9897 Svizzera Colonie Italiane Libere: difendere la Costituzione ed il voto all’estero

20120625 12:22:00 red-roma

Il 25 Giugno la Conferenza dei Presidenti delle Colonie Libere italiane in Svizzera si è riunita a BOUDRY. Nel documento conclusivo la Conferenza delle FCLIS considera intangibili i principi fondamentali della Costituzione Italiana. che vanno difesi da ogni manomissione. Le Fclis sottolineano la preoccupazione per il tentativo di alcune forze politiche di cancellare l’esercizio di voto all’estero e, conseguentemente, la possibilità di eleggere parlamentari fra i candidati della Circoscrizione Estero.
Le Colonie Libere condannano i tagli alla spesa che hanno compromesso l’insegnamento e la diffusione della lingua e cultura italiane e chiedono al Governo di mettere a disposizione le risorse necessarie.Analoga preoccupazione è stata manifestata per l’indiscriminata chiusura di alcune sedi Consolari e per il pagamento dell’Imu sulle case in Italia degli emigrati all’estero

La Conferenza delle Colonie Libere Italiane in Svizzera (CLIS )ritiene che siano intangibili i principi fondamentali della Costituzione: il modello istituzionale di repubblica parlamentare, il diritto al lavoro, la giustizia sociale, la democrazia, le libertà individuali e le pari opportunità. Modifiche o integrazioni dovrebbero essere fatte con un maggiore coinvolgimento della collettività".

Quanto alle "intenzioni di alcune forze politiche di annullare l’esercizio del voto all’estero, cancellando così la possibilità di eleggere parlamentari fra i candidati della Circoscrizione Estero, la Conferenza CLIS ritiene che aver dato a milioni di connazionali residenti fuori dai confini nazionali la possibilità di esprimersi in tal senso rappresenti una conquista di civiltà, ma soprattutto un’opportunità politica per il Paese. Non solo la Circoscrizione Estero va mantenuta e il numero dei parlamentari in essa eletti non va diminuito", ma per la Federazione "occorre anche rafforzare le norme che garantiscano la segretezza del voto e ne migliorino le modalità attraverso le quali viene esercitato".

La Conferenza CLIS ha inoltre esaminato alcuni problemi legati alla vita degli italiani all’estero. E, come si legge nella nota, "ritiene urgente che il Governo metta a disposizione le risorse indispensabili per il proseguimento dei corsi di lingua italiana e per tutte quelle attività che sono rivolte ai nostri connazionali in particolare a quelli in stato di bisogno".

"La diffusione della cultura italiana nel mondo, l’affermazione di una immagine positiva dell’Italia a livello internazionale passano anche attraverso il possesso del nostro patrimonio linguistico da parte dei figli e dei nipoti degli emigrati delle diverse generazioni". Per le CLIS, dunque, "aver cura di questo e sostenere gli italiani all’estero in stato di indigenza è segno del grado di civiltà di un Popolo e di chi lo governa".

"Un altro tema dolente", discusso nel corso della Conferenza Nazionale, "è l’indiscriminata chiusura di alcune sedi consolari, senza che venga garantito il mantenimento di servizi adeguati, creando disagi e malcontento fra la collettività. La ristrutturazione della rete consolare è accettabile solamente se risponde, con efficienza e servizi funzionali, alle esigenze degli utenti".

A Boudry si è parlato anche dell’Imposta Municipale Unica (IMU) e la Conferenza Nazionale delle CLIS ha ribadito "il concetto, espresso in più sedi, che l’immobile degli emigrati sia considerato come prima abitazione, quando questa è tale e non è fonte di reddito derivante da locazione". La Federazione "sollecita l’ANCI (Associazione Nazionale Comuni d’Italia) a farsi promotrice di questa richiesta presso tutti i suoi associati. Invita tutti i COMITES ad unificare la petizione su l’IMU e sollecita tutti i soci CLI a sostenere queste iniziative".

Nel pomeriggio, la Conferenza delle CLIS, ha discusso del documento relativo alla politica migratoria, con particolare riferimento alle opportunità e ai rischi derivati dall’immigrazione che il PSS (Partito Socialista Svizzero) ha posto in consultazione presso le proprie sezioni.

"In considerazione della tematica che da sempre ci vede coinvolti e del fatto che molti fra i dirigenti nazionali della FCLIS sono iscritti, attivisti e dirigenti del PSS", si legge nella nota, "l’assemblea, dopo l’illustrazione generale dei vari articoli e le proposte di modifica di alcuni punti del documento, ha dato mandato al Direttivo Nazionale FCLIS, in particolare a coloro i quali sono attivi nel PSS, di avviare un confronto aperto, sottoponendo al gruppo dirigente del partito svizzero tutte le nostre valutazioni, prima che il documento venga definitivamente posto all’attenzione del congresso nazionale del PSS, che si svolgerà nel mese di settembre a Lugano".

 

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