9956 Golpe in Paraguay:la Cgil chiede perchè l’ambasciatore italiano era all’insediamento del golpista?

20120704 10:03:00 red-roma

La Cgil chiede al Ministro Terzi la ragione della presenza dell’Ambasciatore italiano alla cerimonia di insediamento di Federico Franco, il golpista che ha illegalmente deposto
il Presidente legalmente eletto, Fernando Lugo.
La deposizione illegale del Presidente Lugo è una violenta risposta dell’oligarghia terriera e delle grandi aziende multinazionali, tra queste ancora una volta in prima fila la Monsanto, alle lotte dei braccianti e dei contadini senza terra.
Dopo decenni di dittatura feroce e corrotta il Paraguay riprecipita nuovamente nell’illegalità e nell’autoritari-
tarismo.
La maggioranza dei paesi latino americani non riconosce il Presidente golpista e Mercosur ed Unasur , le grandi organizzazioni regionali dell’America del Sud, hanno sospeso il Paraguay.

La CGIL nazionale ha inviato la lettera, che pubblichiamo di seguito al Ministro degli Esteri Terzi chiedendo ragioni del comportamento del nostro nazionale e delle direttive che gli sono state impartite da Roma

Egregio Ministro
al pari di altre organizzazioni della società civile, di partiti e organizzazioni democratiche, la CGIL ha espresso viva preoccupazione per quello che appare un ben discutibile “impeachement” nei confronti del legittimo presidente del Paraguay, Fernando Lugo.
Come è noto, numerosi governi latino americani non hanno riconosciuto il governo del vice presidente della Repubblica, Federico Franco, e le Organizzazioni Regionali Unasur e Mercosur hanno sospeso il Paraguay dalle rispettive associazioni.
Apprendiamo con una certa sorpresa, quindi, che l’Ambasciatore italiano abbia deciso di di essere tra i pochi ad assistere al discorso di Franco davanti alle Camere, lo scorso primo luglio, decisione che è stata interpretata, dalla stampa locale, come un riconoscimento di fatto, da parte italiana, del governo nominato al posto di quello del legittimo Presidente eletto.
Pur comprendendo la delicatezza di relazioni diplomatiche che devono rispettare le istituzioni formali di altri Paesi, ci saremmo aspettati – e ci aspettiamo – una maggiore attenzione del Governo italiano alla democrazia sostanziale, al rispetto del voto degli elettori e alle relazioni con l’insieme dei Paesi dell’America Latina, che non considerano legittimo il governo Franco.
Le saremmo grati se volesse farci conoscere la posizione del Governo italiano e le eventuali iniziative che intende adottare per favorire il pieno ripristino della legittimità democratica in Paraguay, anche in vista dell’imminente processo elettorale.
RingraziandoLa per l’attenzione, Le porgo i più distinti saluti.

Leopoldo Tartaglia
Dipartimento Politiche Globali della Cgil

 

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