9947 Comites Amsterdam: chiede contributi per l’ente scuola

20120703 21:51:00 red-roma

Andrea Mantione, presidente del Comites di Amsterdam scrive al Ministro degli Affari Esteri G.Terzi, per richiedere contributi all’Ente Scuola nei Paesi Bassi, impossibilitato ad operare per i tagli dei finanziamenti destinati alla lingua italiana.
Il processo liquidatorio dell’impegno dello stato per la lingua e cultura italiane, fondamentale per promuovere l’Italia all’estero. ha ridotto sostanzialmente i mezzi destinati agli enti gestori fino al punto di non ptere offrire una risposta accettabile alla domanda dei connazionale e dei loro discendenti

"Il Comites di Amsterdam, chiamato a dare il proprio parere sulla domanda di contributo avanzata dall’ESI, unico ente gestore dei corsi di lingua e cultura italiana destinati ai giovani italiani in Olanda, chiede a Lei onorevole ministro Terzi, di esplicitare il senso odierno del mandato della legge istitutiva dei Comites, che prevede apposita convocazione al fine di rilasciare detto parere". Così inizia la lettera che Andrea Mantione, presidente del Comites Paesi Bassi ha inviato al ministro degli Esteri Giulio Terzi, in materia di contributi per l’ente scuola nei Paesi Bassi.

Il Comites, scrive Mantione, risponde con passione e tempismo al mandato della legge, che gli chiede un parere obbligatorio ma non vincolante, perché rispetta la normativa, perché conosce internamente l’importanza dei corsi non solo come strumento per dare ai nostri più giovani connazionali la preparazione scolastica necessaria all’inserimento nelle strutture del nostro Paese in caso di rimpatrio, ma anche per il valore del sistema Italia che l’organizzazione di tali corsi sviluppa nella comunità italiana residente".

Il processo disgregativo dell’impegno istituzionale in questo settore (che promuove capillarmente l’Italia all’estero) ha ridotto, scrive il Presidente del Comites, a tal misura i mezzi destinati agli enti gestori per operare che è diventato importante conoscere, come esplicitato più sopra, per quale ragione il Comites deve continuare a sentirsi impegnato all’espletamento di tale compito che è obbligatorio ma non vincolante.

La passione ed il tempismo dell’ente gestore e del Comites fanno nascere attese destinate a restare senza risposta, ovvero a causare ripercussioni negative e squalificanti dell’attenzione istituzionale e ad allontanare dal territorio la sfera di attenzioni verso il nostro Paese.

On. Ministro,chiude la lettera, speriamo in una Sua risposta che permetta ai nostri connazionali di poter continuare a mandare i figli a scuola d’italiano e, che dia senso e dignità al lavoro del Comites Paesi Bassi

 

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