9906 Stipendi dei diplomatici:proposta legge on.Fedi. I risparmi a cooperazione ed italiani all’ estero

20120626 21:50:00 red-roma

La proposta di legge dell’on.Marco Fedi sulle retribuzioni dei diplomatici (trattamenti economici e compensi comunque erogati) è stata assegnata alla Commissioni Esteri della Camera dei Deputati.
La proposta di legge prevede l’adeguamento ai trattamenti in atto negli altri stati europei delle retribuzioni,spese di rappresentanza, indennità di sedi e benefici del personale diplomatico italiano.
Le risorse così risparmiate verranno destinate a Cooperazione allo Sviluppo ed italiani nel mondo.

È stata assegnata alla Commissione Affari Esteri della Camera la proposta di legge dell’onorevole Marco Fedi (Pd): "Disposizioni per la revisione dei trattamenti economici del personale della carriera diplomatica e dei compensi comunque erogati dal Ministero degli affari esteri".

Il testo inizierà l’iter dalla sede referente per poi essere sottoposto ai pareri delle Commissioni Affari Costituzionali, Bilancio e Lavoro.

Presentata nel Dicembre scorso, la proposta di legge di M.Fedi, prevede l’adeguamento di retribuzioni, spese di rappresentanza, indennità di sede e benefici concessi al personale diplomatico ai corrispondenti trattamenti vigenti negli altri Stati membri dell’Unione europea. Le risorse così risparmiate andrebbero quindi destinate a cooperazione e italiani nel mondo.

Riportiamo di seguito il testo della proposta di legge.

"Art. 1.

1. Il Ministro degli affari esteri, con decreti da emanare entro sessanta giorni dalla data di entrata in vigore della presente legge, procede alla revisione dei trattamenti economici del personale della carriera diplomatica del Ministero degli affari esteri, a decorrere dal 1° gennaio 2012, al fine di adeguare le retribuzioni, le spese di rappresentanza, l’indennità di sede e gli ulteriori benefici concessi a tale personale ai corrispondenti trattamenti vigenti negli altri Stati membri dell’Unione europea.

2. La revisione di cui al comma 1 prevede che il trattamento economico onnicomprensivo del personale del Ministero degli affari esteri e dei consulenti impiegati a qualunque titolo presso il medesimo Ministero, anche se inquadrati con contratti di diritto estero, non può superare il trattamento annuo lordo spettante ai membri del Parlamento.

3. I risparmi di spesa derivanti dall’attuazione dei commi 1 e 2 sono destinati, in pari misura, al finanziamento delle attività di cooperazione con i Paesi in via di sviluppo, previste dalla legge 26 febbraio 1987, n. 49, e al finanziamento delle attività per le comunità italiane nel mondo, previste nello stato di previsione del Ministero degli affari esteri, missione "L’Italia in Europa e nel mondo", programma "Italiani nel mondo e politiche migratorie e sociali", nonché all’adeguamento retributivo del personale a contratto del Ministero degli affari esteri e al sostegno della rete diplomatico-consolare italiana.

 

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