materia sanitaria è materia che prevede i poteri concorrenti del Governo e della Regione e, da questo punto di vista, in queste ore si è consumata una violazione del principio della leale collaborazione tra i diversi organi dello Stato. In secondo luogo, perché il diritto alla salute è un diritto di rango costituzionale e se tutti i Presidenti di Regione dicono che i provvedimenti adottati fanno saltare il circuito delle prestazioni e dei servizi nei confronti dei cittadini, credo che bisogna prendere sul serio tale richiamo. Nel Decreto non c’è una spending review, non c’è una radiografia di quali siano le zone d’ombra, gli sprechi, le giostrine affaristiche e corruttive; ci sono tagli che arrivano direttamente al cuore dell’organizzazione sanitaria; sono tagli inferti sulla carne viva dei cittadini. Nel nostro giudizio c’è un punto di non ritorno. Il Governo Monti ha osato andare laddove non era riuscito neanche il Governo Berlusconi: questo, per quello che mi riguarda, è davvero un punto di non ritorno.

 

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