9945 G.Ferretti “L’Italiano”: dimostro che Fantetti e Giordano non hanno votato a loro insaputa!

20120703 12:54:00 red-roma

GIANLUIGI FERRETTI (MAIE):"Stai a vedere che Fantetti e Giordano vorrebbero farci credere di avere votato a loro insaputa. O che hanno votato così tanto per votare, convinti che tanto il loro voto non contasse nulla, tanto "trattandosi di materia che impegna comunque almeno due identici passaggi in ciascuna delle Camere, avremmo potuto verificare il rispetto di questa condizione per Noi dirimente in una eventuale e successiva fase parlamentare". e "l’intervento del Presidente Napolitano sembra infine precludere questo percorso di riforma costituzionale""

Rinviando i lettori ad una attenta lettura delle argomentazioni di Ferretti, a noi di EMIGRAZIONE NOTIZIE viene in mente che in altri temi e con altre persone ci sarebbero state dimissioni immediate, oggi non è cosi e non solo per gli eletti all’estero….purtroppo!

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Lunedì 02 Luglio 2012 18:35 ROMA

"Stai a vedere che Fantetti e Giordano vorrebbero farci credere di avere votato a loro insaputa. O che hanno votato così tanto per votare, convinti che tanto il loro voto non contasse nulla, tanto "trattandosi di materia che impegna comunque almeno due identici passaggi in ciascuna delle Camere, avremmo potuto verificare il rispetto di questa condizione per Noi dirimente in una eventuale e successiva fase parlamentare" e "l’intervento del Presidente Napolitano sembra infine precludere questo percorso di riforma costituzionale"".

Così Gian Luigi Ferretti, in qualità di Coordinatore MAIE Europa, replica alle dichiarazioni del Sen. Fantetti, "contenute in un lungo e contorto comunicato" "che gira intorno all’affermazione truffaldina (in termini politici): "Né io né il collega Giordano abbiamo votato per la soppressione della circoscrizione Estero al Senato. Invece, abbiamo votato il progetto di riforma costituzionale che il Popolo della Libertà ha nel proprio programma politico di superamento del c.d. "bicameralismo perfetto" e dell’introduzione dell’elezione diretta a suffragio universale del Presidente della Repubblica"".
"Siccome i nostri lettori non sono dei minus habens – afferma Ferretti – ma sanno ragionare con la loro testa, li invitiamo a collegarsi a: [url]http://www.senato.it/service/PDF/PDFServer/BGT/665845.pdf[url]
Vi troveranno tutta la verità".

Il Coordinatore MAIE Europa per spiegare la situazione invita quindi a fare un passo indietro. "Alfano, Bersani e Casini (cioè la maggioranza che sostiene il governo Monti) – afferma – si erano accordati in Commissione Affari costituzionali su un testo che tagliava il numero dei parlamentari, superava il bicameralismo perfetto e rafforzava i poteri del premier. Ma ecco che in Aula la Lega presenta un subemendamento per l’introduzione del Senato Federale, nel quale spariscono i 4 Senatori eletti all’estero che erano nel testo ABC (Alfano-Bersani-Casini). A questo punto il Sen. Vizzini si dimette da relatore sottolineando di essere "molto amareggiato" perché l’intesa ABC era frutto "di un lavoro di mesi" e viene sostituito dal Sen. Boscetto (Pdl)".

"Nel resoconto della seduta succitato, – prosegue la spiegazione di Ferretti – che i diligenti lettori di sono nel frattempo procurati, si legge: Pag. 21: Fantetti chiede che sia garantita la rappresentanza parlamentare degli italiani all’estero; Pag. 22: Gli risponde il Sen. Boscetto del Pdl: "La posizione del Gruppo del Popolo della Libertà sarà quella di esprimere un voto favorevole. Attraverso la discussione che si è svolta e dopo aver ascoltato l’intervento del senatore Fantetti, ritengo che la questione dei senatori all’estero verrà risolta in un seguito del provvedimento e non in questa sede".

Pag. 44: Il Sen. D’Alia (UDC) spiega bene a Fantetti quali sarebbero le conseguenze del suo voto: "Vorrei dire al collega Fantetti e a tutti gli altri amici e colleghi eletti nella circoscrizione Estero che, una volta che il Senato si pronuncia sul suo numero e sulla sua composizione, non si può più tornare indietro. Quindi, scordatevi (e chi ve lo ha detto dovrebbe strappare la laurea) che noi poi vi ritorniamo e che quei senatori che non abbiamo messo là li mettiamo da un’altra parte. È una cosa che può andare bene giocando a "Monopoli", ma qui siamo nel Senato della Repubblica. Cerchiamo di essere seri, se ci riusciamo! Si cancellano i colleghi con un colpo di penna. Voi cancellate la rappresentanza dei senatori eletti all’estero"".

"Pertanto – sintetizza Ferretti – Fantetti e Giordano erano ben informati e sapevano perfettamente quello che facevano quando hanno votato a favore del subemendamento del famigerato (e recidivo) Calderoli che non prevede senatori eletti all’estero nel Senato Federale".

"Da pag. 85 a pag 93 – aggiunge ancora – è registrato come ha votato ogni senatore" e secondo questo punto di vista "fa senso davvero constatare che due senatori eletti all’estero hanno votato per un Senato senza rappresentanti degli italiani nel mondo".

"Sono stati pecorelle che hanno seguito la disciplina di partito?", si chiede Ferretti. "O sono stati due Pinocchi tratti in inganno dal Gatto e il Boscetto? O – come si dice negli ambienti politici – gli è stata garantita – chiosa retorico – la candidatura in Italia?".

 

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