9905 IMU: appello Bellunesi del mondo ai comuni della provincia

20120626 17:00:00 red-roma

Un appello della Associazione Bellunesi nel Mondo, rivolto ai Comuni del Bellunese, per applicare sulla casa degli emigrati all’estero, purchè non affittata, la più conveniente tassazione prevista per la prima casa con l’istituzione dell’IMU.
Da tempo abbiamo segnalato appelli di Associazioni, di numerosi Comites rivolti ai Comuni perchè decidessero,come previsto dalla legge, di applicare alle case di proprietà degli emigrati all’estero le condizioni più favorevoli, anche in considerazione di quello che significa, in termini di rapporto con il paese di origine, la proprieta di una casa in Italia da potere trasferire ai loro figli. Con grande piacere pubblichiamo l’appello della Associazione Bellunesi nel Mondo.

Da tempo l’Associazione Bellunesi nel Mondo ha a cuore il problema della tassazione, prima con l’ICI ed ora con la tanta discussa IMU, della prima casa di proprietà in Italia dei connazionali residenti all’estero.

Visto che la questione è di competenza e all’attenzione dei Comuni, che proprio in questo periodo stanno determinando l’aliquota da applicare a tali immobili, l’associazione ha scritto ai sindaci dei comuni della provincia per chiedere loro di applicare alla prima casa dei cittadini all’estero l’aliquota e le detrazioni spettanti alla casa d’abitazione.

"I connazionali iscritti all’AIRE e che possiedono in Italia una prima abitazione non locata, secondo la legge, dovrebbero pagare l’IMU come fosse seconda casa, lasciando però la facoltà ai Comuni di decidere diversamente".

Nell’appellarsi ai Comuni, la Associazione Bellunesi nel mondo, chiede un atto di giustizia, di sensibilità e di gratitudine nei confronti di un’intera generazione, che è stata determinante nella ricostruzione del nostro Paese e che è tuttora risorsa, fondamentale sotto ogni aspetto, per la promozione culturale ed economica della Provincia e dell’Italia all’estero".

Gli immobili che gli italiani all’estero posseggono in Italia "molto spesso sono abitazioni lasciate in eredità dai genitori o dagli antenati o, anche, case costruite con enormi sacrifici e risparmi compiuti all’estero, in ogni caso tenute con cura e affetto, segno anche dell’attaccamento alla propria terra. Teniamo pure presente che la maggioranza dei proprietari (calcolabile all’80%) non possiede altra abitazione all’estero, ma vive in affitto. Tra i nostri bellunesi emigrati, dice l’ABM, il malcontento e la delusione per il mancato riconoscimento di prima casa sono molto diffusi, anche perché già soggetti al pagamento per intero di imposte, quali la tassa per i rifiuti o il canone per l’acqua, pur usufruendo di dette abitazioni solo per un limitato periodo nel corso dell’anno".

In questo quadro, dunque, "l’IMU è la classica goccia che fa traboccare il vaso, spingendo i nostri concittadini all’estero a reazioni drastiche, come “Vendo tutto!” “Al mio paese non torno più!”, con un danno economico che si ritorce contro gli stessi comuni se pensiamo all’indotto che la presenza, seppur temporanea, dell’emigrante produce in Italia in ogni settore.
Più grave ancora è la ferita che si reca per il venire meno dell’amore per il proprio paese, che l’emigrato, che si sente rinnegato, non riesce più neppure a trasmettere alle nuove generazioni.

 

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