9951 L.Garavini:una sofferenza per i pensionati la verifica dell’esistenza in vita

20120704 08:45:00 red-roma

Una sofferenza la verifica dell’esistenza in vita, per i pensionati residenti all’estero, dice l’On. Laura Garavini eletta nella Circoscrizione estero-Europa. Migliaia di pensionati hanno subito disagi in seguito agli accertamenti dell’Inps e di Citibank, per colpo raramente imputabili a loro, per il carattere arbitrario e burocratico delle procedure. C’è il rischio che una parte anziani subisca ritardi ed aggravi di costi

Una sofferenza la verifica dell’esistenza in vita dei pensionati all’estero”

“Migliaia di pensionati all’estero hanno subìto disagi a seguito degli accertamenti dell’INPS e di Citibank per la verifica dell’esistenza in vita”. Lo dice la deputata eletta nella Circoscrizione Europa, Laura Garavini, commentando le novità annunciate dall’INPS sulle procedure di accertamento appena concluse.

“Per colpe a loro quasi mai imputabili, migliaia di pensionati non hanno ancora potuto completare il processo di accertamento dell’esistenza in vita. Per questi pensionati siamo riusciti a scongiurare l’ipotesi che l’INPS sospendesse il pagamento delle pensioni. E questo è un risultato importante, anche se la soluzione escogitata dall’INPS non è delle più agevoli”.

“Entro il 19 luglio, i pensionati che non hanno completato il processo di verifica, dovranno recarsi personalmente presso un qualsiasi sportello Western Union (convenzionata in diversi Paesi con le Poste) per ritirare la rata della pensione. In questo modo, Citibank promette di riattivare definitivamente già a partire dal mese di agosto il pagamento delle pensioni attraverso il canale tradizionale scelto dal pensionato”, precisa la deputata PD. “Ad ogni modo, la rata di luglio resterà depositata presso Western Union fino al 25 settembre”.

“L’aspetto più problematico”, aggiunge Laura Garavini, “consiste nel fatto che, per avvertire i connazionali del trasferimento di una rata attraverso Western Union, Citibank ha inviato una comunicazione scritta ai connazionali che contiene anche un codice, essenziale per ritirare la pensione agli sportelli della Western Union. C’è da temere che questa comunicazione i connazionali non la riceveranno mai, dal momento che verrà inviata allo stesso indirizzo al quale erano stati mandati, senza successo, i moduli dell’esistenza in vita”.

“L’INPS mette le mani avanti e assicura che i suoi centralini telefonici, così come quelli di Citibank, forniranno telefonicamente ai pensionati il codice necessario. Staremo a vedere”, conclude Laura Garavini, “ma l’unica cosa certa è che gli ultimi baluardi di servizio sociale che sono rimasti ai nostri emigrati, cioè i Patronati, saranno di nuovo presi d’assalto. E’ probabile infatti che ancora una volta la maggior parte dei pensionati, si renderà conto del problema solo quando prenderà atto del mancato versamento della pensione”.

 

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